Biblioteca:Igino, Fabulae 97

Coloro che andarono ad attaccare Troia e il numero delle loro navi[modifica]

Agamennone da Micene, figlio di Atreo e di Erope, con cento navi. Menelao, suo fratello, da Micene, con sessanta navi. Fenice di Argo, figlio di Amintore, con cinquanta navi. Achille, figlio di Peleo e di Teti, dall’isola di Sciro, con sessanta navi. Automedonte, l’auriga di Achille, da Sciro, con dieci navi. Patroclo, figlio di Menezio e di Filomela, da Ftia, con dieci navi. Aiace, figlio di Telamone ed Eribea, da Salamina, con dodici navi; Teucro, suo fratellastro, figlio di Telamone ed Esione, figlia di Laomedonte, con dodici navi. Ulisse, figlio di Laerte e Anticlea, da, Itaca, con dodici navi. Diomede, figlio di Tideo e Deipile, figlia di Adrasto, da Argo, con trenta navi. Stenelo, figlio di Capaneo ed Evadne, da Argo, con trenta navi. Aiace, figlio di Oileo e della ninfa Rene, da Locri, con venti navi. Nestore, figlio di Neleo e di Clori, figlia di Anfione, da Pilo, con novanta navi; Trasimede, suo fratellastro, figlio di Euridice, da Pilo, con quindici navi; Antiloco, figlio di Nestore, da Pilo, con venti navi. Euripilo, figlio di Evemone e Opi, da Orcomeno, con quaranta navi. Macaone, figlio di Asclepio e Coronide, da Tricca, con venti navi; Podalirio, suo fratello, con nove navi. Tlepolemo, figlio di Eracle e di Astioche, da Micene, con nove navi. Idomeneo, figlio di Deucalione, da Creta, con quaranta navi. Merione, figlio di Molo e di Melfi, da Creta, con quaranta navi. Eumelo, figlio di Admeto e di Alcesti, figlia di Pelia, da Perrebia, con otto navi. Filottete, figlio di Peante e di Demonassa, da Melibea, con sette navi; Peneleo, figlio di Ippalco e di Asterope, dalla Beozia, con dodici navi. Leito, figlio di Lacrito e di Cleobule, dalla Beozia, con dodici navi; Clonio, suo fratello, dalla Beozia, con nove navi. Arcesilao, figlio di Areilico e di Teobula, dalla Beozia, con dieci navi; Protenore, suo fratello, da Tespi, con otto navi. Ialmeno, figlio di Lico e Pernide, da Argo, con trenta navi; Ascalafo, suo fratello, da Argo, con trenta navi. Schedio, figlio di lfito e di Ippolita, da Argo, con trenta navi; Epistrofo, suo fratello, dalla stessa città, con lo navi. Elefenore, figlio di Calcodonte e Imenarete, da Argo, con trenta navi. Menesteo, figlio di Peteo, da Atene, con cinquanta navi. Agapenore, figlio di Anceo e di Ioti, dall’Arcadia, con sessanta navi. Anfimaco, figlio di Cteato, da Elea, con lo navi. Eurito, figlio di Pallante e Diomeda, da Argo, con quindici navi. Amarinceo, figlio di Onesimaco, da Micene, con diciannove navi. Polisseno, figlio di Agastene e di Peloride, dall’Etolia, con quaranta navi. Mege, figlio di Fileo e di Eustioche, da Dulichio, con sessanta navi. Toante, figlio di Andremone e Gorga, da Tito, con 15 navi ...... Podarce, suo fratello, dalla stessa città, con dieci navi. Protoo, figlio di Tentredone, da Magnesia, con quaranta navi. Cicno, figlio di Ocito e di Aurofite, da Argo, con dodici navi. Nireo, figlio di Caropo e della ninfa Aglaia, da Argo, con sedici na-vi. Antifo, figlio di Tessalo e di Calciope, da Nisiro, con venti navi. Polipete, figlio di Piritoo e di Ippodamia, da Argo, con venti navi. Leonteo, figlio di Corono, da Sicione, con diciannove navi. L’indovino Calcante, figlio di Testore, da Micene; l’architetto Foco, figlio di Danao; gli araldi Euribate e Taltibio; il giudice Diaforo; Neottolemo, figlio di Achille e Deidamia, dall’isola di Sciro, detto anche Pirro dal padre che era stato soprannominato Pirra. In tutto le navi erano duecentoquarantacinque.