Modifica di Afrodite
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==IL POMO DELLA DISCORDIA== | ==IL POMO DELLA DISCORDIA== | ||
− | Un giorno, la [[Discordia]] lanciò una mela destinata a essere accordata alla più bella delle tre dee, [[Era]], [[Atena]], Afrodite. [[Zeus]] ordinò a [[Ermes]] di portarle tutte e tre sull'Ida di Troade per esservi giudicate da Alessandro, quello che più tardi sarà conosciuto con il nome di [[Paride]]. Le tre dee si disputarono alla sua presenza, vantando la loro bellezza, e promettendogli regali. Era gli offrì la monarchia universale, Atena l'invincibilità in guerra, Afrodite gli promise la mano di [[ | + | Un giorno, la [[Discordia]] lanciò una mela destinata a essere accordata alla più bella delle tre dee, [[Era]], [[Atena]], Afrodite. [[Zeus]] ordinò a [[Ermes]] di portarle tutte e tre sull'Ida di Troade per esservi giudicate da Alessandro, quello che più tardi sarà conosciuto con il nome di [[Paride]]. Le tre dee si disputarono alla sua presenza, vantando la loro bellezza, e promettendogli regali. Era gli offrì la monarchia universale, Atena l'invincibilità in guerra, Afrodite gli promise la mano di [[Elena]]. Fu scelta lei, ed è lei, perciò, all'origine della [[guerra di Troia]]. |
<br>Durante tutta la guerra, Afrodite accordò la sua protezione ai Troiani, e a Paride in particolare. Allorché Paride combatté in singolar tenzone contro Menelao, e fu sul punto di soccombere, ella lo sottrasse al pericolo, e provocò l'incidente che aprì le ostilità generali. | <br>Durante tutta la guerra, Afrodite accordò la sua protezione ai Troiani, e a Paride in particolare. Allorché Paride combatté in singolar tenzone contro Menelao, e fu sul punto di soccombere, ella lo sottrasse al pericolo, e provocò l'incidente che aprì le ostilità generali. | ||
<br>Più tardi, protesse anche suo figlio [[Enea]] che stava per essere ucciso da Diomede. Quest'ultimo ferì la dea. La protezione d'Afrodite non poté impedire la caduta di Troia e la morte di Paride, tuttavia, ella riuscì a conservare la stirpe troiana e grazie a lei Enea, col padre [[Anchise]] e il figlio [[Iulo]] (o Ascanio), portando i [[Penati]] a Troia, riuscì a fuggire dalla città in fiamme, e ad approdare nel Lazio dove poté dare alla sua gente una nuova patria. Secondo la tradizione latina Afrodite, chiamata Venere a Roma, era dunque l'antenata della ''Gens Iulia'', i discendenti di Iulo. Per questo Cesare edificò un tempio dedicandolo alla Venus Genitrix, cioé la Venere Madre. | <br>Più tardi, protesse anche suo figlio [[Enea]] che stava per essere ucciso da Diomede. Quest'ultimo ferì la dea. La protezione d'Afrodite non poté impedire la caduta di Troia e la morte di Paride, tuttavia, ella riuscì a conservare la stirpe troiana e grazie a lei Enea, col padre [[Anchise]] e il figlio [[Iulo]] (o Ascanio), portando i [[Penati]] a Troia, riuscì a fuggire dalla città in fiamme, e ad approdare nel Lazio dove poté dare alla sua gente una nuova patria. Secondo la tradizione latina Afrodite, chiamata Venere a Roma, era dunque l'antenata della ''Gens Iulia'', i discendenti di Iulo. Per questo Cesare edificò un tempio dedicandolo alla Venus Genitrix, cioé la Venere Madre. |