Modifica di Teseo
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− | + | Leggendario re di [[Atene]], figlio di [[Etra]] ed [[Egeo]] - o di [[Poseidone]] con cui [[Etra]] aveva giaciuto nella stessa notte. | |
− | + | <br>Teseo fu un eroe-fondatore, come [[Perseo]], [[Cadmo]] o [[Eracle]] che si batterono tutti, risultandone vincitori, contro avversari che allegoricamente rappresentavano antiche religioni ed istituzioni sociali. Come [[Eracle]] fu l’eroe dei [[Dori]], Teseo fu l’eroe fondatore degli [[Ioni]] e venne considerato dagli Ateniesi come il loro grande riformatore, padre della patria e della democrazia in Occidente. | |
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− | + | ==Etimologia== | |
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Il suo nome condivide la radice con la parola "thesmos" (θεσμός), il termine greco che sta per istituzione. | Il suo nome condivide la radice con la parola "thesmos" (θεσμός), il termine greco che sta per istituzione. | ||
− | == | + | ==Nascita== |
Esistono due tradizioni sulle origini di Teseo: quella umana e quella divina. | Esistono due tradizioni sulle origini di Teseo: quella umana e quella divina. | ||
− | <br>Secondo la prima egli è figlio di [[Etra]] e di [[Egeo]]. Quest'ultimo, non riuscendo ad avere figli, aveva consultato l'oracolo di [[Delfi]] che, con versi oscuri, gli aveva vietato di slegare il collo dell'otre di | + | <br>Secondo la prima egli è figlio di [[Etra]] e di [[Egeo]]. Quest'ultimo, non riuscendo ad avere figli, aveva consultato l'oracolo di [[Delfi]] che, con versi oscuri, gli aveva vietato di slegare il collo dell'otre di vino prima di raggiungere [[Atene]]. Egeo, non comprendendone il significato, si fermò a [[Trezene]] per ricevere consiglio dal re [[Pitteo]], che comprese immediatamente le parole dell'oracolo, fece ubriacare Egeo e, di notte, gli pose accanto la figlia [[Etra]]. Da quella unione nacque per l'appunto Teseo. |
<br>Secondo un'altra versione, invece, la stessa notte in cui Etra si era unita con Egeo, Atena le aveva inviato un sogno ingannatore inducendola a recarsi in un'isola per un sacrificio, qui sarebbe stata presa con la forza da [[Poseidone]], che sarebbe dunque stato il vero padre di Teseo. | <br>Secondo un'altra versione, invece, la stessa notte in cui Etra si era unita con Egeo, Atena le aveva inviato un sogno ingannatore inducendola a recarsi in un'isola per un sacrificio, qui sarebbe stata presa con la forza da [[Poseidone]], che sarebbe dunque stato il vero padre di Teseo. | ||
− | == | + | ==Infanzia== |
− | Teseo trascorse i primi anni della sua vita a Trezene, presso il nonno, dal momento che Egeo temeva che i [[Pallantidi]], suoi nipoti, potessero fargli del male. Egeo, comunque, prima di tornare ad Atene aveva nascosto dietro ad una grande roccia una | + | Teseo trascorse i primi anni della sua vita a Trezene, presso il nonno, dal momento che Egeo temeva che i [[Pallantidi]], suoi nipoti, potessero fargli del male. Egeo, comunque, prima di tornare ad Atene aveva nascosto dietro ad una grande roccia una spada ed u paio di sandali, avvisando Etra che avrebbe dovuto rivelare tale segreto al figlio solo quando sarebbe stato abbastanza grande e forte da spostare da solo il masso. Allora Teseo, indossati i sandali e armato di spada, sarebbe dovuto partire in segreto alla volta di Atene alla ricerca del padre. |
<br>Teseo venne educato da [[Connida]], al quale gli Ateniesi, ancora in epoca storica, sacrificavano un ariete nella vigilia delle feste in onore di Teseo. | <br>Teseo venne educato da [[Connida]], al quale gli Ateniesi, ancora in epoca storica, sacrificavano un ariete nella vigilia delle feste in onore di Teseo. | ||
<br>Già durante l'infanzia, Teseo mostrò il suo coraggio. Un giorno, infatti, in cui Eracle aveva fatto visita al re [[Pitteo]], lasciando la sua pelle di leone a terra accanto a sé, tutti i bambini del palazzo, pensando si trattasse di un leone vero erano fuggiti urlando di terrore, solo Teseo, per nulla impaurito, sottrasse un'arma ad un servitore e attaccò il presunto mostro. | <br>Già durante l'infanzia, Teseo mostrò il suo coraggio. Un giorno, infatti, in cui Eracle aveva fatto visita al re [[Pitteo]], lasciando la sua pelle di leone a terra accanto a sé, tutti i bambini del palazzo, pensando si trattasse di un leone vero erano fuggiti urlando di terrore, solo Teseo, per nulla impaurito, sottrasse un'arma ad un servitore e attaccò il presunto mostro. | ||
− | == | + | ==La visita all'oracolo di Delfi== |
Divenuto adolescente, Teseo si recò, come d'usanza a Delfi ed offrì all'oracolo la sua capigliatura. Non tagliò, però, interamente i suoi capelli ma si limitò a radersi solo la parte anteriore, alla moda della popolazione degli [[Abanti]], istituendo così un'usanza di cui si trova conferma anche nell'età storica. | Divenuto adolescente, Teseo si recò, come d'usanza a Delfi ed offrì all'oracolo la sua capigliatura. Non tagliò, però, interamente i suoi capelli ma si limitò a radersi solo la parte anteriore, alla moda della popolazione degli [[Abanti]], istituendo così un'usanza di cui si trova conferma anche nell'età storica. | ||
− | == | + | ==Il ritorno ad Atene== |
− | All'età di sedici anni, Etra giudicò il figlio ormai abbastanza grande e gli rivelò il segreto della sua nascita. Lo condusse quindi alla roccia, che Teseo riuscì con uno sforzo a spostare, prendendo dunque possesso della | + | All'età di sedici anni, Etra giudicò il figlio ormai abbastanza grande e gli rivelò il segreto della sua nascita. Lo condusse quindi alla roccia, che Teseo riuscì con uno sforzo a spostare, prendendo dunque possesso della spada e dei sandali. Teseo decise, dunque, di partire per Atene per ricongiungersi con il padre. |
Sia la madre che il nonno lo pregarono di raggiungere l'Attica via mare e non via terra, attraverso l'istmo di [[Corinto]]. In quel periodo, infatti, [[Eracle]] era trattenuto in [[Lidia]], al servizio di [[Onfale]], e tutti i mostri ed i briganti che, per paura dell'eroe, erano rimasti fino ad allora nascosti, cominciavano a devastare nuovamente il territorio. | Sia la madre che il nonno lo pregarono di raggiungere l'Attica via mare e non via terra, attraverso l'istmo di [[Corinto]]. In quel periodo, infatti, [[Eracle]] era trattenuto in [[Lidia]], al servizio di [[Onfale]], e tutti i mostri ed i briganti che, per paura dell'eroe, erano rimasti fino ad allora nascosti, cominciavano a devastare nuovamente il territorio. | ||
− | Teseo, però, non volle sentire ragioni, e volendo imitare Eracle, cui non si sentiva inferiore, decise di raggiungere Atene via terra. Lungo il viaggio egli compì diverse imprese notevoli | + | Teseo, però, non volle sentire ragioni, e volendo imitare Eracle, cui non si sentiva inferiore, decise di raggiungere Atene via terra. Lungo il viaggio egli compì diverse imprese notevoli uccidendo [[Perifete (2)|Perifete]], impadronendosi della sua clava, a [[Epidauro]]; il brigante [[Sini]], che uccideva i malcapitati viandanti squartandoli con un pino, a [[Cencrea]]; [[Fea (2)|Fea]], la scrofa di [[Crommio]]; il brigante [[Scirone]] alle [[Rocce Scironie]]; [[Cercione]] ad [[Eleusi]] ed infine [[Damaste]], soprannominato [[Procuste]]. |
<br>Alla fine Teseo raggiunse le rive del [[Cefiso]], dove incontrò alcuni uomini della stirpe dei [[Fitalidi]], che lo accolsero benevolmente purificandolo dei delitti commessi. | <br>Alla fine Teseo raggiunse le rive del [[Cefiso]], dove incontrò alcuni uomini della stirpe dei [[Fitalidi]], che lo accolsero benevolmente purificandolo dei delitti commessi. | ||
− | L'ottavo giorno del mese di [[Ecatombeone]], Teseo giunse finalmente ad Atene, preceduto dalla sua fama di uccisore di mostri. La situazione in città non era delle più rosee, dal momento che Egeo era ancora sotto il giogo della maga [[Medea]] che aveva promesso di liberarlo dalla sua sterilità. Medea indovinò subito la vera identità di Teseo, così non fu invece per [[Egeo]], che anzi iniziò a temere la fama del giovane giunto alla sua corte. Medea, approfittando della situazione, non rivelò al re che Teseo era suo figlio e gli consigliò anzi di imbandire un pranzo in onore dell'eroe, con l'intento però di avvelenarlo. Teseo, che aveva deciso di non rivelare ancora la sua vera identità, accettò l'invito e si sedette a tavola. Durante il pranzo, però Teseo estrasse la | + | L'ottavo giorno del mese di [[Ecatombeone]], Teseo giunse finalmente ad Atene, preceduto dalla sua fama di uccisore di mostri. La situazione in città non era delle più rosee, dal momento che Egeo era ancora sotto il giogo della maga [[Medea]] che aveva promesso di liberarlo dalla sua sterilità. Medea indovinò subito la vera identità di Teseo, così non fu invece per [[Egeo]], che anzi iniziò a temere la fama del giovane giunto alla sua corte. Medea, approfittando della situazione, non rivelò al re che Teseo era suo figlio e gli consigliò anzi di imbandire un pranzo in onore dell'eroe, con l'intento però di avvelenarlo. Teseo, che aveva deciso di non rivelare ancora la sua vera identità, accettò l'invito e si sedette a tavola. Durante il pranzo, però Teseo estrasse la spada per tagliare la carne, Egeo allora rovesciò la coppa che era stata preparata con il veleno e riconobbe ufficialmente Teseo come suo figlio. Medea, allora, fu ripudiata ed esiliata da Egeo. |
− | Un'altra versione del racconto sostiene, invece, che Medea aveva cercato di uccidere Teseo mandandolo a combattere contro un mostruoso | + | Un'altra versione del racconto sostiene, invece, che Medea aveva cercato di uccidere Teseo mandandolo a combattere contro un mostruoso toro, che emetteva fuoco dalle narici, che infestava la pianura di [[Maratona]] (che altri non era se non il toro di Creta che [[Eracle]] aveva riportato nel [[Peloponneso]] da cui l'animale era poi fuggito). Teseo catturò il toro, incatenandolo, e poi lo offrì in sacrificio ad [[Apollo]]. Al sacrificio assisteva anche Egeo e allorquando Teseo estrasse la sua spada per tagliare i peli della fronte del toro, come voleva la tradizione, il re riconobbe la spada che aveva nascosto a [[Trezene]]. |
− | <br>Durante la caccia al | + | <br>Durante la caccia al toro, Teseo fu ospitato, la notte prima della cattura, da una vecchia di nome [[Ecale]] che viveva in una catapecchia isolata nel mezzo della campagna. Ecale accolse il giovane con grande ospitalità e premura, promettendo che avrebbe offerto un sacrificio a [[Zeus]] se l'eroe fosse tornato vivo dalla sua impresa. Quando Teseo tornò, però, trovò Ecale morta e decise pertanto di istituire, in suo onore, il culto a Zeus [[Ecalesio]]. |
− | == | + | ==La lotta contro i Pallantidi== |
Una volta che fu riconosciuto dal padre, Teseo dovette vedersela con i suoi cugini, i [[Pallantidi]], ovvero i cinquanta figli di [[Pallante]], che avevano sperato di spartirsi il regno, vista la sterilità di Egeo. Quando però con l'entrata in scena di Teseo stavano ormai vedendo sfumare le loro speranze, decisero di sollevare una rivolta e cercarono di prendere il potere con la forza. | Una volta che fu riconosciuto dal padre, Teseo dovette vedersela con i suoi cugini, i [[Pallantidi]], ovvero i cinquanta figli di [[Pallante]], che avevano sperato di spartirsi il regno, vista la sterilità di Egeo. Quando però con l'entrata in scena di Teseo stavano ormai vedendo sfumare le loro speranze, decisero di sollevare una rivolta e cercarono di prendere il potere con la forza. | ||
<br>I Pallantidi si divisero allora in due gruppi: uno attaccò direttamente Atene provenendo da [[Sfetto]]; l'altro invece si appostò a [[Gargetto]] con lo scopo di prendere i nemici alle spalle. Successe, però, che [[Leo]], araldo dei Pallantidi ed originario di [[Agno]], svelò a Teseo i piani dei suoi cugini. L'eroe, allora, attaccò per prima gli uomini che avevano teso l'imboscata, annientandoli. L'altro gruppo di uomini, colto dal terrore, si sfaldò e tutti si diedero alla fuga. Per questo motivo viene spiegato il motivo per cui, tradizionalmente la gente di Agno non si sposava mai a [[Pallene]], la città di cui era eponimo Pallante. | <br>I Pallantidi si divisero allora in due gruppi: uno attaccò direttamente Atene provenendo da [[Sfetto]]; l'altro invece si appostò a [[Gargetto]] con lo scopo di prendere i nemici alle spalle. Successe, però, che [[Leo]], araldo dei Pallantidi ed originario di [[Agno]], svelò a Teseo i piani dei suoi cugini. L'eroe, allora, attaccò per prima gli uomini che avevano teso l'imboscata, annientandoli. L'altro gruppo di uomini, colto dal terrore, si sfaldò e tutti si diedero alla fuga. Per questo motivo viene spiegato il motivo per cui, tradizionalmente la gente di Agno non si sposava mai a [[Pallene]], la città di cui era eponimo Pallante. | ||
− | == | + | ==Teseo e il Minotauro== |
− | Sicuramente l'impresa più nota di Teseo è l'uccisione del [[Minotauro]]. [[ | + | Sicuramente l'impresa più nota di Teseo è l'uccisione del [[Minotauro]]. [[Minosse]], re di [[Creta]], aveva imposto alla città di [[Atene]], in seguito alla morte del figlio [[Androgeo]], un tributo che doveva essere pagato ogni nove anni, di sette ragazzi e ragazze. I giovani dovevano giungere rigorosamente disarmati a Creta, ma se qualcuno di essi fosse riuscito ad uccidere il Minotauro, allora il tributo dovuto sarebbe cessato. Giunto il momento del pagamento del terzo tributo, la popolazione ateniese iniziò a nutrire un forte malcontento nei confronti del loro re Egeo. Le versioni sul motivo per cui Teseo si imbarcò come uno dei sette giovani sulla nave per Creta, sono due: secondo alcuni fu lo stesso Teseo ad offrirsi volontario; secondo altri, invece, a scegliere i giovani era Minosse in persona, e fu dunque il re cretese a reclamare Teseo. |
<br>Tra gli altri giovani scelti per il tributo c'erano anche [[Meneste]], nipote di [[Sciro (2)|Sciro]], re di [[Salamina]], e [[Peribea (1)|Peribea]]. | <br>Tra gli altri giovani scelti per il tributo c'erano anche [[Meneste]], nipote di [[Sciro (2)|Sciro]], re di [[Salamina]], e [[Peribea (1)|Peribea]]. | ||
− | <br>Prima | + | <br>Prima di partir, Egeo diede al figlio due assortimenti di vele: quelle nere erano per l'andata, dal momento che il viaggio era funesto, le bianche invece sarebbero dovute essere issate al ritorno in caso di successo dell'impresa. |
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===La sfida con Minosse=== | ===La sfida con Minosse=== | ||
Durante il viaggio verso [[Creta]], Minosse si innamorò di [[Peribea (1)|Peribea]], ed iniziò ad infastidirla talmente che la giovane chiese l'aiuto di Teseo. Questi iniziò a sbeffeggiare il re sostenendo di possedere il suo stesso grado di nobiltà, dal momento che anch'egli era figlio di una divinità, [[Poseidone]] (mentre Minosse era figlio di [[Zeus]]). Minosse, allora, per dimostrare, la sua parentela chiese al padre di mandare un lampo, cosa che avvenne, e sfidò Teseo a provare la sua affermazione, gettando in mare il suo anello e ordinandogli, se egli era veramente il figlio di Poseidone, di riportarglielo. | Durante il viaggio verso [[Creta]], Minosse si innamorò di [[Peribea (1)|Peribea]], ed iniziò ad infastidirla talmente che la giovane chiese l'aiuto di Teseo. Questi iniziò a sbeffeggiare il re sostenendo di possedere il suo stesso grado di nobiltà, dal momento che anch'egli era figlio di una divinità, [[Poseidone]] (mentre Minosse era figlio di [[Zeus]]). Minosse, allora, per dimostrare, la sua parentela chiese al padre di mandare un lampo, cosa che avvenne, e sfidò Teseo a provare la sua affermazione, gettando in mare il suo anello e ordinandogli, se egli era veramente il figlio di Poseidone, di riportarglielo. | ||
− | Teseo si lanciò allora in mare dove fu accolto dal padre | + | Teseo si lanciò allora in mare dove fu accolto dal padre divino, che gli consegnò l'anello di Minosse, nel suo palazzo. Successivamente Teseo sposò Peribea, che però diventerà più famosa come moglie di [[Telamone]]. |
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− | == | + | ==Il rapporto con Atene e l'Attica== |
− | + | Nella sua opera ''[[Le rane]]'', [[Aristofane]] lo indica come l’inventore di molte delle più note tradizioni ateniesi. | |
+ | <br>Fu l’artefice del sinecismo (synoikismos, abitare insieme) - l'unificazione politica dell'Attica rappresentata dai suoi viaggi e dalle sue fatiche – sotto la guida di [[Atene]]. Una volta riconosciuto come re unificatore, Teseo fece costruire sull'Acropoli un palazzo simile a quello di [[Micene]]. [[Pausania]] narra che, in seguito al synoikismos, Teseo istituì il culto di [[Afrodite]] [[Pandemia]] e di [[Peito]], che si celebrava sul lato meridionale dell’Acropoli. | ||
− | == | + | ==Culto== |
Diverse feste ateniesi erano legate a Teseo: le [[Panatenee]], le [[Oscoforie]], le [[Tesee]], le [[Ecalesie]], le [[Metagitnie]], le [[Sinecie]]. | Diverse feste ateniesi erano legate a Teseo: le [[Panatenee]], le [[Oscoforie]], le [[Tesee]], le [[Ecalesie]], le [[Metagitnie]], le [[Sinecie]]. | ||
− | == | + | ==Interpretazione== |
Se la teoria che sostiene l’antica presenza di un domino minoico sull’area Egea è corretta, allora la figura di Teseo potrebbe essere stata ispirata dalle vicende relative alla liberazione da questa presenza straniera, piuttosto che da un singolo condottiero realmente esistito. | Se la teoria che sostiene l’antica presenza di un domino minoico sull’area Egea è corretta, allora la figura di Teseo potrebbe essere stata ispirata dalle vicende relative alla liberazione da questa presenza straniera, piuttosto che da un singolo condottiero realmente esistito. | ||
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[[Categoria:Punizione Divina]] | [[Categoria:Punizione Divina]] |