Modifica di Teseo

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All'età di sedici anni, Etra giudicò il figlio ormai abbastanza grande e gli rivelò il segreto della sua nascita. Lo condusse quindi alla roccia, che Teseo riuscì con uno sforzo a spostare, prendendo dunque possesso della [[spada]] e dei sandali. Teseo decise, dunque, di partire per Atene per ricongiungersi con il padre.
 
All'età di sedici anni, Etra giudicò il figlio ormai abbastanza grande e gli rivelò il segreto della sua nascita. Lo condusse quindi alla roccia, che Teseo riuscì con uno sforzo a spostare, prendendo dunque possesso della [[spada]] e dei sandali. Teseo decise, dunque, di partire per Atene per ricongiungersi con il padre.
 
Sia la madre che il nonno lo pregarono di raggiungere l'Attica via mare e non via terra, attraverso l'istmo di [[Corinto]]. In quel periodo, infatti, [[Eracle]] era trattenuto in [[Lidia]], al servizio di [[Onfale]], e tutti i mostri ed i briganti che, per paura dell'eroe, erano rimasti fino ad allora nascosti, cominciavano a devastare nuovamente il territorio.
 
Sia la madre che il nonno lo pregarono di raggiungere l'Attica via mare e non via terra, attraverso l'istmo di [[Corinto]]. In quel periodo, infatti, [[Eracle]] era trattenuto in [[Lidia]], al servizio di [[Onfale]], e tutti i mostri ed i briganti che, per paura dell'eroe, erano rimasti fino ad allora nascosti, cominciavano a devastare nuovamente il territorio.
Teseo, però, non volle sentire ragioni, e volendo imitare Eracle, cui non si sentiva inferiore, decise di raggiungere Atene via terra. Lungo il viaggio egli compì diverse imprese notevoli e per primo uccise [[Perifete (3)|Perifete]], impadronendosi della sua clava, a [[Epidauro]]; poi il brigante [[Sini]], che faceva morire i malcapitati viandanti squartandoli con un pino, a [[Cencrea]]; [[Fea (2)|Fea]], la scrofa di [[Crommio]]; il brigante [[Scirone]] alle [[Rocce Scironie]]; [[Cercione]] ad [[Eleusi]] ed infine [[Damaste]], soprannominato [[Procuste]].
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Teseo, però, non volle sentire ragioni, e volendo imitare Eracle, cui non si sentiva inferiore, decise di raggiungere Atene via terra. Lungo il viaggio egli compì diverse imprese notevoli e per primo uccise [[Perifete (3)|Perifete]], impadronendosi della sua clava, a [[Epidauro]]; poi il brigante [[Sini]], che faceva morire i malcapitati viandanti squartandoli con un pino, a [[Cencrea]]; [[Fea (2)|Fea]], la scrofa di [[Crommio]]; il brigante [[Scirone (1)|Scirone]] alle [[Rocce Scironie]]; [[Cercione]] ad [[Eleusi]] ed infine [[Damaste]], soprannominato [[Procuste]].
 
<br>Alla fine Teseo raggiunse le rive del [[Cefiso]], dove incontrò alcuni uomini della stirpe dei [[Fitalidi]], che lo accolsero benevolmente purificandolo dei delitti commessi.
 
<br>Alla fine Teseo raggiunse le rive del [[Cefiso]], dove incontrò alcuni uomini della stirpe dei [[Fitalidi]], che lo accolsero benevolmente purificandolo dei delitti commessi.
 
L'ottavo giorno del mese di [[Ecatombeone]], Teseo giunse finalmente ad Atene, preceduto dalla sua fama di uccisore di mostri. La situazione in città non era delle più rosee, dal momento che Egeo era ancora sotto il giogo della maga [[Medea]] che aveva promesso di liberarlo dalla sua sterilità. Medea indovinò subito la vera identità di Teseo, così non fu invece per [[Egeo]], che anzi iniziò a temere la fama del giovane giunto alla sua corte. Medea, approfittando della situazione, non rivelò al re che Teseo era suo figlio e gli consigliò anzi di imbandire un pranzo in onore dell'eroe, con l'intento però di avvelenarlo. Teseo, che aveva deciso di non rivelare ancora la sua vera identità, accettò l'invito e si sedette a tavola. Durante il pranzo, però Teseo estrasse la [[spada]] per tagliare la carne, Egeo allora rovesciò la coppa che era stata preparata con il veleno e riconobbe ufficialmente Teseo come suo figlio. Medea, allora, fu ripudiata ed esiliata da Egeo.
 
L'ottavo giorno del mese di [[Ecatombeone]], Teseo giunse finalmente ad Atene, preceduto dalla sua fama di uccisore di mostri. La situazione in città non era delle più rosee, dal momento che Egeo era ancora sotto il giogo della maga [[Medea]] che aveva promesso di liberarlo dalla sua sterilità. Medea indovinò subito la vera identità di Teseo, così non fu invece per [[Egeo]], che anzi iniziò a temere la fama del giovane giunto alla sua corte. Medea, approfittando della situazione, non rivelò al re che Teseo era suo figlio e gli consigliò anzi di imbandire un pranzo in onore dell'eroe, con l'intento però di avvelenarlo. Teseo, che aveva deciso di non rivelare ancora la sua vera identità, accettò l'invito e si sedette a tavola. Durante il pranzo, però Teseo estrasse la [[spada]] per tagliare la carne, Egeo allora rovesciò la coppa che era stata preparata con il veleno e riconobbe ufficialmente Teseo come suo figlio. Medea, allora, fu ripudiata ed esiliata da Egeo.

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