Differenze tra le versioni di "Orione"

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Viveva a Tanagra un uomo di nome [[Irieo]], che inconsapevolmente ospitò nella sua capanna [[Zeus]], [[Poseidone]] ed [[Ermes]]. Irieo ospitò molto caldamente i tre viandanti che prima di ripartire gli chiesero quale era il suo più grande desiderio e il vecchio rispose che desiderava un figlio ma considerata la sua età non riusciva a generarlo. Gli dèi presero un'otre e la riempirono della loro orina e ordinarono a Irieo di sotterrarla. Dopo dieci mesi ne venne fuori un gigante che venne chiamato Orione in ricordo di come fu generato. Questo gigante era ritenuto il più bello dei mortali, innamoratosi di [[Merope]], figlia di [[Enopione]] che a sua volta era figlio di [[Dioniso]]. Orione chiese a [[Enopione]] la mano della giovane, che si dimostrò disposto a condizione che egli avesse liberato l'isola dalle belve che la infestavano. Orione da bravo cacciatore non ebbe difficoltà e sterminate le fiere va a chiedere il suo compenso ma [[Enopione]] rifiutò di rispettare il patto. Orione incavolato prese un'otre di vino e la bevve per dimenticare, ma ubriacatosi penetrò nella stanza di [[Merope]] e la violentò. Enopione allora chiese a [[Dioniso]] che era suo padre di vendicarlo, il dio ordinò ai [[Satiri]] di ubriacarlo fino a farlo addormentare, allora [[Enopione]] lo accecò. Un oracolo disse ad Orione che per recuperare la vista se avesse potuto volgere le orbite ad [[Elios]] sorgente dall'[[Oceano]]. Facendosi guidare da uno dei garzoni di [[Efesto]], un certo [[Cedalione]], giunse sulle rive dell'[[Oceano]] e riebbe da [[Elios]] la vista. Orione acquistata la vista parte alla ricerca della vendetta, tornato a [[Chio]] non trova [[Enopione]] che preventivamente si era nascosto in un rifugio fattogli da [[Efesto]]. Allora credendo che il suo nemico si fosse nascosto da [[Minosse]], Orione andò a [[Creta]] e non trovandolo neanche là, si mise a cacciare di terra in terra, di isola in isola, e minacciava di sterminare tutti gli animali, sicchè la Madre Terra per evitare l'estinzione totale della fauna mandò un enorme scorpione che lo uccise. Un'altra fonte invece dice che la morte di Orione fu voluta da [[Apollo]], poiché sua sorella [[Artemide]] stava per cedere alle profferte d'amore del cacciatore. Altri sostengono che Orione venne ucciso da Artemide che in tal modo  raccolse le invocazioni di aiuto delle [[Pleiadi]], insidiate dal gigante. In tutti i casi Orione, data la sua origine divina, fu portato in cielo nella omonima costellazione (così come lo scorpione, mentre nelle versioni che lo citano insieme alla Pleiadi si parla anche della trasformazione di queste in un ammasso stellare): nell'Ade andò l'ombra del cacciatore, che [[Ulisse]] vide gioiosamente cacciare daini sul [[Prato degli Asfodeli]] durante l'evocazione dei morti.
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==Riferimenti letterari==
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==NASCITA==
*[[Omero]], [[Iliade]] XVIII, 486 ss.
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Viveva a [[Tanagra]] un uomo di nome [[Irieo]], che inconsapevolmente ospitò nella sua capanna [[Zeus]], [[Poseidone]] ed [[Ermes]]. Irieo ospitò molto caldamente i tre viandanti che prima di ripartire gli chiesero quale era il suo più grande desiderio e il vecchio rispose che desiderava un figlio ma, considerata la sua età, non riusciva a generarlo. Gli dèi presero un'otre e la riempirono della loro orina e ordinarono a Irieo di sotterrarla. Dopo dieci mesi ne venne fuori un [[gigante]] che venne chiamato Orione in ricordo di come fu generato.  
*[[Omero]], [[Odissea]] V, 121 ss..
 
  
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==LA DISPUTA CON ENOPIONE==
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Una volta cresciuto, Orione divenne un cacciatore eccezionale e si innamorò di [[Merope (6)|Merope]], figlia di [[Enopione]] che a sua volta era figlio di [[Dioniso]]. Orione chiese a [[Enopione]] la mano della giovane, che si dimostrò disposto a condizione che egli avesse liberato l'isola dalle belve che la infestavano. Orione da bravo cacciatore non ebbe difficoltà a sterminate le fiere chiese il suo compenso ma [[Enopione]] rifiutò di rispettare il patto. Orione, infuriato, prese un'otre di [[vino]] e la bevve per dimenticare, ma ubriacatosi penetrò nella stanza di [[Merope (6)|Merope]] e la violentò. Enopione allora chiese al padre [[Dioniso]] di vendicarlo; il dio ordinò ai [[Satiri]] di ubriacarlo fino a farlo addormentare, allora [[Enopione]] lo accecò.
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<br>Un oracolo disse ad Orione che per recuperare la vista se avesse potuto volgere le orbite ad [[Elios]] sorgente dall'[[Oceano]]. Facendosi guidare da uno degli apprendisti di [[Efesto]], un certo [[Cedalione]], giunse sulle rive dell'[[Oceano]] e riebbe la vista da [[Elios]] ed [[Eos]]. Con quest'ultima fu anche amore, ed egli si trattenne in quei luoghi per qualche tempo.
  
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==MORTE E RESURREZIONE==
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Orione ritornò a [[Chio (2)|Chio]] deciso a vendicarsi, ma sull'isola non trovò [[Enopione]]: questi preventivamente si era nascosto in un rifugio sotterraneo preparatogli da [[Efesto]]. Allora credendo che il suo nemico si fosse nascosto da [[Minosse (1)|Minosse]], Orione andò a [[Creta]] e non trovandolo neanche là, si mise a cacciare di terra in terra, di isola in isola, e minacciava di sterminare tutti gli animali, sicchè la Madre Terra per evitare l'estinzione totale della fauna mandò un enorme scorpione che uccise il gigante e il suo [[cane]] [[Sirio]]. Un'altra fonte invece dice che la morte di Orione fu voluta da [[Apollo]], poiché sua sorella [[Artemide]] stava per cedere alle profferte d'amore del cacciatore. Altri sostengono che Orione venne ucciso da Artemide che in tal modo  raccolse le invocazioni di aiuto delle [[Pleiadi]], insidiate dal gigante. In tutti i casi Orione, data la sua origine divina, fu portato in cielo nella omonima costellazione (così come lo scorpione, mentre [[Sirio]] divenne una stella; nelle versioni che citano Orione insieme alle [[Pleiadi]] si parla anche della trasformazione di queste in un ammasso stellare): nell'Ade andò l'ombra del cacciatore, che [[Ulisse]] vide gioiosamente cacciare daini sul [[Prato degli Asfodeli]] durante l'evocazione dei morti.
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<br>Secondo una tradizione, Orione fu ucciso dallo scorpione per poi venire resuscitato da [[Asclepio]].
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==LETTERATURA==
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=== La figura di Orione nella letteratura postclassica ===
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[[Categoria:Indole: Neutrale]]
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[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]

Versione attuale delle 18:29, 2 nov 2023

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
[[]]
[[]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Creature Fantastiche
Sottotipologia: Umanoidi
Specificità: Giganti
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Neutrale
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

NASCITA[modifica]

Viveva a Tanagra un uomo di nome Irieo, che inconsapevolmente ospitò nella sua capanna Zeus, Poseidone ed Ermes. Irieo ospitò molto caldamente i tre viandanti che prima di ripartire gli chiesero quale era il suo più grande desiderio e il vecchio rispose che desiderava un figlio ma, considerata la sua età, non riusciva a generarlo. Gli dèi presero un'otre e la riempirono della loro orina e ordinarono a Irieo di sotterrarla. Dopo dieci mesi ne venne fuori un gigante che venne chiamato Orione in ricordo di come fu generato.

LA DISPUTA CON ENOPIONE[modifica]

Una volta cresciuto, Orione divenne un cacciatore eccezionale e si innamorò di Merope, figlia di Enopione che a sua volta era figlio di Dioniso. Orione chiese a Enopione la mano della giovane, che si dimostrò disposto a condizione che egli avesse liberato l'isola dalle belve che la infestavano. Orione da bravo cacciatore non ebbe difficoltà a sterminate le fiere chiese il suo compenso ma Enopione rifiutò di rispettare il patto. Orione, infuriato, prese un'otre di vino e la bevve per dimenticare, ma ubriacatosi penetrò nella stanza di Merope e la violentò. Enopione allora chiese al padre Dioniso di vendicarlo; il dio ordinò ai Satiri di ubriacarlo fino a farlo addormentare, allora Enopione lo accecò.
Un oracolo disse ad Orione che per recuperare la vista se avesse potuto volgere le orbite ad Elios sorgente dall'Oceano. Facendosi guidare da uno degli apprendisti di Efesto, un certo Cedalione, giunse sulle rive dell'Oceano e riebbe la vista da Elios ed Eos. Con quest'ultima fu anche amore, ed egli si trattenne in quei luoghi per qualche tempo.

MORTE E RESURREZIONE[modifica]

Orione ritornò a Chio deciso a vendicarsi, ma sull'isola non trovò Enopione: questi preventivamente si era nascosto in un rifugio sotterraneo preparatogli da Efesto. Allora credendo che il suo nemico si fosse nascosto da Minosse, Orione andò a Creta e non trovandolo neanche là, si mise a cacciare di terra in terra, di isola in isola, e minacciava di sterminare tutti gli animali, sicchè la Madre Terra per evitare l'estinzione totale della fauna mandò un enorme scorpione che uccise il gigante e il suo cane Sirio. Un'altra fonte invece dice che la morte di Orione fu voluta da Apollo, poiché sua sorella Artemide stava per cedere alle profferte d'amore del cacciatore. Altri sostengono che Orione venne ucciso da Artemide che in tal modo raccolse le invocazioni di aiuto delle Pleiadi, insidiate dal gigante. In tutti i casi Orione, data la sua origine divina, fu portato in cielo nella omonima costellazione (così come lo scorpione, mentre Sirio divenne una stella; nelle versioni che citano Orione insieme alle Pleiadi si parla anche della trasformazione di queste in un ammasso stellare): nell'Ade andò l'ombra del cacciatore, che Ulisse vide gioiosamente cacciare daini sul Prato degli Asfodeli durante l'evocazione dei morti.
Secondo una tradizione, Orione fu ucciso dallo scorpione per poi venire resuscitato da Asclepio.

LETTERATURA[modifica]

La figura di Orione nella letteratura postclassica[modifica]

  • Ercole Luigi Morselli, Orione, tragicommedia in tre atti.

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Nome Tipologia Origine Sesso
Ade Divinità Greci Maschio
Afrodite Divinità Greci Femmina
Apollo Divinità Greci Maschio
Asclepio Divinità Greci Maschio
Cedalione Creature Fantastiche Greci Maschio
Elios Divinità Greci Maschio
Emera Divinità Greci Femmina
Enopione Semidèi Greci Maschio
Eos Divinità Greci Femmina
Gigante
Irieo Semidèi Greci Maschio
Merope (6) Umani Greci Femmina
Minosse (1) Semidèi Greci Maschio
Oceano Divinità Greci Maschio
Ops (1) Divinità Romani Femmina
Poseidone Divinità Greci Maschio
Prato degli Asfodeli Luoghi Greci Neutro
Sibzianna Divinità Sumeri Maschio
Sirio Creature Fantastiche Greci Maschio
Ulisse Umani Greci Maschio
Zeus Divinità Greci Maschio

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste Biondetti, Luisa 1997