Kurma

Kurma Avatara

"Tartaruga", termine che designa la seconda incarnazione di Vishnù, manifestazione nel corso della quale avvenne l'episodio più misterioso e strano di tutta la mitologia indiana, quello del Frullamento dell'Oceano: Vishnù sradicò il monte Mandara e con esso, aiutato dagli Asura, frullò il Grande Oceano di Latte. Dall'Oceano Primordiale Frullato (o Chaturda-Ratnan) lo stesso Vishnù estrasse le quattordici cose meravigliose, personificazioni menzionate nei testi indiani come ideali di vita per gli uomini e per gli dèi.

Le quattordici cose meravigliose

1. Ama, elisir dell'immortalità;
2. Lakshmi, dea della Fortuna e della Bellezza;
3. lanvantari, o Danuandri, il grande medico che mostra l'Amrita come simbolo della salute; è il presunto autore delll'Ayurveda;
4. Stira, dea del Vino;
5. Chandra, il Luminoso;
6. Rambha, ninfa Apsara, modello di perfetta amante;
7. Uch-chaihsravas, il più bel cavallo del mondo;
8. Airavata, elefante meraviglioso, cavalcatura di Indra;
9. Parijata, l'albero dei desideri;
10. Kautsubha, gioiello di rara bellezza appeso al collo di Vishnù;
11. Surabhi-Kamadhenu, la Vacca dell'Abbondanza, simbolo di nutrimento cosmico (v. Nandini);
12. Sankha, la conchiglia di Vishnù;
13. Dhanu, l'infallibile arco di Rama;
14. Visha, il veleno inteso come medicina.

Nella rappresentazione del Mare Frullato, Kurma fa da perno all'asse che sostiene il monte Mandara. In cima al monte troneggia Vishnù l'Assoluto tenendo nelle sue quattro mani i simboli del vishnuismo. Gli sono vicini gli dèi della Trimurti con Brahma, Shiva e gli Asura. Più spesso il Kurma si rappresenta come una divinità metà dio (Vishnù) e metà tartaruga (il suo avatara), oppure come una grossa tartaruga che sorregge il favoloso monte Mandara (v. anche Samudra).