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[[Prometeo]] impastò acqua e terra, e creò gli uomini. A essi poi donò il fuoco, sottraendolo di nascosto a [[Zeus]] dentro una canna cava. Quando [[Zeus]] se ne accorse, ordinò a [[Efesto]] di inchiodare il corpo di [[Prometeo]] sul monte Caucaso, che sorge nella [[Scizia]]. Infiniti anni [[Prometeo]] restò così incatenato: e ogni giorno un'aquila si avventava su di lui e gli divorava il fegato, che poi di notte ricresceva. Così [[Prometeo]] scontava la colpa di aver rubato il fuoco, fino al giorno in cui [[Eracle]] lo liberò - ma di questo parleremo nei capitoli dedicati alle imprese dell'eroe.  
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__NOTOC__
<br>[[Prometeo]] aveva un figlio, Deucalione, re del territorio di [[Ftia]], e sposo di [[Pirra]], figlia a sua volta di [[Epimeteo]] e Pandora, la prima donna. Quando [[Zeus]] decise di far scomparire la stirpe umana del bronzo, Deucalione, su consiglio di [[Prometeo]], costruì un'arca, vi imbarcò tutto il necessario, poi vi salì insieme a [[Pirra]]. [[Zeus]] riversò dal cielo una pioggia infinita, e sommerse quasi tutta la terra dell'Ellade: tutti gli uomini vennero distrutti, tranne quei pochi che erano fuggiti sulle cime più alte dei monti vicini. Le montagne della Tessaglia restarono isolate, e tutte le regioni fuori dall'Istmo e dal Peloponneso vennero sommerse dalle acque. L'arca di Deucalione navigò in balìa del mare per nove giorni e nove notti, e alla fine si fermò sul monte Parnaso: quando la pioggia cessò, Deucalione uscì e offrì un sacrificio a [[Zeus]] protettore dei fuggiaschi. Allora il Dio gli inviò [[Ermes]], con l'ambasciata che qualunque cosa avesse voluto gli sarebbe stata concessa: e Deucalione chiese di poter avere degli uomini. [[Zeus]] diede il suo assenso, e Deucalione cominciò a raccogliere dei sassi e a gettarseli dietro le spalle: così, le pietre tirate da Deucalione divennero uomini, e quelle tirate da [[Pirra]] divennero donne. È da allora che i popoli hanno preso per metafora il loro nome (laos) da quello che indica la pietra (laas).  
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<br>Deucalione e [[Pirra]] ebbero alcuni figli. Il primo fu Elleno, che però alcuni sostengono fosse figlio di [[Zeus]]. Poi nacque Anfizione, che dopo Cranao ebbe il regno dell'Attica; e terza fu Protogenia, che ebbe da [[Zeus]] il figlio Etlio. Insieme alla ninfa Orseide, Elleno generò i figli Doro, Xuto ed Eolo. Elleno stesso diede il suo nome ai popoli che prima si chiamavano Elleni, e divise tutto il territorio fra i suoi figli. Xuto ricevette il Peloponneso, e da Creusa, la figlia di Eretteo, ebbe i figli Acheo e Ione, che diedero il loro nome agli [[Achei]] e agli Ioni. Doro invece ricevette tutta la regione di fronte al Peloponneso, i cui abitanti vennero chiamati Dori dal suo nome. Eolo poi regnò sul territorio intorno alla Tessaglia, e chiamò Eoli i suoi sudditi: sua sposa fu Enarete, figlia di Deimaco, che gli diede sette figli - Creteo, Sisifo, Atamante, Salmoneo, Deione, Magnete, Periere - e cinque figlie - Canace, Alcione, Pisidice, Calice e Perimede. Perimede ebbe i figli Ippodamante e Oreste da [[Acheloo]]; Pisidice ebbe Antifo e Attore da Mirmidone.  
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<br>Alcione andò sposa a Ceice, figlio di Eosforo. Entrambi furono rovinati dalla loro empia insolenza: lui infatti andava dicendo di avere come sposa Era, e lei che suo marito era [[Zeus]] - e proprio [[Zeus]] allora li trasformò in uccelli,lei in alcione e lui in folaga (keux). Canace si unì a [[Poseidone]], ed ebbe i figli Opleo, Nireo, Epopeo, Aloeo e Triope. Aloeo sposò Ifimedia, figlia di Triope; ma lei si era innamorata di [[Poseidone]], e spesso andava sulla riva del mare, raccoglieva l'acqua nel cavo della mano e se la versava in grembo. Così [[Poseidone]] si unì a lei, e nacquero due maschi, Oto ed Efialte, i cosiddetti [[Aloadi]]. Ogni anno i due ragazzi crescevano un cubito in larghezza e una tesa in altezza; quando ebbero nove anni - raggiunta la stazza di nove cubiti in larghezza e nove tese in altezza - decisero di far guerra agli Dèi. Accatastarono il monte Ossa sull'[[Olimpo (1)|Olimpo]], e sull'Ossa il Pelio, con la minaccia di arrampicarsi su per queste montagne fino a raggiungere il cielo, o di gettarle nel mare fino a trasformarlo in terra ferma, e la terra trasformarla in mare. In più, Efialte voleva prendere Era, e Oto [[Artemide]]. Con questi intenti, i due fratelli catturarono [[Ares]]; ma [[Ermes]] riuscì a liberarlo di nascosto. [[Artemide]] intanto attirò gli [[Aloadi]] a Nasso e li uccise con un inganno: trasformatasi in cerva, infatti, balzò in mezzo a loro, e i due fratelli tirarono entrambi la loro lancia per colpirla, uccidendosi a vicenda.
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[[Prometeo]] impastò acqua e terra, e creò gli uomini. A essi poi donò il fuoco, sottraendolo di nascosto a [[Zeus]] dentro una canna cava. Quando [[Zeus]] se ne accorse, ordinò a [[Efesto]] di inchiodare il corpo di [[Prometeo]] sul monte [[Caucaso]], che sorge nella [[Scizia]]. Infiniti anni [[Prometeo]] restò così incatenato: e ogni giorno un'[[aquila]] si avventava su di lui e gli divorava il fegato, che poi di notte ricresceva. Così [[Prometeo]] scontava la colpa di aver rubato il fuoco, fino al giorno in cui [[Eracle]] lo liberò - ma di questo parleremo nei capitoli dedicati alle imprese dell'eroe.  
<br>Calice ed Etlio ebbero il figlio [[Endimione]], che guidò gli Etoli fuori della Tessaglia e fondò Elide (c'è però chi sostiene che fosse figlio di [[Zeus]]). La sua bellezza era prodigiosa, e [[Selene]] s'innamorò di lui. [[Zeus]] gli concesse di scegliere quello che voleva: e [[Endimione]] scelse di dormire per sempre, restando immortale ed eternamente giovane.  
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<br>Da una Ninfa Naiade, o forse da Ifianassa, [[Endimione]] ebbe il figlio Etolo, che uccise Api, figlio di Foroneo, e per questo andò in esilio nella terra dei [[Cureti]]. Qui Etolo uccise la gente che lo ospitava - Doro, Laodoco e Polipete, figli di [[Ftia]] e [[Apollo]] - e dal suo nome chiamò Etolia tutta quella regione.  
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===2===
<br>Etolo sposò Pronoe, figlia di Forbo, e generò Pleurone e Calidone, che diedero il loro nome alle due omonime città dell'Etolia. Pleurone sposò Santippe, figlia di Doro, ed ebbe con lei il figlio Agenore e le figlie Sterope, Stratonice e Laofonte. Calidone ed Eolia, figlia di Amitaone, ebbero Epicaste e Protogenia, che generò Ossilo insieme ad [[Ares]].
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[[Prometeo]] aveva un figlio, [[Deucalione (1)|Deucalione]], re del territorio di [[Ftia (3)|Ftia]], e sposo di [[Pirra (1)|Pirra]], figlia a sua volta di [[Epimeteo]] e Pandora, la prima donna. Quando [[Zeus]] decise di far scomparire la stirpe umana del [[bronzo]], [[Deucalione (1)|Deucalione]], su consiglio di [[Prometeo]], costruì un'arca, vi imbarcò tutto il necessario, poi vi salì insieme a [[Pirra]]. [[Zeus]] riversò dal cielo una pioggia infinita, e sommerse quasi tutta la terra dell'[[Ellade]]: tutti gli uomini vennero distrutti, tranne quei pochi che erano fuggiti sulle cime più alte dei monti vicini. Le montagne della [[Tessaglia]] restarono isolate, e tutte le regioni fuori dall'Istmo e dal [[Peloponneso]] vennero sommerse dalle acque. L'arca di [[Deucalione (1)|Deucalione]] navigò in balìa del mare per nove giorni e nove notti, e alla fine si fermò sul monte [[Parnasso]]: quando la pioggia cessò, [[Deucalione (1)|Deucalione]] uscì e offrì un sacrificio a [[Zeus]] protettore dei fuggiaschi. Allora il Dio gli inviò [[Ermes]], con l'ambasciata che qualunque cosa avesse voluto gli sarebbe stata concessa: e [[Deucalione (1)|Deucalione]] chiese di poter avere degli uomini. [[Zeus]] diede il suo assenso, e [[Deucalione (1)|Deucalione]] cominciò a raccogliere dei sassi e a gettarseli dietro le spalle: così, le pietre tirate da [[Deucalione (1)|Deucalione]] divennero uomini, e quelle tirate da [[Pirra]] divennero donne. È da allora che i popoli hanno preso per metafora il loro nome (''laos'') da quello che indica la pietra (''laas'').  
<br>Agenore sposò Epicaste, figlia di Calidone, e generò Portaone e Demonice, che a sua volta ebbe da [[Ares]] i figli Eveno, Molo, [[Pilo]] e Testio.
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<br>[[Deucalione (1)|Deucalione]] e [[Pirra (1)|Pirra]] ebbero alcuni figli. Il primo fu [[Elleno]], che però alcuni sostengono fosse figlio di [[Zeus]]. Poi nacque [[Anfizione]], che dopo [[Cranao]] ebbe il regno dell'[[Attica]]; e terza fu [[Protogenia (1)|Protogenia]], che ebbe da [[Zeus]] il figlio [[Etlio]].
<br>Da Eveno nacque Marpessa, che fu amata da [[Apollo]]: ma Ida, figlio di Afareo, la rapì su un carro alato, dono di [[Poseidone]]. Anche Eveno, allora, saltò sul carro e lo inseguì; ma quando giunse al fiume Licorma e vide che non gli era possibile proseguire, sgozzò i suoi cavalli e si gettò nel fiume, che da quel giorno, in suo onore, fu chiamato Eveno. Ida intanto era arrivato a Messene, dove [[Apollo]] si scontrò con lui per strappargli Marpessa. Mentre combattevano per averla, [[Zeus]] interruppe il loro duello, e disse alla fanciulla di scegliere lei quello che voleva per marito: e Marpessa, temendo che, nel diventar vecchia, [[Apollo]] l'avrebbe abbandonata, preferì Ida.
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<br>Testio sposò Euritemi, figlia di Cleobea, ed ebbe tre femmine - Altea, Leda e Ipermnestra - e quattro maschi - Ificlo, Evippo, Plessippo ed Euripilo. Portaone sposò Eurite, figlia di Ippodamante, ed ebbe cinque maschi - Eneo, Agrio, Alcatoo, Melante e Leucopeo - e una femmina, Sterope, la quale dicono che si unì ad [[Acheloo]] e generò le [[Sirene (1)|Sirene]].
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Insieme alla ninfa [[Orseide]], [[Elleno]] generò i figli [[Doro (1)|Doro]], [[Xuto (1)|Xuto]] ed [[Eolo (2)|Eolo]]. [[Elleno]] stesso diede il suo nome ai popoli che prima si chiamavano [[Elleni]], e divise tutto il territorio fra i suoi figli. [[Xuto (1)|Xuto]] ricevette il [[Peloponneso]], e da [[Creusa (2)|Creusa]], la figlia di [[Eretteo (1)|Eretteo]], ebbe i figli [[Acheo (1)|Acheo]] e [[Ione (1)|Ione]], che diedero il loro nome agli [[Achei]] e agli [[Ioni]]. [[Doro (1)|Doro]] invece ricevette tutta la regione di fronte al [[Peloponneso]], i cui abitanti vennero chiamati [[Dori]] dal suo nome. [[Eolo (2)|Eolo]] poi regnò sul territorio intorno alla [[Tessaglia]], e chiamò [[Eoli]] i suoi sudditi: sua sposa fu [[Enarete]], figlia di [[Deimaco (3)|Deimaco]], che gli diede sette figli - [[Creteo (1)|Creteo]], [[Sisifo]], [[Atamante (1)|Atamante]], [[Salmoneo]], [[Deione (2)|Deione]], [[Magnete (1)|Magnete]], [[Periere (1)|Periere]] - e cinque figlie - [[Canace (1)|Canace]], [[Alcione (1)|Alcione]], [[Pesidice (1)|Pisidice]], [[Calice (1)|Calice]] e [[Perimede (2)|Perimede]]. [[Perimede (2)|Perimede]] ebbe i figli [[Ippodamante (3)|Ippodamante]] e [[Oreste (4)|Oreste]] da [[Acheloo]]; [[Pesidice (1)|Pisidice]] ebbe [[Antifo (6)|Antifo]] e [[Attore (2)|Attore]] da [[Mirmidone (1)|Mirmidone]].
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[[Alcione (1)|Alcione]] andò sposa a [[Ceice (1)|Ceice]], figlio di [[Espero|Eosforo]]. Entrambi furono rovinati dalla loro empia insolenza: lui infatti andava dicendo di avere come sposa [[Era]], e lei che suo marito era [[Zeus]] - e proprio [[Zeus]] allora li trasformò in uccelli, lei in [[Martin pescatore|alcione]] e lui in folaga (''keux''). [[Canace (1)|Canace]] si unì a [[Poseidone]], ed ebbe i figli [[Opleo (2)|Opleo]], [[Nireo (1)|Nireo]], [[Epopeo (1)|Epopeo]], [[Aloeo (1)|Aloeo]] e [[Triopa (3)|Triopa]]. Aloeo sposò [[Ifimedia]], figlia di [[Triopa (3)|Triopa]]; ma lei si era innamorata di [[Poseidone]], e spesso andava sulla riva del mare, raccoglieva l'acqua nel cavo della mano e se la versava in grembo. Così [[Poseidone]] si unì a lei, e nacquero due maschi, [[Oto]] ed [[Efialte (2)|Efialte]], i cosiddetti [[Aloadi]]. Ogni anno i due ragazzi crescevano un cubito in larghezza e una tesa in altezza; quando ebbero nove anni - raggiunta la stazza di nove cubiti in larghezza e nove tese in altezza - decisero di far guerra agli Dèi. Accatastarono il monte [[Ossa (2)|Ossa]] sull'[[Olimpo (1)|Olimpo]], e sull'[[Ossa (2)|Ossa]] il [[Pelio]], con la minaccia di arrampicarsi su per queste montagne fino a raggiungere il cielo, o di gettarle nel mare fino a trasformarlo in terra ferma, e la terra trasformarla in mare. In più, [[Efialte (2)|Efialte]] voleva prendere [[Era]], e [[Oto]] [[Artemide]]. Con questi intenti, i due fratelli catturarono [[Ares]]; ma [[Ermes]] riuscì a liberarlo di nascosto. [[Artemide]] intanto attirò gli [[Aloadi]] a [[Nasso (2)|Nasso]] e li uccise con un inganno: trasformatasi in cerva, infatti, balzò in mezzo a loro, e i due fratelli tirarono entrambi la loro lancia per colpirla, uccidendosi a vicenda.
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[[Calice (1)|Calice]] ed [[Etlio]] ebbero il figlio [[Endimione]], che guidò gli [[Etoli]] fuori della [[Tessaglia]] e fondò [[Elide (2)|Elide]] (c'è però chi sostiene che fosse figlio di [[Zeus]]). La sua bellezza era prodigiosa, e [[Selene]] s'innamorò di lui. [[Zeus]] gli concesse di scegliere quello che voleva: e [[Endimione]] scelse di dormire per sempre, restando immortale ed eternamente giovane.
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Da una [[Ninfa]] [[Naiade]], o forse da [[Ifianassa (1)|Ifianassa]], [[Endimione]] ebbe il figlio [[Etolo (1)|Etolo]], che uccise [[Api (1)|Api]], figlio di [[Foroneo]], e per questo andò in esilio nella terra dei [[Cureti]]. Qui [[Etolo (1)|Etolo]] uccise la gente che lo ospitava - [[Doro (2)|Doro]], [[Laodoco (1)|Laodoco]] e [[Polipete (2)|Polipete]], figli di [[Ftia (5)|Ftia]] e [[Apollo]] - e dal suo nome chiamò [[Etolia]] tutta quella regione.
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[[Etolo (1)|Etolo]] sposò [[Pronoe (3)|Pronoe]], figlia di [[Forbo]], e generò [[Pleurone (1)|Pleurone]] e [[Calidone (1)|Calidone]], che diedero il loro nome alle due omonime città dell'[[Etolia]]. [[Pleurone (1)|Pleurone]] sposò [[Santippe (1)|Santippe]], figlia di [[Doro (2)|Doro]], ed ebbe con lei il figlio [[Agenore (6)|Agenore]] e le figlie [[Sterope (6)|Sterope]], [[Stratonice (1)|Stratonice]] e [[Laofonte]]. [[Calidone (1)|Calidone]] ed [[Eolia (1)|Eolia]], figlia di [[Amitaone]], ebbero [[Epicasta (2)|Epicasta]] e [[Protogenia (4)|Protogenia]], che generò [[Ossilo (1)|Ossilo]] insieme ad [[Ares]].
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<br>[[Agenore (6)|Agenore]] sposò [[Epicasta (2)|Epicasta]], figlia di [[Calidone (1)|Calidone]], e generò [[Portaone]] e [[Demonice (1)|Demonice]], che a sua volta ebbe da [[Ares]] i figli [[Eveno (1)|Eveno]], [[Molo (3)|Molo]], [[Pilo (2)|Pilo]] e [[Testio]].
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Da [[Eveno (1)|Eveno]] nacque [[Marpessa (1)|Marpessa]], che fu amata da [[Apollo]]: ma [[Idas (1)|Idas]], figlio di [[Afareo (1)|Afareo]], la rapì su un carro alato, dono di [[Poseidone]]. Anche [[Eveno (1)|Eveno]], allora, saltò sul carro e lo inseguì; ma quando giunse al fiume [[Licorma]] e vide che non gli era possibile proseguire, sgozzò i suoi cavalli e si gettò nel fiume, che da quel giorno, in suo onore, fu chiamato [[Eveno (1)|Eveno]].
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[[Idas (1)|Idas]] intanto era arrivato a [[Messene]], dove [[Apollo]] si scontrò con lui per strappargli [[Marpessa (1)|Marpessa]]. Mentre combattevano per averla, [[Zeus]] interruppe il loro duello, e disse alla fanciulla di scegliere lei quello che voleva per marito: e [[Marpessa (1)|Marpessa]], temendo che, nel diventar vecchia, [[Apollo]] l'avrebbe abbandonata, preferì [[Idas (1)|Idas]].
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[[Testio]] sposò [[Euritemide (1)|Euritemide]], figlia di [[Cleobea (2)|Cleobea]], ed ebbe tre femmine - [[Altea (1)|Altea]], [[Leda]] e [[Ipermnestra (2)|Ipermnestra]] - e quattro maschi - [[Ificlo (2)|Ificlo]], [[Evippo (1)|Evippo]], [[Plessippo (3)|Plessippo]] ed [[Euripilo (8)|Euripilo]]. [[Portaone]] sposò [[Eurite (1)|Eurite]], figlia di [[Ippodamante (3)|Ippodamante]], ed ebbe cinque maschi - [[Eneo (1)|Eneo]], [[Agrio (4)|Agrio]], [[Alcatoo (5)|Alcatoo]], [[Mela (4)|Mela]] e [[Leucopeo]] - e una femmina, [[Sterope (4)|Sterope]], la quale dicono che si unì ad [[Acheloo]] e generò le [[Sirene (1)|Sirene]].
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[[Categoria:Bibliografia]]
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[[Categoria:Fonti Antiche]]
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[[Categoria:Verificato]]

Versione attuale delle 21:17, 23 nov 2023


1[modifica]

Prometeo impastò acqua e terra, e creò gli uomini. A essi poi donò il fuoco, sottraendolo di nascosto a Zeus dentro una canna cava. Quando Zeus se ne accorse, ordinò a Efesto di inchiodare il corpo di Prometeo sul monte Caucaso, che sorge nella Scizia. Infiniti anni Prometeo restò così incatenato: e ogni giorno un'aquila si avventava su di lui e gli divorava il fegato, che poi di notte ricresceva. Così Prometeo scontava la colpa di aver rubato il fuoco, fino al giorno in cui Eracle lo liberò - ma di questo parleremo nei capitoli dedicati alle imprese dell'eroe.

2[modifica]

Prometeo aveva un figlio, Deucalione, re del territorio di Ftia, e sposo di Pirra, figlia a sua volta di Epimeteo e Pandora, la prima donna. Quando Zeus decise di far scomparire la stirpe umana del bronzo, Deucalione, su consiglio di Prometeo, costruì un'arca, vi imbarcò tutto il necessario, poi vi salì insieme a Pirra. Zeus riversò dal cielo una pioggia infinita, e sommerse quasi tutta la terra dell'Ellade: tutti gli uomini vennero distrutti, tranne quei pochi che erano fuggiti sulle cime più alte dei monti vicini. Le montagne della Tessaglia restarono isolate, e tutte le regioni fuori dall'Istmo e dal Peloponneso vennero sommerse dalle acque. L'arca di Deucalione navigò in balìa del mare per nove giorni e nove notti, e alla fine si fermò sul monte Parnasso: quando la pioggia cessò, Deucalione uscì e offrì un sacrificio a Zeus protettore dei fuggiaschi. Allora il Dio gli inviò Ermes, con l'ambasciata che qualunque cosa avesse voluto gli sarebbe stata concessa: e Deucalione chiese di poter avere degli uomini. Zeus diede il suo assenso, e Deucalione cominciò a raccogliere dei sassi e a gettarseli dietro le spalle: così, le pietre tirate da Deucalione divennero uomini, e quelle tirate da Pirra divennero donne. È da allora che i popoli hanno preso per metafora il loro nome (laos) da quello che indica la pietra (laas).
Deucalione e Pirra ebbero alcuni figli. Il primo fu Elleno, che però alcuni sostengono fosse figlio di Zeus. Poi nacque Anfizione, che dopo Cranao ebbe il regno dell'Attica; e terza fu Protogenia, che ebbe da Zeus il figlio Etlio.

3[modifica]

Insieme alla ninfa Orseide, Elleno generò i figli Doro, Xuto ed Eolo. Elleno stesso diede il suo nome ai popoli che prima si chiamavano Elleni, e divise tutto il territorio fra i suoi figli. Xuto ricevette il Peloponneso, e da Creusa, la figlia di Eretteo, ebbe i figli Acheo e Ione, che diedero il loro nome agli Achei e agli Ioni. Doro invece ricevette tutta la regione di fronte al Peloponneso, i cui abitanti vennero chiamati Dori dal suo nome. Eolo poi regnò sul territorio intorno alla Tessaglia, e chiamò Eoli i suoi sudditi: sua sposa fu Enarete, figlia di Deimaco, che gli diede sette figli - Creteo, Sisifo, Atamante, Salmoneo, Deione, Magnete, Periere - e cinque figlie - Canace, Alcione, Pisidice, Calice e Perimede. Perimede ebbe i figli Ippodamante e Oreste da Acheloo; Pisidice ebbe Antifo e Attore da Mirmidone.

4[modifica]

Alcione andò sposa a Ceice, figlio di Eosforo. Entrambi furono rovinati dalla loro empia insolenza: lui infatti andava dicendo di avere come sposa Era, e lei che suo marito era Zeus - e proprio Zeus allora li trasformò in uccelli, lei in alcione e lui in folaga (keux). Canace si unì a Poseidone, ed ebbe i figli Opleo, Nireo, Epopeo, Aloeo e Triopa. Aloeo sposò Ifimedia, figlia di Triopa; ma lei si era innamorata di Poseidone, e spesso andava sulla riva del mare, raccoglieva l'acqua nel cavo della mano e se la versava in grembo. Così Poseidone si unì a lei, e nacquero due maschi, Oto ed Efialte, i cosiddetti Aloadi. Ogni anno i due ragazzi crescevano un cubito in larghezza e una tesa in altezza; quando ebbero nove anni - raggiunta la stazza di nove cubiti in larghezza e nove tese in altezza - decisero di far guerra agli Dèi. Accatastarono il monte Ossa sull'Olimpo, e sull'Ossa il Pelio, con la minaccia di arrampicarsi su per queste montagne fino a raggiungere il cielo, o di gettarle nel mare fino a trasformarlo in terra ferma, e la terra trasformarla in mare. In più, Efialte voleva prendere Era, e Oto Artemide. Con questi intenti, i due fratelli catturarono Ares; ma Ermes riuscì a liberarlo di nascosto. Artemide intanto attirò gli Aloadi a Nasso e li uccise con un inganno: trasformatasi in cerva, infatti, balzò in mezzo a loro, e i due fratelli tirarono entrambi la loro lancia per colpirla, uccidendosi a vicenda.

5[modifica]

Calice ed Etlio ebbero il figlio Endimione, che guidò gli Etoli fuori della Tessaglia e fondò Elide (c'è però chi sostiene che fosse figlio di Zeus). La sua bellezza era prodigiosa, e Selene s'innamorò di lui. Zeus gli concesse di scegliere quello che voleva: e Endimione scelse di dormire per sempre, restando immortale ed eternamente giovane.

6[modifica]

Da una Ninfa Naiade, o forse da Ifianassa, Endimione ebbe il figlio Etolo, che uccise Api, figlio di Foroneo, e per questo andò in esilio nella terra dei Cureti. Qui Etolo uccise la gente che lo ospitava - Doro, Laodoco e Polipete, figli di Ftia e Apollo - e dal suo nome chiamò Etolia tutta quella regione.

7[modifica]

Etolo sposò Pronoe, figlia di Forbo, e generò Pleurone e Calidone, che diedero il loro nome alle due omonime città dell'Etolia. Pleurone sposò Santippe, figlia di Doro, ed ebbe con lei il figlio Agenore e le figlie Sterope, Stratonice e Laofonte. Calidone ed Eolia, figlia di Amitaone, ebbero Epicasta e Protogenia, che generò Ossilo insieme ad Ares.
Agenore sposò Epicasta, figlia di Calidone, e generò Portaone e Demonice, che a sua volta ebbe da Ares i figli Eveno, Molo, Pilo e Testio.

8[modifica]

Da Eveno nacque Marpessa, che fu amata da Apollo: ma Idas, figlio di Afareo, la rapì su un carro alato, dono di Poseidone. Anche Eveno, allora, saltò sul carro e lo inseguì; ma quando giunse al fiume Licorma e vide che non gli era possibile proseguire, sgozzò i suoi cavalli e si gettò nel fiume, che da quel giorno, in suo onore, fu chiamato Eveno.

9[modifica]

Idas intanto era arrivato a Messene, dove Apollo si scontrò con lui per strappargli Marpessa. Mentre combattevano per averla, Zeus interruppe il loro duello, e disse alla fanciulla di scegliere lei quello che voleva per marito: e Marpessa, temendo che, nel diventar vecchia, Apollo l'avrebbe abbandonata, preferì Idas.

10[modifica]

Testio sposò Euritemide, figlia di Cleobea, ed ebbe tre femmine - Altea, Leda e Ipermnestra - e quattro maschi - Ificlo, Evippo, Plessippo ed Euripilo. Portaone sposò Eurite, figlia di Ippodamante, ed ebbe cinque maschi - Eneo, Agrio, Alcatoo, Mela e Leucopeo - e una femmina, Sterope, la quale dicono che si unì ad Acheloo e generò le Sirene.