Perseo (1)

Versione del 27 mar 2022 alle 11:04 di Ilcrepuscolo (discussione | contributi) (PERSEO E MEDUSA)
File:Cellini, Benvenuto - Perseo con la testa di Medusa (1545-54).jpg
Benevenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa, Firenze

Figlio di Danae e di Zeus e nipote di Acrisio, re di Argo.

LA FUGA DA ACRISIO

Acrisio, avendo avuto dallo oracolo di Delfi la predizione che un giorno sarebbe stato ucciso dal nipote, rimediò chiudendo la figlia in una cella sotterranea con la sola compagnia di una ancella, sicuro così che la profezia non poteva avverarsi. Ma Zeus, affascinato dalla bellezza della fanciulla sotto forma di raggio di sole, la raggiunse e la fece sua, dall'unione nacque Perseo. Acrisio, furibondo per la nascita del nipote che sarebbe stato la causa della sua morte, fece rinchiudere la figlia ed il nipotino in una cassa e li abbandonò alle onde del mare sicuro così di sbarazzarsi dello incomodo nipote, ma Zeus fece in modo che la cassa con la sua donna e il figlio arrivasse all'isola di Serifo. Là viveva il re Polidette,col fratello Ditti, che erano nipoti di Zeus. Ditti, che faceva il pescatore, trovò la cassa sulla spiaggia salvò i due sventurati e li portò a corte da Polidette, dove Perseo crebbe forte e bello.

PERSEO E MEDUSA

Dal momento che Polidette lo considerava un impaccio al suo piano di sposare Danae escogitò un piano per toglierselo dai piedi. Polidette riunì allora i suoi amici e, fingendo di aspirare alla mano di Ippodamia, figlia di Pelope, chiese che contribuissero con un cavallo a testa al suo dono nuziale. Perseo, felice che il re avesse abbandonato l'intento di sposare Danae, rispose che egli non possedeva alcun cavallo ma che sarebbe stato di portare come dono nuziale la testa della Medusa, e Polidette lo prese in parola.
Perseo si avviò dunque senza nemmeno sapere dove trovare la Gorgone, ma Atena ed Ermes lo misero sotto la loro protezione.
Atena lo condusse nella città di Dietterione nell'isola di Samo, dove si potevano vedere i simulacri delle tre Gorgoni, affinché imparasse a distinguere Medusa dalle sue immortali sorelle Steno ed Eurialo; poi gli consigliò di non guardare mai direttamente Medusa, ma la sua immagine riflessa e a tale scopo gli donò un lucentissimo scudo.
Il dio gli regalò una scimitarra seghettata, con cui tagliare la testa della Gorgone.

Perseo e le Graie

Ma a Perseo occorrevano ancora tre cose: un paio di sandali alati, una sacca magica per riporvi la testa recisa e l'oscuro elmo di Ade, che rende invisibili. Tutti questi oggetti erano custoditi dalle Ninfe Stigie e nessuno sapeva dove esse vivessero, all'infuori delle sorelle delle Gorgoni, le tre Graie dal corpo di cigno che avevano un solo occhio e un solo dente in comune. Perseo dunque raggiunse il monte Atlante, dove le Graie sedevano sui loro troni, e cogliendole di sorpresa strappò loro l'occhio e il dente mentre una delle sorelle li porgeva all'altra, acconsentendo a restituirli solo dopo aver saputo dove vivessero le Ninfe Stigie.

La lotta con Medusa

Dopo aver ottenuto ciò che cercava dalle ninfe, Perseo si recò nella terra degli Iperborei, poco lontano dal giardino delle Esperidi, oltre l'Oceano, dove trovò le Gorgoni addormentate e per evitare l'effetto pietrificante della loro vista si avvicinò voltato guardando attraverso lo scudo che Atena le reggeva come uno specchio e gli guidò la mano quando con la scimitarra tagliò la testa a Medusa. Dal collo, assieme al sangue, uscirono Pegaso e Crisaore. Senza guardare la terribile testa la mise nella bisaccia e grazie ai calzari alati fece ritorno a casa sorvolando le coste libiche; le altre Gorgoni, al risveglio, vedendo la sorella decapitata si precipitarono a inseguire Perseo che grazie all'elmo dell'invisibilità riuscì a scappare. Gocce di sangue caddero dalla biasccia, finite parte nel deserto e parte in mare: le prime si trasformarono in vipere, le seconde dettero origine ai coralli.
Secondo una versione, durante il viaggio di ritorno Perseo aveva chiesto ospitalità ad Atlante, che rifiutò: l'eroe allora prese la testa di Medusa e mutò il Titano nella montagna che anche oggi ne porta il nome.

PERSEO E ANDROMEDA


Mentre volava verso casa, vide la bella Andromeda che stava per essere sacrificata a un mostro marino; Perseo la liberò e in seguito la fece sua sposa, dopo aver eliminato Fineo, zio e pretendente sgradito della fanciulla. Questi aveva fatto un'irruzione durante la cerimonia con un gran numero di seguaci armati (ma secondo la versione più antica, Fineo tentò di rapire la fanciulla, con la complicità del solo Abari): Perseo uccise diversi nemici di propria mano, quindi estrasse la testa di Medusa pietrificando i superstiti, tra cui lo stesso Fineo In seguito trasformò in pietra Polidette e il prozio Preto, nemico giurato di suo nonno Acrisio.

PERSEO RE DI TIRINTO E MICENE

Perseo uccise senza volerlo il nonno Acrisio: si avverava così un'antica profezia. Straziato dal dolore non volle succedergli sul trono di Trezene e lo scambiò con quello di Tirinto fondando poi lì nei pressi una nuova città, Micene, le cui mura furono edificate dai Ciclopi. Dopo moltissimi anni di regno sereno gli toccò affrontare l'invasione di Dioniso con i suoi satiri e menadi, che volevano introdurre il culto orgiastico del dio, ma nè Perseo nè i suoi sudditi volevano saperne; allora Dioniso colpì le donne di Argo con la pazzia (meno Andromeda) ed esse incominciarono ad uccidere i loro figli. Perseo allora, incoraggiato da Era che detestava Dioniso (figlio bastardo di Zeus), estrasse ancora una volta la testa di Medusa e mutò in pietra tutti i seguaci del fratellastro compresa Arianna; Dioniso, infuriato per la perdita della sposa, invase Micene, sicché intervenne Zeus, inviando Ermes a ricordare a Peseo e Dioniso di essere entrambi figli suoi e placò l'animo di Dioniso, dicendogli che Arianna sarebbe stata posta fra le stelle. Perseo regnò ancora a lungo, venendo infine trasformato in costellazione, così come Andromeda, dalla quale aveva avuto una numerosissima prole.

BIBLIOGRAFIA

Fonti Antiche

  • Ovidio, Metamorfosi

LETTERATURA

La figura di Perseo nella letteratura postclassica

  • Pierre Corneille, Andromeda, tragedia.

MUSICA

  • Carl Ditters von Dittersdorf, Sinfonia n.6. I quattro movimenti della composizione musicale descrivono il combattimento tra Perseo e gli uomini di Fineo: "Andante piuttosto allegretto" (irruzione di Fineo e dei suoi uomini nella reggia di Cefeo); "Allegro assai" (assalto di Ati e sua morte); "Andante molto" (episodio dell'aedo); "Tempo di minuetto - Finale" (Perseo mostra la testa di Medusa a Fineo).

PERSONAGGI SIMILI

MUSEO