Ciclopi

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: Κύκλωπες
Altri nomi: -
Etimologia: dall'occhio rotondo
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
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Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Creature Fantastiche
Sottotipologia: Umanoidi
Specificità: Giganti
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Malevola
Elemento: Fuoco
Habitat: Vulcano
ATTRIBUTI
Fisici

Ciclopia Gigantismo

Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Figli di Gea e di Urano. Sono solitamente tre: Bronte, Sterope ed Arge; alcuni autori ne citano un quarto, Piragmone. Erano giganti con un occhio solo, fabbricavano i fulmini per Zeus.
Essi sono dei mekhanai, degli artigiani inventori, che si dedicavano soprattutto alla metallurgia ed all'architettura.

LA RIVOLTA CONTRO URANO[modifica]

Si rivoltarono contro il padre Urano, il quale li rinchiuse nel Tartaro. Quando Crono detronizzò Urano, su invito di Gea, liberò i Ciclopi, ma, col tempo, sentendosi minacciato dalla presenza di questi giganti, li rinchiuse nuovamente nel Tartaro, guardati a vista dal mostro Campe.

RUOLO NELLA TITANOMACHIA[modifica]

Successivamente un oracolo predisse a Zeus, che voleva ribaltare la situazione e prendere il potere, che l'aiuto di questi esseri, ed in particolar modo dei Ciclopi, abili fabbri, sarebbe stato fondamentale per giungere alla vittoria. Quindi il dio si cimentò contro il mostro Campe, e liberò Ciclopi ed Ecatonchiri, ottenendo così le armi che gli permisero di ottenere la vittoria sui Titani: i Ciclopi, infatti, per sdebitarsi, donarono il fulmine a Zeus, ad Ade l'elmo dell'invisibilità e il tridente a Poseidone. Grazie a queste armi, Zeus riuscì nel suo intento e apprezzando le arti dei Ciclopi, se li tenne per essere sempre rifornito di fulmini. Da questo momento i Ciclopi rimangono i fabbri divini, e forniscono a Zeus le sue potenti folgori.

MORTE[modifica]

Un giorno il dio, seccato perché Asclepio, figlio di Apollo, resuscitava con la sua abilità medica troppi morti e rischiava di svuotare l'Ade, lo uccise con una saetta. Apollo sdegnato, non potendosi vendicare su Zeus, pensò bene di prendersela con i poveri Ciclopi, e li sterminò. Da allora le loro ombre vagano nelle caverne del vulcano Etna.
A sua volta Zeus, irritato per l'affronto, costrinse Apollo ad espiare la sua colpa, servendo come schiavo il re Admeto di Tessaglia.

GLI ALTRI CICLOPI[modifica]

Accanto a questi Ciclopi della generazione uranica, che sembra fossero più dei tre menzionati sopra (alcuni pensano addirittura ad un centinaio), bisogna ricordare delle intere popolazioni a carattere umano od umanoide, stanziate sulla terra, che portavano il medesimo nome. È a questi popoli preistorici che vengono attribuite le costruzioni megalitiche, spesso dette "ciclopiche": in particolare le fortificazioni di Tirinto ed Argo. È questo il caso dei ciclopi omerici, e del loro più famoso esponente, Polifemo.
Nei vari tentativi di localizzare la terra dei Ciclopi descritta da Omero, si sono ipotizzati molti luoghi: la Sicilia (sulla costa orientale presso l'Etna come dice Virgilio), le isole Canarie, la Campania (da Baia al Vesuvio). In tutte queste ipotesi l'idea guida è quella che il ciclope non sia altro che una allegoria dei fenomeni vulcanici.
Va ricordato infine che col nome generico di Ciclopi vengono comunemente indicati tutti gli esseri mostruosi dotati di un solo occhio frontale, che spesso si riuniscono in veri e propri Popoli mostruosi come gli Arimaspi della Scizia; un popolo anonimo che si credeva vivesse nella regione indiana (v. Friedman, 1981, pp. 13-15); e gli eschimesi Inugpait, favolosa razza di giganti dotati di un solo occhio, che vivono oltremare (v. Rink, Tales and Traditons of the Eskimo, 1875, p. 47).

ETIMOLOGIA[modifica]

Il termine ciclope significa "dall'occhio rotondo".

CULTO[modifica]

Non sembra esistano tracce di un culto di questi esseri semidivini, salvo a Corinto, dove Pausania (II, 2,1) ci dice che esisteva nell'antichità un santuario dedicato ai Ciclopi.

ICONOGRAFIA[modifica]

Il loro aspetto non è mai specificato, anche se generalmente sono ritenuti avere un solo occhio. Va però detto che nessun testo antico li definisce esplicitamente come esseri con un solo occhio al centro della fronte. E vero che l'episodio di Polifemo fa chiaramente riferimento ad un solo occhio ma, a parte che Polifemo appartiene ad un'altra stirpe, diversa da quella esiodea, bisogna ammettere che per quanto emerge dal testo dell'Odissea, potrebbe anche ipotizzarsi che il Ciclope fosse semplicemente orbo da un occhio. Le rappresentazioni artistiche non offrono maggiori lumi: i Ciclopi compaiono talora con un solo occhio frontale, talora con due normalissimi occhi. Nonostante la scarsità di documenti in proposito, si deve ammettere che di tutti i complessi miti intrecciati attorno a queste figure, l'unica idea sopravvissuta in maniera determinante è proprio quella che li vuole strutturalmente monocoli. Va ricordato, a livello di curiosità documentaria, il fatto che, sia pur raramente, i Ciclopi sono a volte detti chirogasteres e cioè "con la mano nel ventre", ma non è noto a cosa l'epiteto possa riferirsi.

INTERPRETAZIONE[modifica]

È evidentissima in Omero la volontà di descrivere in maniera accentuata lo stato primitivo di questi esseri e la loro condizione subumana. Ciò ha portato a varie interpretazioni razionalistiche del mito. C'è chi ha pensato che i ciclopi siciliani fossero una popolazione di scimmie antropomorfe, per la precisione gorilla; chi ha pensato che l'idea del ciclope monocolo dovesse attribuirsi ai ritrovamenti, avvenuti più volte in Sicilia, di crani di elefanti fossili, nei quali il grosso foro centrale, che corrisponde all'attacco della proboscide, veniva scambiato per un occhio; chi, come Roger Dion, ha visto nel mito dei ciclopi siciliani una satira del popolo dei corinzi e della città di Corinto in particolare; infine, ed è l'interpretazione più famosa, c'è chi ha visto nei ciclopi dell'Odissea delle figurazioni allegoriche delle zone vulcaniche e nell'unico occhio le bocche degli stessi vulcani. In questa stessa chiave si possono interpretare tutte le fasi del racconto omerico: i sonni del mostro, alternati a risvegli collerici, sono i "parossismi" o le eruzioni alternate a periodi di pausa: le urla del ciclope, le esplosioni; le materie rigurgitate, le eruzioni laviche; i massi scagliati contro la nave di Ulisse, l'esplosione delle pareti interne del cratere, lanciate a distanza dal vulcano.
Robert Graves[1] sostiene che "...i Ciclopi, pare, furono i membri di un'associazione di fabbri durante la civiltà elladica primitiva. Ciclope significa «dall'occhio rotondo» e probabilmente essi avevano tatuati sulla fronte dei cerchi concentrici in onore del sole, fonte del fuoco che alimentava le loro fornaci. I Traci infatti continuarono a tatuarsi fino all'epoca classica. I cerchi concentrici facevano parte del mistero dell'arte del fabbro: per forgiare tazze, elmi o maschere rituali, il fabbro si regolava su tali cerchi, tracciati col compasso attorno al centro di una lastra piatta. I Ciclopi vengono descritti come monocoli anche perché i fabbri ferrai spesso si coprono un occhio con una benda per ripararlo dalle scintille. In seguito ci si scordò della vera identità dei Ciclopi e i mitografi, lavorando di fantasia, dissero che le loro ombre vagavano nelle caverne dell'Etna, per spiegare così il fenomeno del fuoco e del fumo che uscivano dal suo cratere..."

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Nome Tipologia Origine Sesso
Ade Divinità Greci Maschio
Admeto (1) Umani Greci Maschio
Apollo Divinità Greci Maschio
Arge (1) Creature Fantastiche Greci Maschio
Asclepio Divinità Greci Maschio
Becut Creature Fantastiche Guascogna Maschio
Bronte (1) Creature Fantastiche Greci Maschio
Campe (1) Creature Fantastiche Greci Femmina
Crono Divinità Greci Maschio
Ecatonchiri Creature Fantastiche Greci Maschio
Gea Divinità Greci Femmina
Ichimoku Creature Fantastiche Shintoisti Maschio
Issitoq Creature Fantastiche Inuit Maschio
Ojancanu Creature Fantastiche - Maschio
Perseo (1) Semidèi Greci Maschio
Piragmone Creature Fantastiche Greci Maschio
Plutone Divinità Greci Maschio
Polifemo (1) Creature Fantastiche Greci Maschio
Poseidone Divinità Greci Maschio
Sterope (1) Creature Fantastiche Greci Maschio
Tartaro Divinità Greci Maschio
Tessaglia Luoghi Greci Neutro
Titanomachia Eventi Greci Neutro
Ulisse Umani Greci Maschio
Urano Divinità Greci Maschio
Wei (1) Creature Fantastiche Cinesi Maschio e Femmina
Yimu Creature Fantastiche Cinesi Maschio e Femmina
Zeus Divinità Greci Maschio

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999

MUSEO[modifica]

NOTE[modifica]

  1. Graves, Robert - I Miti Greci (1954)