Biblioteca:Pausania, Periegesi della Grecia, I, 4


1[modifica]

Questi Galli abitano la parte più remota dell'Europa, vicino a un grande mare che non è navigabile fino alle sue estremità e che ha un flusso e un riflusso e creature del tutto diverse da quelle di altri mari. Attraverso il loro paese scorre il fiume Eridano, sulla cui sponda si suppone che le figlie di Elios (Sole) si lamentassero della sorte toccata al loro fratello Fetonte. Il nome "Galli" è entrato in voga molto tardi, perché anticamente erano chiamati Celti sia tra di loro che da altri. Un esercito di loro si radunò e si diresse verso il Mar Ionio, espropriò gli Illiri, tutti coloro che abitavano fino alla Macedonia e i Macedoni stessi, e conquistò la Tessaglia. Quando si avvicinarono alle Termopili, i Greci in generale non fecero alcuna mossa per impedire l'avanzata dei barbari, poiché in precedenza erano stati duramente sconfitti da Alessandro e Filippo. Inoltre, Antipatro e Cassandro[1] schiacciarono in seguito i Greci, cosicché per debolezza ogni stato non si vergognò di non prendere parte alla difesa del paese.

2[modifica]

Ma gli Ateniesi, sebbene fossero più esausti di tutti i Greci a causa della lunga guerra macedone e avessero avuto in genere scarso successo nelle loro battaglie, partirono comunque per le Termopili con i Greci che si erano uniti a loro, avendo nominato il Callippo di cui ho parlato come loro generale. Occupando il passo nel punto più stretto, cercarono di impedire agli stranieri di entrare in Grecia; ma i Celti, avendo scoperto il sentiero attraverso il quale Efialte di Trachis aveva condotto i Persiani, sopraffecero i Focesi che stazionavano lì e attraversarono l'Eta senza essere visti dai Greci.[2]

3[modifica]

Fu allora che gli Ateniesi misero a dura prova i Greci e, pur essendo stati accerchiati, opposero resistenza agli stranieri su due lati. Ma gli Ateniesi della flotta soffrirono di più, perché il golfo di Lamian è una palude vicino alle Termopili - il motivo è, credo, l'acqua calda che qui si riversa in mare. Questi ultimi, dunque, erano più in difficoltà, perché, imbarcando i Greci, erano costretti a navigare nel fango appesantiti dalle armi e dagli uomini.

4[modifica]

Così cercarono di salvare la Grecia nel modo descritto, ma i Galli, ormai a sud delle Porte, non si preoccuparono affatto di catturare le altre città, ma erano molto ansiosi di saccheggiare Delfi e i tesori del dio. A contrastarli c'erano gli stessi Delfiani e i Focesi delle città intorno al Parnaso; anche una forza di Etoli si unì ai difensori, dato che gli Etoli in questo periodo erano famosi per la loro vigorosa attività. Quando le forze si impegnarono, non solo saette e rocce staccate dal Parnaso furono scagliate contro i Galli, ma terribili sagome di guerrieri armati perseguitarono gli stranieri. Si dice che due di loro, Iperico e Amadoco, provenissero dagli Iperborei e che il terzo fosse Pirro, figlio di Achille. Per questo aiuto in battaglia gli abitanti di Delfi sacrificano a Pirro come a un eroe, anche se in passato tenevano in disonore persino la sua tomba, in quanto era quella di un nemico.

5[modifica]

La maggior parte dei Galli passò in Asia per nave e ne saccheggiò le coste. Qualche tempo dopo, gli abitanti di Pergamo, che anticamente si chiamava Teutrania, vi cacciarono i Galli dal mare. Questo popolo occupava il paese sull'altra sponda del fiume Sangario e catturava Ancira[3], una città dei Frigi che Mida, figlio di Gordio, aveva fondato in passato. E l'àncora che Mida trovò si trovava ancora ai miei tempi nel santuario di Zeus, così come una fonte chiamata Fonte di Mida, con ll'acqua della quale si dice che Mida abbia mescolato il vino per catturare Sileno. Ebbene, igli abitanti di Pergamo presero Ancira e Pessinunte, che si trova sotto il monte Agdistis, dove si dice sia sepolto Attis.

6[modifica]

Essi conservano il bottino dei Galli e un dipinto che ritrae la loro azione contro di loro. Dicono che la terra in cui abitano era anticamente sacra ai Cabiri e sostengono di essere essi stessi Arcadi, essendo tra coloro che attraversarono l'Asia con Telefo. Delle guerre che hanno condotto non è stato reso noto al mondo alcun resoconto, se non che hanno compiuto tre imprese degne di nota: l'assoggettamento della regione costiera dell'Asia, l'espulsione dei Galli da lì e l'impresa di Telefo contro i seguaci di Agamennone, in un momento in cui i Greci, dopo aver perso Troia, stavano saccheggiando la pianura di Meian pensando che fosse territorio troiano. Ora riprenderò dalla mia digressione.

NOTE[modifica]

  1. Antipatro e Cassandro furono i successori di Alessandro Magno.
  2. 480 A.C.
  3. L'attuale Ankara. Una leggenda inventata per spiegare il nome "Ancira", che significa àncora.