Gnomi

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio e Femmina
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
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Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Folklore
Continente: Europa
Area: -
Paese:
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: -
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Creature Fantastiche
Sottotipologia: Piccolo Popolo
Specificità: Gnomi
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento: Terra
Habitat: Foresta
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Sono degli Spiriti Elementari. La parola "gnomo", utilizzata per la prima volta da Paracelso, sembra derivare dal greco gnomizo, conosco, oppure da un ipotetico genomos, termine coniato sul modello di thalassonos (marino, del mare), e che significherebbe "della terra, terrestre". Lo stesso Paracelso li chiama anche Pigmei, nome che non vuole tuttavia aver nessun rapporto con quello dei Pigmei degli antichi. Gli gnomi sono gli Spiriti Elementari della terra e come tali sono, nella visione occultistica, gli spiriti più sottili: per muoversi a loro agio nella terra, che è l'elemento più pesante e grossolano, è necessario che siano quasi incorporei, fatti di materia luminosa simile a quella della salamandre. La statura degli Gnomi è di circa 40 centimetri, ed essi abitano nelle montagne, nelle quali è facile vedere i buchi delle gallerie da loro scavate. Gli Gnomi, come le Ondine, possono facilmente vivere nel nostro mondo, abituati come sono a muoversi in elementi molto più densi del nostro, mentre non è possibile il contrario.
Paracelso recupera per i suoi Gnomi molti dei caratteri tipici dei folletti: la dimensione, l'aiuto scambievole dato agli uomini, il legame con i Nani e così via. De Villars accentua questi parallelismi facendo degli Gnomi dei guardiani di tesori e miniere, vestiti in maniera curiosa, e facendo loro perdere quel carattere immateriale e luminoso che era il tratto distintivo ed originale apportato da Paracelso, pur confermando che sono costituiti delle parti più sottili dell'elemento terra. Per gli occultisti moderni, infine, gli Gnomi presiedono alla vegetazione, o meglio alle radici delle piante; possono causare i terremoti, e provocano la follia suicida, poiché il loro influsso si esercita soprattutto sui temperamenti malinconici. Il loro pianeta è Marte ed i segni zodiacali il Toro, la Vergine ed il Capricorno.

Rapporto con i mortali[modifica]

Essi hanno con gli uomini un rapporto di mutuo scambio di favori, ma non possono avere rapporti sessuali misti. Tuttavia si racconta che una strega processata nel 1500, Jeanne Hervilliers, lavorasse per 36 anni tentando di dare l'anima ad uno gnomo, col quale intratteneva regolari rapporti sessuali. Di santa Maddalena della Croce si dice che per trenta anni, da quando ne aveva dodici, avesse come amico e confidente uno gnomo. Grazie alla loro natura eterea e luminosa, vengono scambiati spesso per fantasmi o Fuochi Fatui; i figli dei Pigmei possono nascere con i caratteri mostruosi dei Nani: tali furono i celebri Laurino ed Alberico.


MUSICA[modifica]

  • Pink Floyd, The Gnome (canzone), contenuta nell'album "The Piper at the Gates of Dawn" (1967)