Flegra

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: -
Genitori: [[]] e [[]]
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Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: -
Sottotipologia: -
Specificità: -
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

E' la pianura in cui ha luogo il rovesciamento dei Giganti da parte di Zeus alla fine della Gigantomachia.

LOCALIZZAZIONE[modifica]

Vari luoghi sono stati associati alla Gigantomachia. La presenza di fenomeni vulcanici e il frequente ritrovamento di ossa fossilizzate di grandi animali preistorici in queste località potrebbero spiegare perché tali siti siano stati associati ai Giganti.

Strabone[modifica]

Il geografo greco Strabone scrive: "La penisola Pallene, sul cui istmo è situata la città anticamente chiamata Potidaea e ora Cassandreia, era chiamata Flegra in tempi ancora più antichi. Un tempo era abitato dai giganti di cui si narrano i miti, una tribù empia e senza legge, che Eracle distrusse". [1]

Pindaro[modifica]


Pindaro scrive che la battaglia avvenne a Flegra ("il luogo dell'incendio"), così come altre fonti antiche. Si dice che Flegra fosse un antico nome per Pallene, e Flegra/Pallene era il solito luogo di nascita dei Giganti e luogo della battaglia.

Apollodoro[modifica]

Apollodoro, che collocò la battaglia a Pallene, racconta che i Giganti nacquero "come dicono alcuni, a Flegra, ma secondo altri a Pallene".

Campi Flegrei[modifica]

Ma il nome Flegra e la Gigantomachia furono spesso associati, da scrittori successivi, anche alla Pianura Flegrea, i campi vulcanici, ad est di Cuma.
Diodoro Siculo presenta una guerra con più battaglie, una a Pallene, una sui Campi Flegrei e una a Creta. Anche quando, come in Apollodoro, la battaglia inizia in un luogo, le battaglie individuali tra i giganti e dio potrebbero estendersi più lontano, con Encelado sepolto sotto la Sicilia e Polibote sotto l'isola di Nisiro (o Coo).
Strabone si riferisce anche alla Pianura Flegrea (Φλέγρας πεδίον , Phlegras pedion, o Φλεγραία πλάξ, Phlegraia plax, poi Campi Flegrei) "Questo fiume [Liternus] scorre attraverso Venafrum e il centro della Campania. In ordine dopo queste due città viene Cuma [...] In tempi più antichi, dunque, la città era prospera, e così era quella che viene chiamata la Piana Flegrea, che la mitologia ha fatto ambientare la storia dei Giganti — per non altra ragione, sembrerebbe, che la terra, per la sua eccellenza, fosse una cosa per cui lottare". </ref>Strabone, Geografia . Libro V, capitolo IV</ref>
Secondo il geografo greco, i Giganti sopravvissuti, furono cacciati da Eracle, trovando rifugio con la madre a Leuca (Puglia). C'era lì una fonte di acqua puzzolente che la gente del posto sosteneva provenisse dall'icore dei giganti. Strabone cita anche un resoconto di Eracle che combatte contro i Giganti a Fanagoria, una colonia greca sulle rive del Mar Nero.
Gli autori latini, a seguito dell'erronea identificazione, da loro accettata, di titanomachia e gigantomachia, intesero che Flegra fosse la località della Tessaglia, in cui i titani avevano tentato la scalata all'Olimpo.[2]
Un'allusione alla pugna di Flegra è posta da Dante in bocca a Capaneo, sotto forma di parallelo (Inferno, XIV 58), nel corso dell'invettiva in cui questi afferma con superba violenza che Zeus non potrebbe prendersi piena vendetta di lui nemmeno se obbligasse Efesto e tutti i ciclopi a costruire sempre nuove armi contro di lui, come aveva fatto nella battaglia contro i giganti-titani.
Il parallelo trae spunto, non come situazione, ma come riferimento, da Stazio, Tebaide, X, 909 ("quaenam spes hominum tumidae post proelia Phlegrae"), dov'è Zeus a rievocare il ricordo di Flegra, di fronte alla temerarietà di Capaneo. Il ricordo della gigantomachia è associato da Stazio a quello della morte di Capaneo anche in Tebaide, XI, 7 ss.

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Nome Tipologia Origine Sesso
Eracle Semidèi Greci Maschio
Nisiro Luoghi Greci -
Polibote Creature Fantastiche Greci Maschio
Zeus Divinità Greci Maschio

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


Titolo Autore Anno
Dizionario di Mitologia Ferrari, Anna 1999

NOTE[modifica]

  1. Strabone, Geografia, Libro VII, frammento 27
  2. cfr. Virgilio, Georgiche, I, 278-283; Ovidio, Metamorfosi, I, 151-162; Stazio, Tebaide, II, 595 ss.