Flegra
SCHEDA | |
---|---|
IDENTITÀ | |
Nome orig.: | - |
Altri nomi: | - |
Etimologia: | - |
Sesso: | - |
Genitori: | [[]] e [[]] |
oppure | [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]] |
oppure | [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]] |
oppure | [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]] |
Fratelli/Sorelle: | |
Fratellastri e/o Sorellastre: |
|
' | |
[[]] | |
[[]] | |
[[{{{consorte3}}}]] | |
[[{{{consorte4}}}]] | |
[[{{{consorte5}}}]] | |
LOCALIZZAZIONE | |
Sezione: | Mitologia Classica |
Continente: | Europa |
Area: | Mediterraneo |
Paese: | Grecia |
Regione: | [[{{{regione}}}]] |
Provincia: | [[{{{provincia}}}]] |
Città: | [[{{{citta}}}]] |
Origine: | Greci |
CLASSIFICAZIONE | |
Tipologia: | - |
Sottotipologia: | - |
Specificità: | - |
Subspecifica: | - |
CARATTERI | |
Aspetto: | Antropomorfo |
Indole: | Benevola |
Elemento: | |
Habitat: | |
ATTRIBUTI | |
Fisici
| |
Animali
| |
Vegetali
| |
Minerali
| |
Alimenti
| |
Colori
| |
Numeri
| |
Armi
| |
Abbigliamento
| |
Altri
| |
Personaggi
| |
TEMATICHE | |
E' la pianura in cui ha luogo il rovesciamento dei Giganti da parte di Zeus alla fine della Gigantomachia.
Indice
LOCALIZZAZIONE[modifica]
Vari luoghi sono stati associati alla Gigantomachia. La presenza di fenomeni vulcanici e il frequente ritrovamento di ossa fossilizzate di grandi animali preistorici in queste località potrebbero spiegare perché tali siti siano stati associati ai Giganti.
Strabone[modifica]
Il geografo greco Strabone scrive: "La penisola Pallene, sul cui istmo è situata la città anticamente chiamata Potidaea e ora Cassandreia, era chiamata Flegra in tempi ancora più antichi. Un tempo era abitato dai giganti di cui si narrano i miti, una tribù empia e senza legge, che Eracle distrusse". [1]
Pindaro[modifica]
Pindaro scrive che la battaglia avvenne a Flegra ("il luogo dell'incendio"), così come altre fonti antiche. Si dice che Flegra fosse un antico nome per Pallene, e Flegra/Pallene era il solito luogo di nascita dei Giganti e luogo della battaglia.
Apollodoro[modifica]
Apollodoro, che collocò la battaglia a Pallene, racconta che i Giganti nacquero "come dicono alcuni, a Flegra, ma secondo altri a Pallene".
Campi Flegrei[modifica]
Ma il nome Flegra e la Gigantomachia furono spesso associati, da scrittori successivi, anche alla Pianura Flegrea, i campi vulcanici, ad est di Cuma.
Diodoro Siculo presenta una guerra con più battaglie, una a Pallene, una sui Campi Flegrei e una a Creta. Anche quando, come in Apollodoro, la battaglia inizia in un luogo, le battaglie individuali tra i giganti e dio potrebbero estendersi più lontano, con Encelado sepolto sotto la Sicilia e Polibote sotto l'isola di Nisiro (o Coo).
Strabone si riferisce anche alla Pianura Flegrea (Φλέγρας πεδίον , Phlegras pedion, o Φλεγραία πλάξ, Phlegraia plax, poi Campi Flegrei) "Questo fiume [Liternus] scorre attraverso Venafrum e il centro della Campania. In ordine dopo queste due città viene Cuma [...] In tempi più antichi, dunque, la città era prospera, e così era quella che viene chiamata la Piana Flegrea, che la mitologia ha fatto ambientare la storia dei Giganti — per non altra ragione, sembrerebbe, che la terra, per la sua eccellenza, fosse una cosa per cui lottare". </ref>Strabone, Geografia . Libro V, capitolo IV</ref>
Secondo il geografo greco, i Giganti sopravvissuti, furono cacciati da Eracle, trovando rifugio con la madre a Leuca (Puglia). C'era lì una fonte di acqua puzzolente che la gente del posto sosteneva provenisse dall'icore dei giganti. Strabone cita anche un resoconto di Eracle che combatte contro i Giganti a Fanagoria, una colonia greca sulle rive del Mar Nero.
Gli autori latini, a seguito dell'erronea identificazione, da loro accettata, di titanomachia e gigantomachia, intesero che Flegra fosse la località della Tessaglia, in cui i titani avevano tentato la scalata all'Olimpo.[2]
Un'allusione alla pugna di Flegra è posta da Dante in bocca a Capaneo, sotto forma di parallelo (Inferno, XIV 58), nel corso dell'invettiva in cui questi afferma con superba violenza che Zeus non potrebbe prendersi piena vendetta di lui nemmeno se obbligasse Efesto e tutti i ciclopi a costruire sempre nuove armi contro di lui, come aveva fatto nella battaglia contro i giganti-titani.
Il parallelo trae spunto, non come situazione, ma come riferimento, da Stazio, Tebaide, X, 909 ("quaenam spes hominum tumidae post proelia Phlegrae"), dov'è Zeus a rievocare il ricordo di Flegra, di fronte alla temerarietà di Capaneo. Il ricordo della gigantomachia è associato da Stazio a quello della morte di Capaneo anche in Tebaide, XI, 7 ss.
CORRELAZIONI[modifica]
Voci[modifica]
Pagine[modifica]
BIBLIOGRAFIA[modifica]
Fonti Antiche[modifica]
Fonti Moderne[modifica]
Titolo | Autore | Anno |
---|---|---|
Dizionario di Mitologia | Ferrari, Anna | 1999 |