Modifica di Perseo (1)
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− | + | [[Immagine:Cellini, Benvenuto - Perseo con la testa di Medusa (1545-54).jpg|300px|thumb|right|Benevenuto Cellini, Perseo con la testa di Medusa, Firenze]] | |
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Figlio di [[Danae]] e di [[Zeus]] e nipote di [[Acrisio]], re di [[Argo]]. | Figlio di [[Danae]] e di [[Zeus]] e nipote di [[Acrisio]], re di [[Argo]]. | ||
− | + | <br>Acrisio, avendo avuto dallo oracolo di [[Delfi]] la predizione che un giorno sarebbe stato ucciso dal nipote, rimediò chiudendo la figlia in una cella sotterranea con la sola compagnia di una ancella, sicuro così che la profezia non poteva avverarsi. Ma Zeus, affascinato dalla bellezza della fanciulla sotto forma di raggio di sole, la raggiunse e la fece sua, dall'unione nacque Perseo. Acrisio, furibondo per la nascita del nipote che sarebbe stato la causa della sua morte, fece rinchiudere la figlia ed il nipotino in una cassa e li abbandonò alle onde del mare sicuro così di sbarazzarsi dello incomodo nipote, ma Zeus fece in modo che la cassa con la sua donna e il figlio arrivasse all'isola di [[Serifo]]. Là viveva il re [[Polidette (1)|Polidette]],col fratello [[Ditti]], che erano nipoti di Zeus. Ditti, che faceva il pescatore, trovò la cassa sulla spiaggia salvò i due sventurati e li portò a corte da Polidette, dove Perseo crebbe forte e bello. | |
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− | Acrisio, avendo avuto dallo oracolo di [[Delfi]] la predizione che un giorno sarebbe stato ucciso dal nipote, rimediò chiudendo la figlia in una cella sotterranea con la sola compagnia di una ancella, sicuro così che la profezia non poteva avverarsi. Ma | ||
==PERSEO E MEDUSA == | ==PERSEO E MEDUSA == | ||
− | Dal momento che [[Polidette (1)|Polidette]] lo considerava un impaccio al suo piano di sposare [[Danae]] | + | Dal momento che [[Polidette (1)|Polidette]] lo considerava un impaccio al suo piano di sposare [[Danae]] pensò di toglierselo dai piedi spingendo il giovane ad imprese impossibili. Perseo, con l'incoscienza della gioventù dichiarò che era capace di portare la testa della [[Medusa]] a [[Polidette]] e questi lo prese in parola. |
− | <br>Perseo si avviò dunque senza nemmeno sapere dove trovare la Gorgone, ma [[Atena]] ed [[Ermes]] lo misero sotto la loro protezione | + | <br>Perseo si avviò dunque senza nemmeno sapere dove trovare la [[Gorgone]], ma [[Atena]] ed [[Ermes]] lo misero sotto la loro protezione e il dio gli regalò una scimitarra seghettata, dei calzari alati che lo facevano volare, un'elmo che rendeva invisibili chi lo indossava e gli disse di chiedere alle [[Graie]], abitanti a nord e che potevano dargli notizie utili. Perseo si impossessò dell' unico occhio delle tre [[Graie]] e con quello si fece dire dove trovare le [[Gorgoni]] ed ottenne pure una bisaccia dove mettere la testa della [[Medusa]]. Poco lontano dal giardino delle [[Esperidi]], oltre l'[[Oceano]], Perseo trovò le [[Gorgoni]] addormentate e per evitare l'effetto pietrificante della loro vista si avvicinò voltato guardando attraverso lo scudo che [[Atena]] le reggeva come uno specchio e gli guidò la mano quando con la scimitarra tagliò la testa a [[Medusa]]. Dal collo, assieme al sangue, uscirono [[Pegaso]] e [[Crisaore]]. Senza guardare la terribile testa la mise nella bisaccia e grazie ai calzari alati fece ritorno a casa sorvolando le coste libiche; le altre [[Gorgoni]], al risveglio, vedendo la sorella decapitata si precipitarono a inseguire Perseo che grazie all'elmo dell'invisibilità riuscì a scappare. Gocce di sangue caddero dalla biasccia, finite parte nel deserto e parte in mare: le prime si trasformarono in vipere, le seconde dettero origine ai coralli. |
− | + | <br>Secondo una versione, durante il viaggio di ritorno Perseo aveva chiesto ospitalità ad [[Atlante]], che rifiutò: l'eroe allora prese la testa di [[Medusa]] e mutò il Titano nella montagna che anche oggi ne porta il nome. | |
− | + | <br>Mentre volava verso casa, vide la bella [[Andromeda]] che stava per essere sacrificata a un mostro marino; [[Perseo]] la liberò e in seguito la fece sua sposa, dopo aver eliminato [[Fineo]], zio e pretendente sgradito della fanciulla. Questi aveva fatto un'irruzione durante la cerimonia con un gran numero di seguaci armati (ma secondo la versione più antica, Fineo tentò di rapire la fanciulla, con la complicità del solo [[Abari]]): Perseo uccise diversi nemici di propria mano, quindi estrasse la testa di Medusa pietrificando i superstiti, tra cui lo stesso [[Fineo]] In seguito trasformò in pietra [[Polidette]] e il prozio [[Preto]], nemico giurato di suo nonno [[Acrisio]]. | |
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− | <br>Secondo una versione, durante il viaggio di ritorno Perseo aveva chiesto ospitalità ad [[Atlante]], che rifiutò: l'eroe allora prese la testa di [[Medusa]] e mutò il Titano nella montagna che anche oggi ne porta il nome. | ||
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− | Mentre volava verso casa, vide la bella [[Andromeda]] | ||
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==PERSEO RE DI TIRINTO E MICENE== | ==PERSEO RE DI TIRINTO E MICENE== | ||
Perseo uccise senza volerlo il nonno [[Acrisio]]: si avverava così un'antica profezia. Straziato dal dolore non volle succedergli sul trono di [[Trezene]] e lo scambiò con quello di [[Tirinto]] fondando poi lì nei pressi una nuova città, [[Micene]], le cui mura furono edificate dai [[Ciclopi]]. Dopo moltissimi anni di regno sereno gli toccò affrontare l'invasione di [[Dioniso]] con i suoi [[satiri]] e [[menadi]], che volevano introdurre il culto orgiastico del dio, ma nè Perseo nè i suoi sudditi volevano saperne; allora [[Dioniso]] colpì le donne di Argo con la pazzia (meno [[Andromeda]]) ed esse incominciarono ad uccidere i loro figli. Perseo allora, incoraggiato da [[Era]] che detestava [[Dioniso]] (figlio bastardo di [[Zeus]]), estrasse ancora una volta la testa di Medusa e mutò in pietra tutti i seguaci del fratellastro compresa [[Arianna]]; [[Dioniso]], infuriato per la perdita della sposa, invase [[Micene]], sicché intervenne [[Zeus]], inviando [[Ermes]] a ricordare a Peseo e Dioniso di essere entrambi figli suoi e placò l'animo di [[Dioniso]], dicendogli che [[Arianna]] sarebbe stata posta fra le stelle. Perseo regnò ancora a lungo, venendo infine trasformato in costellazione, così come [[Andromeda]], dalla quale aveva avuto una numerosissima prole. | Perseo uccise senza volerlo il nonno [[Acrisio]]: si avverava così un'antica profezia. Straziato dal dolore non volle succedergli sul trono di [[Trezene]] e lo scambiò con quello di [[Tirinto]] fondando poi lì nei pressi una nuova città, [[Micene]], le cui mura furono edificate dai [[Ciclopi]]. Dopo moltissimi anni di regno sereno gli toccò affrontare l'invasione di [[Dioniso]] con i suoi [[satiri]] e [[menadi]], che volevano introdurre il culto orgiastico del dio, ma nè Perseo nè i suoi sudditi volevano saperne; allora [[Dioniso]] colpì le donne di Argo con la pazzia (meno [[Andromeda]]) ed esse incominciarono ad uccidere i loro figli. Perseo allora, incoraggiato da [[Era]] che detestava [[Dioniso]] (figlio bastardo di [[Zeus]]), estrasse ancora una volta la testa di Medusa e mutò in pietra tutti i seguaci del fratellastro compresa [[Arianna]]; [[Dioniso]], infuriato per la perdita della sposa, invase [[Micene]], sicché intervenne [[Zeus]], inviando [[Ermes]] a ricordare a Peseo e Dioniso di essere entrambi figli suoi e placò l'animo di [[Dioniso]], dicendogli che [[Arianna]] sarebbe stata posta fra le stelle. Perseo regnò ancora a lungo, venendo infine trasformato in costellazione, così come [[Andromeda]], dalla quale aveva avuto una numerosissima prole. | ||
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+ | ==BIBLIOGRAFIA== | ||
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+ | *Ovidio, ''Metamorfosi'' | ||
==LETTERATURA== | ==LETTERATURA== | ||
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*[[Mosè]] (Mitologia Ebraica) | *[[Mosè]] (Mitologia Ebraica) | ||
*[[Romolo]] e [[Remo]] (Mitologia Ebraica) | *[[Romolo]] e [[Remo]] (Mitologia Ebraica) | ||
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