Biblioteca:Igino, Fabulae 277

I primi inventori[modifica]

Le Parche, Cloto, Lachesi e Atropo, inventarono sette lettere dell’alfabeto greco: A B H T Y ...... altri dicono che le inventò Ermes dal volo delle gru, che quando volano disegnano in cielo delle lettere. Anche Palamede, figlio di Nauplio, inventò undici lettere ......, Simonide altre quattro, W E Z F, il siciliano Epicarmo due, P e Y. Dicono che Ermes abbia portato per primo le lettere greche in Egitto e che, dall’Egitto, Cadmo le abbia portate in Grecia; poi Evandro, esule dall’Arcadia, le portò con se in Italia, dove sua madre Carmenta le trasformò in latine, quindici di numero. Apollo aggiunse le altre con la sua lira. Lo stesso Ermes fu il primo a insegnare l’arte della lotta ai mortali. Cerere mostrò loro come domare i buoi e a suo figlio di latte, Trittolemo, come seminare le messi. Dopo che ebbe seminato, un maiale grufolando disseppellì i semi; allora Trittolemo acchiappò il maiale e lo portò all’altare di Cerere, gli mise delle spighe intorno alla testa e lo sacrificò alla Dea. Da qui nacque per la prima volta l’uso di porre : farro macinato misto a sale sulle vittime. Iside per prima inventò le vele; infatti andò in cerca del figlio suo, Arpocrate, veleggiando su una zattera. Atena fu la prima a costruire una nave con due prue per Danao, che con quella sfuggì al fratello Egitto