Biblioteca:Igino, Fabulae 139

I Cureti[modifica]

Dopo che Opi ebbe generato Zeus da Crono, Era chiese che le fosse assegnato, dato che Crono aveva scagliato Orco sotto il Tartaro e Poseidone sotto le onde, poiché sapeva che uno dei suoi figli l’avrebbe privato del regno. Quando Crono domandò a Opi dove si trovasse il figlio che ella aveva partorito, la Dea gli mostrò una pietra avvolta in fasce ed egli la inghiottì; ma quando si accorse dell’inganno iniziò a cercare Zeus di terra in terra. Era allora portò Zeus sull’isola di Creta, e Amaltea, nutrice del bambino, lo mise in una culla sospesa su un albero perché egli non si trovasse né in terra né in mare né in cielo. E affinché i vagiti del neonato non si udissero, fece venire dei giovani di età impubere ai quali consegnò lance e scudi di bronzo, e ordinò che i essi danzando attorno all’albero li battessero le une contro gli altri. Essi, in lingua greca, vennero chiamati Cureti, o secondo altri Coribanti; da noi vengono detti Lari.