Biblioteca:Igino, Fabulae 121

Crise[modifica]

Nel tempo in cui Agamennone mosse contro Troia, Achille giunse in Misia e rapì Criseide, figlia del sacerdote di Apollo, che poi consegnò ad Agamennone come concubina. Crise andò da Agamennone per pregarlo di rendergli la figlia, ma non la ottenne; perciò Apollo gli distrusse quasi tutto l’esercito in parte di fame, in parte di peste. Allora Agamennone rimandò al padre Criseide gravida; ella, che pure aveva detto a Crise di non essere stata toccata, a tempo debito partorì Crise il Giovane e disse di averlo concepito da Apollo. Successivamente, costui promise a Toante di consegnargli Oreste e lfigenia: ma Crise il Vecchio, quando venne a saperlo, svelò al nipote che essi erano suoi fratelli e che anche lui era figlio di Agamennone. Saputa la notizia, Crise assieme al fratello Oreste uccise Toante e quindi essi poterono tornare incolumi a Micene con la statua di Artemide.