Biblioteca:Igino, Fabulae 109

Iliona[modifica]

Quando da Ecuba e Priamo nacque il figlio Polidoro, esso fu affidato, perché lo allevasse, alla loro figlia Ilione, che aveva sposato il re di Tracia Polinestore. Ella lo crebbe come se fosse suo figlio e crebbe come suo fratello Deipilo che aveva procreato da Polinestore, perché se a uno fosse accaduto qualcosa ai genitori restasse almeno l’altro. Ma quando gli Achei, dopo avere preso Troia, vollero sradicare la razza di Priamo, scagliarono dalle mura Astianatte, figlio di Ettore e Andromaca, e inviarono ambasciatori da Polinestore promettendogli le nozze con la figlia di Agamennone, Elettra, e una grande quantità di oro se avesse ucciso Polidoro, figlio di Priamo. Polinestore non respinse le proposte degli ambasciatori ma finì senza saperlo per uccidere il proprio figlio Deipilo, credendo di uccidere Polidoro. Polidoro poi partì per interrogare l’oracolo di Apollo sui suoi genitori; il responso fu che la sua patria era stata data alle fiamme, il padre ucciso e la madre ridotta in schiavitù. Quando tornò indietro, convinto di essere figlio di Polinestore, e vide che le cose stavano diversamente, chiese alla sorella Ilione come mai il responso si allontanava così tanto dal vero. La sorella gli rivelò come stavano realmente le cose, e per suo consiglio Polidoro accecò Polinestore e poi lo uccise.