Asgardh

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: recinto degli Asi
Sesso: Neutro
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Germanica
Continente: Europa
Area: Nordeuropa
Paese: Danimarca Norvegia Svezia Islanda
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Norreni
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Luoghi
Sottotipologia: Luoghi Soprannaturali
Specificità: Dimore Divine
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto:
Indole: -
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

"Recinto degli Asi". Cittadella divina, dimora degli Asi, creata da Odino, Vili e dopo l'universo e gli esseri umani. E' un'immensa fortezza, immaginata al centro del cosmo e nel cielo, circondata e protetta da una muraglia costruita con i sopraccigli di Ymir. Asgardh sorge su una rocca inaccessibile, collegata alla terra dal ponte Bifrost.
Nessun mortale poteva mettere piede nella dimora degli Dèi, potevano solo immaginare lo splendore e le ricchezze che ornavano la città. Qualcuno diceva di aver visto, in un giorno di primavera, in una radura al centro della terra, un altissima roccaforte, circondata da imponenti bastioni, da rupi scoscese e immani baratri che impedivano l'accesso agli intrusi inghiottendo gli imprudenti profanatori che osavano disturbare le sacre divinità. L'incauto spettatore rimase fulminato cercando di scorgere la cima della costruzione divina, i suoi occhi furono accecati dal sole che rifletteva i suoi raggi sulle enormi tegole d'oro masiccio che facevano da tetto alla roccaforte su cui sorge la cittadella divina Asgardh.

La costruzione di Asgardh[modifica]

Per prima cosa gli dèi fabbricarono un immenso padiglione all'interno del quale posero una fornace con la quale forgiarono i primi utensili: un martello, un'incudine e un paio di tenaglie. A quel tempo non si usava il vile ferro, ma solo metalli preziosi.

I palazzi di Asgardh[modifica]

Asgardh contiene tutte le dimore degli dèi, poste ai margini della pianura detta Idhavollr. Con i primi utensili forgiati, gli Dèi e i loro aiutanti si posero al lavoro e, al centro di Asgardh, eressero una maestosa dimora, la più grande di tutta la cittadella divina, venne chiamata Gladsheim, "dimora della gioia". Al suo interno tra slanciate colonne d'oro, crearono un enorme salone dove posero tredici magnifici troni, su cui nei sacri concili, le varie divinità si siedono. Questi troni furono ornati con pietre preziose; uno di questi però spiccava tra gli altri per maestosità e perfezione, era quello di Odino, padre e signore degli Dèi.
Anche per le Dee venne innalzato un palazzo dove potevano riunirsi, venne chiamato Vingolf, "pavimento amico".
Ad Asgardh, ogni divinità possedeva i sui palazzi ed i suoi terriotori, ognuno con caratteristiche adatte al suo padrone. Odino risiedeva a Valaskjalf, "scoglio degli uccisi", nome che richiama la macabra attività del Dio, patrono dei morti in battaglia edei suicidi, che impiccandosi, gli consacravano la vita. Dal suo alto trono, Hlidhskjalf, può vedere tutto ciò che accade sulla terra.
Il Dio della luce e dell'innocenza, Baldr viveva a Breidhablik, "vasto splendore", la più luminosa delle dimore divine.
Suo figlio Forseti risiedeva a Glitnir, "lucente", in un palazzo sorretto da colonne d'oro con un tetto d'argento puro.
Il possente Thor, il più forte tra gli Dèi, era il signore di Thrudvangar, "sentieri della potenza", dove sorgeva il palazzo Bilskirnir, "lo splendente", che con le sue 540 sale era il più grande di Asgardh.
Njordhr, il protettore dei marinai, risiedeva a Noatun, "dimora delle navi" (porto), mentre Ullr, l'arciere degli Dèi, si aggirava cacciando degne prede per la mensa divina a Ydalir, "valli dei tassi" dove oltre che la selvaggina tovava anche il legno adatto per i suoi magnifici archi.
Ai confini di Asgardh, nei pressi del Bifrost, "la tremula via" che collegava la cittadella divina al mondo dei mortali, si ergeva Himiniborg, la residenza del guardiano Heimdallr che aveva il compito di vigilare sui possedimenti divini.
Freya, la divinità della bellezza e dell'amore, possedeva i vasti territori di Folkvangr, "campo dell'esercito", al cui centro sorgeva Sessrumnir, "ricco di seggi", un palazzo che aveva una miriade di seggi destinati a raccogliere la metà dei guerrieri morti valorosamente in battaglia (l'altra metà dei guerrieri apparteneva a Odino).
La sposa di Odino, la bella Frigg, regnava a Frensalir, "dimore del mare", mentre la sua rivale Saga, che beveva a sua insaputa ogni giorno coppe di idromele con Odino viveva a Sokkvabekkr, "torrente discendente".

La costruzione delle mura[modifica]

Le mura della fortezza furono costruite da un Mastro Muratore che, in cambio della mano di Freya, promise di portare a termine il lavoro in soli diciotto mesi; con grande sgomento degli dèi riuscì quasi a vincere la sfida grazie alle prestazioni del cavallo Svadhilfari, ma fu poi giocato da Loki.

I confini di Asgardh[modifica]

Asgardh confina con Alfheimr il territorio degli Elfi chiari (Ljosalfar), misteriose creature "luminose come la luce del giorno" (al contrario di quelli scuri "neri più della pece" che risiedevano negli oscuri anfratti della terra). Ebbene, questa regione di folletti albini, sembra essere una dependance divina, dato che, come si racconta Freyr, bellissimo Dio della fecondità, invocato soprattutto dalle fanciulle desidrose d'amore, l'ebbe in dono quando mise il suo primo dente.
Sotto Asgard ci sono Midgard e Helheimr, attraverso di essi si innalza Yggdrasil (il frassino).