Differenze tra le versioni di "Sesha"
m (Sostituzione testo - 'Categoria:Estremo Oriente' con 'Categoria:Asia Meridionale') |
m (Sostituzione testo - 'Categoria:Mitologia Indiana' con 'Categoria:Mitologia Indo-Iranica Categoria:Mitologia Indiana') |
||
Riga 1: | Riga 1: | ||
Re dei Serpenti [[Naga]]; è il Serpente-Eternità che fa da base a [[Vishnu]] [[Anantasayim]] durante il processo del [[Kurma]]. Le immagini lo mostrano come un serpente dalle innumerevoli teste sul cui corpo il dio [[Vishnu]] si riposa tra una incarnazione e l'altra. In altre immagini Sesha è raffigurato nell'atto di sostenere il mondo. Per la tradizione Sesha inizierà la distruzione cosmica al termine di ogni «kalpa», periodo che, secondo i testi brahmani, corrisponde a un giorno e a una notte della vita di [[Brahma]], ossia a quattro milioni e trecentoventimila anni umani. | Re dei Serpenti [[Naga]]; è il Serpente-Eternità che fa da base a [[Vishnu]] [[Anantasayim]] durante il processo del [[Kurma]]. Le immagini lo mostrano come un serpente dalle innumerevoli teste sul cui corpo il dio [[Vishnu]] si riposa tra una incarnazione e l'altra. In altre immagini Sesha è raffigurato nell'atto di sostenere il mondo. Per la tradizione Sesha inizierà la distruzione cosmica al termine di ogni «kalpa», periodo che, secondo i testi brahmani, corrisponde a un giorno e a una notte della vita di [[Brahma]], ossia a quattro milioni e trecentoventimila anni umani. | ||
+ | [[Categoria:Mitologia Indo-Iranica]] | ||
[[Categoria:Mitologia Indiana]] | [[Categoria:Mitologia Indiana]] | ||
[[Categoria:Asia]] | [[Categoria:Asia]] |
Versione delle 23:24, 11 dic 2018
Re dei Serpenti Naga; è il Serpente-Eternità che fa da base a Vishnu Anantasayim durante il processo del Kurma. Le immagini lo mostrano come un serpente dalle innumerevoli teste sul cui corpo il dio Vishnu si riposa tra una incarnazione e l'altra. In altre immagini Sesha è raffigurato nell'atto di sostenere il mondo. Per la tradizione Sesha inizierà la distruzione cosmica al termine di ogni «kalpa», periodo che, secondo i testi brahmani, corrisponde a un giorno e a una notte della vita di Brahma, ossia a quattro milioni e trecentoventimila anni umani.