Sakuntala

Leggiadra ninfa protagonista di un dramma indiano; figlia di un saggio di stirpe divina e sposa segreta del re Dushyanta, della stirpe lunare. Per non aver adempiuto i sacri doveri verso un'eremita, venne abbandonata sola in una foresta con un anello che il re suo sposo le aveva donato come pegno d'amore, dimenticandosi poi di lei. Dopo lunghe peripezie, la fanciulla partorì un figlio, Bharata, ma perse l'anello; gli dèi lo ritrovarono e lo portarono a Dushyanta, il quale si impietosì, riprendendo con sé la fanciulla e riconoscendone il figlio.

Musica[modifica]

  • Schubert, Singspiel Sakuntala (1820)

Teatro[modifica]

  • Karl von Perfall, Sakuntala (opera lirica), 1853
  • Ernest Reyer, Sacountala (balletto), 1858
  • Franco Alfano, Leggenda di Sakuntala (dramma), 1921

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Il poema di Sakuntala, rielaborato dal poeta Kalidasa (IV-V secolo a.C.) è raccontato nel Mahabharata dal mitico autore Vyasa.