Micenei

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: -
Etimologia: -
Sesso: Maschio e Femmina
Genitori: [[]] e [[]]
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Classica
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Grecia
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Greci
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Popoli
Specificità: -
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Neutrale
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

I Micenei sono una popolazione di origine indoeuropea che occupò la Grecia a partire dai primi secoli del secondo millennio a.C. Il termine impiegato per designare i Micenei deriva dal nome del centro urbano più importante e cuore della loro civiltà, Micene, una città nella regione dell’Argolide, nel Peloponneso settentrionale.

SOCIETA'[modifica]

La società micenea era bellicosa, dedita alla guerra, alla conquista di nuove terre e all’espansione nei mercati del Mediterraneo. La sua struttura era fortemente accentrata e basata su una rigida gerarchia. 
Al vertice vi era il wanax, dotato di potere assoluto. La sua autorevolezza e il rispetto che gli era riconosciuto dai sudditi è testimoniato da importanti ritrovamenti archeologici: gli scavi hanno infatti portato alla luce, nel corso di differenti ricerche, le maestose tombe destinate a questi sovrani. Esse erano molto ampie, contraddistinte da una struttura circolare sovrastata da una cupola. Il wanax non solo era la massima autorità politica, ma deteneva anche il potere religioso e quello militare. 
La corte era costituita da nobili guerrieri a capo dei quali vi era il lawaghetas, la figura militare di maggior prestigio e colui che guidava le spedizioni di guerra. 
Accanto a queste figure aristocratiche, spiccavano per prestigio e importanza i sacerdoti. 
Una solida e capillare burocrazia permetteva il funzionamento della società anche dal punto di vista economico. Infatti nelle campagne e nei centri più piccoli, lontani dal palazzo, la popolazione viveva lavorando la terra sotto il controllo di funzionari. 
Alla base della piramide sociale, al di sotto degli agricoltori e degli artigiani, vi erano gli schiavi. Solo gli aristocratici potevano avere la proprietà delle terre che venivano regolarmente distribuite in seguito alle conquiste territoriali e alle vittorie riportate dagli eserciti micenei. I contadini quindi non lavoravano su terre di loro proprietà e dovevano consegnare i prodotti della terra da loro lavorata che venivano poi suddivisi e distribuiti alla popolazione. 
Il palazzo era il centro nevralgico del potere e della società micenea. Esso era generalmente costruito nella parte più alta delle città, l’acropoli. La struttura stessa degli edifici reali restituisce in maniera icastica il valore dato dalla cultura micenea alla guerra. Infatti, una delle caratteristiche principali dei palazzi, dove risiedeva il sovrano, era la presenza di un’imponente cinta muraria, funzionale a proteggere il centro del potere dagli attacchi dei nemici. 
I palazzi micenei erano costruiti con pianta regolare e geometrica. Al centro delle costruzioni sorgeva una grande sala centrale, nota con il nome di megaron. Cuore del palazzo, qui erano organizzati i banchetti e qui avvenivano gli incontri diplomatici più importanti. Parte del palazzo era costruita per ospitare ampi magazzini all’interno dei quali venivano accumulati i prodotti delle terre lavorate dai contadini. 

RELIGIONE[modifica]

Poco o niente è possibile dire sulle credenze religiose micenee. Degli dèi è nota unicamente una serie di nomi, somiglianti con quelli degli dei greci di quattro secoli dopo; sconosciute sono invece le caratteristiche associate alle singole divinità.
I Micenei sono debitori dei Minoici di buona parte del loro patrimonio culturale, ciò si evidenzia a partire dai corredi funebri comprensivi delle maschere d'oro fino alla scrittura: la Lineare A precedentemente usata per una lingua non greca viene ora, con la Lineare B adattata per rappresentare parole greche. Non mancano però le differenze, sia nei nomi che nei ruoli, delle divinità elencate negli archivi in lineare B (che riguardano anche le donazioni e i sacrifici).
Poseidone sembra, infatti, più importante di Zeus, e divinità legata (come anche in epoca classica) a cavalli e terremoti, piuttosto che divinità marina; vi è invece Proteo, una divinità marina che forse ne prende il posto (venerato anche in epoca classica, ma non come signore del mare). Manca completamente Apollo (che potrebbe essere una divinità asiatica, non a caso nell'Iliade è un protettore dei troiani), Paean non è un epiteto di Apollo, ma un dio autonomo. Ares e Enialio sono due divinità distinte, mentre il secondo diventerà un epiteto del primo durante l'età classica. Drimios e Marineus sono divinità, la prima figlia di Zeus, che non rimangono nella religione classica e di cui conosciamo solo il nome.
Accanto alle divinità maschili si pongono numerose divinità femminili a volte vicine agli stessi dèi: Zeus con Diwija, Poseidone con Posidaeja. Molte di queste dèe portano il titolo di Potnia (Signora), a Pilo si venera una Matere Teja (Madre divina, Madre degli dèi). Sempre a Pilo ma anche nella Cidonia si venera Dioniso (Diwonuso), in quest'ultima località riceve offerte di miele nel tempio di Zeus.
Nel XV secolo a.c.nel tempio di Ceo le danzatrici aspettano la ierofania di Dioniso. Ma se nella Cnosso minoica, dove vige il primato dell'elemento femminile, prevalgono le sacerdotesse, nelle località micenee come Pilo vi sono più spesso dei sacerdoti (ijereu). Atena è ben attestata come Atana Potinija (Atena potnia nell'età classica), viceversa altri nomi come Potnia Hippeia sono forse riconducibili all'Atena greca, oppure divinità che Atena nel corso del tempo ha assorbito nel suo culto.
Persefone e Demetra sono sovente indicate come "le due regine", o con epiteti (in parte noti anche in età classica, in parte, come signora del grano, riconducibili a queste divinità, anche se a livello quasi speculativo), Persefone forse corrisponde anche a Pereswa, la dea colomba. Eileithyia (poi Ilizia), una divinità del parto, era molto più venerata nella Grecia micenea e segnatamente a Cnosso di quanto non fosse nella Grecia classica, ma a Creta il suo culto rimase importante fino all'età ellenistica. Poseidone è sposato con Posidaeja, divinità assente in seguito.
Sphagianeia, Qorasia, Doqeia, Diwia, Qowia, Komawenteia, Pipituna, sono divinità femminili sconosciute, di cui è possibile (ma a livello quasi speculativo) trovare paragoni in divinità della Grecia classica, o dell'Anatolia, mentre Manasa è omonima alla divinità Indù dei serpenti, e quindi è, presumibilmente, una divinità indoeuropea, come alcune di queste divinità sconosciute, che mantengono nomi indoeuropei, mentre altre (e in particolare Pipituna) sono state collegate ad una possibile divinità minoica, ovvero con la classica Britormartis-Dyktynna, a sua volta caduta in omonimia con Artemide durante l'ellenismo.
Qorasia è invece stata collegata con Tiresia, l'indovino semidio presente in diversi miti greci, che per sette anni (secondo alcuni di questi miti) fu donna. Forse Dioniso era sposato con Arianna, una divinità, e non una mortale semi-divina, come nel mito classico.
Mancano riferimenti ad Estia (la divinità del focolare domestico, protettrice della famiglia e della patria, equivalente alla Vesta romana), ma, presumibilmente, a questa divinità (che dovrebbe essere presente nel panteon miceneo a logica) si sacrificava una parte di ogni sacrificio, come accadeva in seguito, e quindi non lascia tracce negli archivi in lineare B.
L'organizzazione religiosa micenea è legata al palazzo reale e al potere politico che esso esprime. Il re del palazzo viene indicato con il nome di wanaka (in Lineare B: 𐀷𐀙𐀏) o wanax: era sia re sia capo religioso che dirigeva le offerte e i riti. La figura del wanax era vista come quella di un intermediario tra il mondo umano e quello degli dei, in grado di impetrare la benevolenza.
Proprio per questo ruolo religioso così importante, riusciva ad essere più notevole del lawaghetas e degli altri sacerdoti. Dai testi appare la presenza di un rapporto dare-avere del palazzo, e quindi del re, con la divinità a cui si inviano doni in cambio di protezione, doni che non si esclude essere umani, il che forse suggerisce la presenza anche di sacrifici umani che la religione greca successiva avrebbe relegato nello spazio del mito.

ESPANSIONE[modifica]

I Micenei erano una popolazione bellicosa e desiderosa di conquistare nuove terre. Tra il 1600 e il 1400 l’espansione micenea si volse in primo luogo alla terraferma e alla conquista della Grecia continentale. Intorno al XV secolo, i Micenei si spinsero fino a conquistare e ad occupare Creta che, come si è visto, esercitò una profonda influenza sulla cultura e sull’economia micenea.
I Micenei ebbero poi un ruolo fondamentale per ciò che concerne la conquista di nuovi porti a Oriente e in particolare sulle coste dell’Asia Minore, dove riuscirono a fondare nuovi centri urbani e insediamenti di persone. Dopo aver ottenuto il controllo di importanti isole bagnate dal Mar Egeo, i Micenei si volsero infatti verso le coste dell’odierna Turchia occidentale, imponendosi come potenza commerciale di prim’ordine. 
Un altro importante traguardo fu poi la conquista dell’isola di Cipro. Per controllare i traffici del Mediterraneo, i Micenei riuscirono esercitare il loro controllo anche sulle acque che lambivano le coste dell’Italia meridionale, delle regioni balcaniche, della penisola iberica e finanche della Siria. 

DECLINO[modifica]

A partire dal XII secolo la Grecia fu invasa da un’altra popolazione di origine indoeuropea, i Dori. Essi riuscirono a imporsi su quei territori fino ad allora controllati dai Micenei. Ebbero così inizio le migrazioni delle popolazioni greche verso Oriente, in particolare verso l’Asia Minore, e il declino della società micenea. 

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Nome Tipologia Origine Sesso
Amatunte Luoghi Greci Neutro
Apollo Divinità Greci Maschio
Ares Divinità Greci Maschio
Atena Divinità Greci Femmina
Demetra Divinità Greci Femmina
Estia Divinità Greci Femmina
Micene (2) Luoghi Greci Neutro
Pilo (1) Luoghi Greci Neutro
Poseidone Divinità Greci Maschio
Zeus Divinità Greci Maschio

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


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