Hathor

Versione del 30 nov 2009 alle 17:27 di Ilcrepuscolo (discussione | contributi) (Nuova pagina: Dea cosmica dell'Egitto, sorella di Nut e di Ra. Originariamente considerata madre di Horus, poi rimpiazzata in questo ruolo da Iside, venne comunque sempre considerata...)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Dea cosmica dell'Egitto, sorella di Nut e di Ra. Originariamente considerata madre di Horus, poi rimpiazzata in questo ruolo da Iside, venne comunque sempre considerata protrettrice di Horus, tant'è vero che il suo nome Hat-hor significa "la Casa di Horus". E' rappresentata come una vacca oppure in forma umana con una corona che consiste nel disco solare trattenuto fra due corna (a volte è rappresentata addirittura con le orecchie di vacca). L'aspetto fondamentale della dea Hathor è quello di garantire ai faraoni defunti il loro nutrimento e quindi rinnovare continuamente la loro immortalità. Come patrona dell'Albero Sacro è associata al sicomoro, al fico ed alla palma. E' anche dea dell'amore e patrona della danza e della musica. Centro principale del suo culto era Denderah, dove era venerata in particolar modo come dea della fertilità, delle donne e del parto. Era però considerata anche dea della morte, così Hathor assume, per ordine di Ra, l'aspetto distruttivo della leonessa Sekhmet nel mito della distruzione del genere umano. Suo figlio era Ihi, giovane suonatore di sistro. A Kom Ombo era venerata come moglie di Sebek e madre di Fibonsu in una triade.