Differenze tra le versioni di "Filottete"

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Versione delle 23:38, 30 giu 2011

Figlio di Peante e Metone (o Demomassa), cui Eracle affida il suo arco e le frecce avvelenate. Il mito di Filottete, nelle sue molteplici versioni, è strettamente legato alle vicende della guerra di Troia. Alla guida di sette navi, si unì alla spedizione. Morso a un piede da un serpente durante un sacrificio, a causa dell’aggravarsi della ferita, che si era infettata ed emanava un puzzo insopportabile, venne abbandonato dagli achei nell’isola di Lemno. Qui rimase dieci anni, finché i compagni vennero a riprenderlo, seguendo l'oracolo secondo cui la presenza di Filottete sarebbe risultata decisiva per le sorti della guerra. Giunto a Troia, uccise Paride con una freccia, colpendolo all’inguine, subito prima della caduta della città. La leggenda di Filottete, conobbe numerose elaborazioni, tra le quali quelle di Omero, Eschilo, Sofocle ed Euripide.