Differenze tra le versioni di "Erittonio (1)"
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− | *Ovidio, Metamorfosi 11, 552 ss. | + | *Ovidio, ''Metamorfosi'', 11, 552 ss. |
− | *Igino, Astronomia poetica 2, 13. | + | *Igino, ''Astronomia poetica'' 2, 13. |
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Versione delle 20:35, 23 mag 2009
Eroe ateniese, in origine confuso con Eretteo. Il mito lo riteneva figlio di Efesto, avuto da Attide, o da Atena, o da Gea. Aveva dei serpenti al posto dei piedi. Di lui si prese cura Atena che lo allevò segretamente affidandolo, chiuso in una cesta con uno o più serpenti, alle figlie di Cecrope, con divieto di aprirla. Ma le fanciulle, spinte dalla curiosità, disubbidirono e furono uccise dai serpenti; secondo altri, impazzite dal terrore, alla vista del mostro si gettarono in mare. Allevato nel tempio di Atena, aveva forma metà di uomo e metà di serpente, successe a Cecrope nel regno. È considerato l'inventore della quadriga e l'istitutore delle Panatenee. Il mito si divide nel raffigurare Erittonio come un bambino umano sotto tutti gli aspetti (e il serpente, o i serpenti, altro non sarebbe che il guardiano incaricato da Atena di vegliare sull'incolumità del neonato); oppure ed è la versione più comune Erittonio, siccome nato dalla terra, avrebbe avuto la parte inferiore dei corpo a forma di serpente: questo sarebbe stato lo spettacolo che avrebbe terrorizzato le figlie di Cecrope. Nell'Eretteo di Atene, nel sacro recinto di Atena sull'acropoli, viveva il serpente sacro, identificato con Erittonio.
Fonti
- Euripide, Ione 20 ss. e 266 ss.
- Pausania 1, 18, 2
- Ovidio, Metamorfosi, 11, 552 ss.
- Igino, Astronomia poetica 2, 13.