Modifica di Briareo

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Ecantochiro, figlio di [[Urano]] e di [[Gea]], fratello di [[Cotto]] e di [[Gia]]: a volte è chiamato Egeone. Aveva, come i fratelli, cento braccia e cinquanta teste. Era probabilmente il dio del mare prima di [[Poseidone]], come dimostra un passo dell'[[Iliade]] (I, 396), in cui si dice che gli uomini lo chiamavano [[Egeo]] (nome del mare che costeggia la Grecia). Secondo una leggenda, inoltre, [[Era]], [[Poseidone]] ed [[Atena]] avevano incatenato [[Zeus]] in fondo al mare, fu Briareo, chiamato da [[Teti]], a salvare il padre degli dèi.
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Briarèo fu costretto a reggere sulle spalle il peso enorme dell'[[Etna]]. Secondo una leggenda più antica il titano non avrebbe lottato contro [[Zeus]] perché rinchiuso assieme ai fratelli [[Cotto]] e [[Gia]], nel [[Tartaro]], dove vi era stato messo da [[Crono]]. Liberato da [[Zeus]] fece causa comune con lui aiutandolo a sicura vittoria. Per premio [[Zeus]] nominò i tre, custodi dei [[Titani]] vinti nel [[Tartaro]]. Briarèo sarebbe intervenuto anche quando [[Era]] aveva ordito una congiura ai danni di [[Zeus]] e sorpresala mentre dava il segnale di rivolta, avvisandolo riuscì a sventare la congiura in tempo. [[Zeus]] per punire la moglie, per lungo tempo la tenne appesa fra il cielo e la terra, con una catena d'oro, mettendogli ai piedi delle pesanti incudini. Quando [[Efesto]] cercò di liberare la madre, il padre lo scaraventò giù nel baratro e così il buon [[Efesto]] divenne zoppo.
|anagrafica= SCHEDA ANAGRAFICA
 
|nome originale=Βριάρεως
 
|altri nomi=Egeone, Aegaeon, Aigaion, Briareus, Obriareus
 
|immagine=[[Immagine:Noimage.jpg|240px]]
 
|sezione=Mitologia Classica
 
|etimo=
 
|sesso=Maschio
 
|padre1=Urano
 
|madre1=Gea
 
|fratello1=Cotto
 
|fratello2=Gia (1)
 
|fratello3=
 
|fratello4=
 
|fratello5=
 
|consorte=Consorte:
 
|figlio=Figli:
 
|consorte1=Cymopolea
 
|figlio1.1=
 
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|figlio1.3=
 
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|figlio2.2=
 
|continente=Europa
 
|area=Mediterraneo
 
|paese=Grecia
 
|origine=Greci
 
|tipologia=Creature Fantastiche
 
|sottotipologia=Mostri
 
|specificità=
 
|sub=
 
|indole=Neutrale
 
|aspetto=Antropomorfo
 
|elemento=Acqua
 
|habitat=Inferi
 
|fisici1=Poliartria
 
|fisici2=Forza Sovrumana
 
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[[Ecatonchiro]], figlio di [[Urano]] e di [[Gea]], fratello di [[Cotto]] e di [[Gia (1)|Gia]]. Aveva, come i fratelli, cento braccia e cinquanta teste.
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Virgilio dà su Briareo una versione totalmente diversa: il mostro, creatura mortale, tentò l'assalto dell'Olimpo impugnando cinquanta spade e altrettanti scudi; ingaggiò battaglia contro [[Giove]] ([[Zeus]]), dal quale fu ucciso. [[Enea]], disceso vivo nell'Ade insieme alla sibilla [[Deifobe]], lo vide insieme ad altri mostri, tra cui [[Gerione]] e le [[Gorgoni]], venendo da lei rassicurato che non gli avrebbero fatto alcun male in quanto ormai nient'altro che spiriti.
<br>Era probabilmente il dio del mare prima di [[Poseidone]], come dimostra un passo dell'[[Iliade]] (I, 396), in cui si dice che gli uomini lo chiamavano [[Egeo]] (nome del mare che costeggia la Grecia).
 
<br>Nell'''Iliade'' di [[Omero]] viene dato a Briareo un secondo nome, Egeone (Aegaeon, Aigaion), usato dai mortali.
 
<br>Briareo era stato costretto a reggere sulle spalle il peso enorme dell'[[Etna]]. Secondo una leggenda più antica il titano non avrebbe lottato contro [[Zeus]] perché rinchiuso assieme ai fratelli [[Cotto]] e [[Gia]], nel [[Tartaro]], dove vi era stato messo da [[Crono]]. Liberato da [[Zeus]] fece causa comune con lui aiutandolo a sicura vittoria. Per premio [[Zeus]] pose i tre a custodia dei [[Titani]] vinti nel [[Tartaro]].
 
<br>Secondo una leggenda, inoltre, [[Era]], [[Poseidone]] ed [[Atena]] avevano incatenato [[Zeus]] in fondo al mare, fu Briareo, chiamato da [[Teti]], a salvare il padre degli dèi. Briarèo sarebbe intervenuto sorprendendo [[Era]] mentre questa dava il segnale di rivolta; avvisò Zeus e riuscì a sventare la congiura in tempo. [[Zeus]] per punire la moglie, per lungo tempo la tenne appesa fra il cielo e la terra, con una catena d'oro, mettendogli ai piedi delle pesanti incudini. Quando il buon [[Efesto]] cercò di liberare la madre, il padre lo scaraventò giù nel baratro e così il dio del fuoco divenne zoppo.
 
<br>Virgilio dà su Briareo-Egeone una versione totalmente diversa: il mostro, creatura mortale, tentò l'assalto dell'Olimpo impugnando cinquanta spade e altrettanti scudi; ingaggiò battaglia contro [[Giove]] ([[Zeus]]), dal quale fu ucciso. [[Enea]], disceso vivo nell'Ade insieme alla sibilla [[Deifobe]], lo vide insieme ad altri mostri, tra cui [[Gerione]] e le [[Gorgoni]], venendo rassicurato dalla profetessa che non gli avrebbero fatto alcun male in quanto ormai nient'altro che spiriti.
 
<br>Nella ''Teogonia'' di [[Esiodo]] invece si dice che Briareo fosse stato premiato da [[Poseidone]], che gli diede in sposa sua figlia Cymopolea.
 
<br>[[Callimaco]] e [[Filostrato]] sembrano confonderlo con i [[Giganti]], infatti attribuiscono a Egeone la causa dei terremoti, che di solito erano associati ai secondi.
 
  
==LETTERATURA==
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[[Categoria: Mitologia Greca]]
=== La figura di Briareo nella letteratura postclassica ===
+
[[Categoria: Mostri]]
*Dante Alighieri, ''Commedia''. Dante, che su Briareo si accoda alla versione riferita nell'Eneide, non fa differenza tra l'[[Ecatonchiro]] e i [[Giganti]]: tutti quanti sostengono il nono e ultimo cerchio infernale, quello dove vengono puniti i traditori.
 
 
 
 
 
{{Correlazioni}}
 
 
 
 
 
{{Bibliografia}}
 
 
 
 
 
[[Categoria:Mitologia Classica]]
 
[[Categoria:Mitologia Greca]]
 
[[Categoria:Europa]]
 
[[Categoria:Mediterraneo]]
 
[[Categoria:Grecia]]
 
[[Categoria:Creature Fantastiche]]
 
[[Categoria:Mostri]]
 
[[Categoria:Sesso: Maschio]]
 
[[Categoria:Aspetto: Antropomorfo]]
 
[[Categoria:Indole: Neutrale]]
 
[[Categoria:Elemento: Acqua]]
 
[[Categoria:Habitat: Inferi]]
 
[[Categoria:Poliartria]]
 
[[Categoria:Forza Sovrumana]]
 
[[Categoria:Terremoti]]
 

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