Biblioteca:Pausania, Periegesi della Grecia, I, 5


1[modifica]

Vicino alla sala del Consiglio dei Cinquecento c'è quella che viene chiamata Tholos (Casa Rotonda); qui i presidenti sacrificano e ci sono alcune piccole statue d'argento. Più in alto si trovano le statue degli eroi, da cui in seguito le tribù ateniesi hanno ricevuto il loro nome. Chi fu l'uomo che istituì dieci tribù invece di quattro e cambiò i loro vecchi nomi in nuovi: tutto questo è raccontato da Erodoto.[1]

2[modifica]

Gli eponimi[2] - questo è il nome che viene dato loro - sono Ippotone figlio di Poseidone e Alope figlia di Cercione, Antioco, uno dei figli di Eracle partorito da Meda figlia di Filante, in terzo luogo Aiace figlio di Telamone, e agli Ateniesi appartiene Leo, che si dice abbia rinunciato alle sue figlie, su ordine dell'oracolo, per la sicurezza della comunità. Tra gli eponimi c'è Eretteo, che conquistò gli Eleusini in battaglia e uccise il loro generale, Immarado, figlio di Eumolpo. Ci sono anche Egeo e Eneo, figlio bastardo di Portaone, e Acamante, uno dei figli di Teseo.

3[modifica]

Ho visto anche tra gli eponimi le statue di Cecrope e Pandione, ma non so chi di questi nomi sia così onorato. Infatti c'era un sovrano precedente, Cecrope, che aveva preso in moglie la figlia di Atteo, e un successivo - è lui che emigrò in Eubea - figlio di Eretteo, figlio di Pandione, figlio di Erittonio. C'era un re, Pandione, che era figlio di Erittonio, e un altro che era figlio di Cecrope il secondo. Quest'uomo fu deposto dal suo regno dai Metionidi e quando fuggì a Megara - poiché doveva sposare la figlia di Pilade, re di Megara - i suoi figli furono esiliati con lui. Si dice che Pandione si ammalò e morì lì e sulla costa della Megaride c'è la sua tomba, sulla roccia chiamata la roccia di Atena la fanciulla.

4[modifica]

Ma i suoi figli espulsero i Metionidi e tornarono dall'esilio a Megara, ed Egeo, il maggiore, divenne re degli Ateniesi. Ma Pandione fu sfortunato nell'allevare figlie e non lasciò figli per vendicarlo. Eppure fu per amore del potere che strinse un'alleanza matrimoniale con il re di Tracia. Ma non c'è modo per un mortale di oltrepassare ciò che la divinità ritiene opportuno inviare. Si dice che Tereo, pur essendo sposato con Procne, disonorò Filomela, trasgredendo così le usanze greche, e inoltre, dopo aver maciullato il corpo della fanciulla, costrinse le donne a vendicarla. Sull'Acropoli c'è un'altra statua di Pandione che vale la pena di vedere.

5[modifica]

Questi sono gli eponimi ateniesi che appartengono all'antichità. Più tardi hanno preso il nome da tribù come Attalo[3], il Misiano e Tolomeo l'Egiziano[4], e ai miei tempi l'imperatore Adriano[5], che fu estremamente religioso nel rispetto della divinità e contribuì molto alla felicità dei suoi sudditi. Non intraprese mai volontariamente una guerra, ma ridusse gli Ebrei, che si erano ribellati, oltre la Siria.[6] Per quanto riguarda i santuari degli dèi, che in alcuni casi costruì fin dall'inizio, in altri adornò con offerte e arredi, e le elargizioni che fece alle città greche, e talvolta anche agli stranieri che glielo chiedevano, tutti questi atti sono iscritti in suo onore nel santuario di Atene, comune a tutti gli dèi.

NOTE[modifica]

  1. La riforma ebbe luogo nel 508 a.C.
  2. Cioè "coloro da cui altri prendono il nome".
  3. Questo re di Pergamo visitò Atene nel 200 a.C. in compagnia degli ambasciatori romani e fu trattato con ogni segno di rispetto dagli Ateniesi.
  4. Non è certo a quale dei molti re d'Egitto chiamati con questo nome si riferisca Pausania.
  5. 117-138 D.C.
  6. 132 D.C.