Yahweh

SCHEDA
Noimage.jpg
IDENTITÀ
Nome orig.: יהוה
Altri nomi: Yahveh, Jahvè
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[]] e [[]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
'
[[]]
[[]]
[[{{{consorte3}}}]]
[[{{{consorte4}}}]]
[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Semitica
Continente: Asia
Area: Medio Oriente
Paese: Israele
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: Ebrei
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Divinità
Sottotipologia: Divinità Superne
Specificità: -
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento: Terra
Habitat: Cielo
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Yahweh è il dio del popolo ebraico, descritto nella Bibbia ebraica, e anche il Dio Padre della Trinità del Cristianesimo (che si fonda appunto sull'Ebraismo) e il Dio unico della terza religione abramitica, l'Islam.
Questo dio originariamente venne descritto dalla Bibbia come un dio potente e creatore[1], ma anche legato da un patto agli uomini: severo nel punire le colpe, attento verso i penitenti, viene descritto in diverse fasi sia come un dio locale che come un dio universale.
Il culto dedicatogli da parte degli ebrei è attestato a partire dall'età del ferro nei regni ebraici di Israele e Giuda, insieme ad altre divinità della religione siro-palestinese, fra cui, in un primo momento, potrebbe aver avuto una consorte femminile, Asherah, considerata spesso la dea consorte di El nel pantheon cananeo. L'incertezza è dovuta alla difficoltà di chiarire se i siti archeologici in cui Yahweh è associato ad altre divinità siano siti ebraici o cananei e al fatto che "Asherah" potrebbe indicare non una dea ma un oggetto di culto. In numerose iscrizioni israelite più recenti, invece, sembra essere ritenuta la consorte di Yahweh. Infatti migliaia di statuette di creta, rappresentanti probabilmente Asherah, sono state riportate alla luce e suggeriscono che in realtà nell'età monarchica gli Israeliti non adorassero un solo dio. Le indagini archeologiche sugli insediamenti ebraici dei secoli precedenti (1200-1000 a.C.) mostrano, invece, che gli ebrei sembrano essere stati rigorosamente monoteisti e aniconici.
Dopo il periodo dell'esilio babilonese (VI secolo a.C.) Yahweh risulta con certezza essere stato promosso a dio unico nella religione ebraica, soppiantando definitivamente El (dio supremo delle religioni del Vicino Oriente) e assumendone gli attributi (tra cui gli epiteti El Shaddai, "Dio Onnipotente", ed El Elyon, "Dio Altissimo").

ORIGINI[modifica]

Sembra probabile che l'adorazione di Yahweh si sia originata nel sud della terra di Canaan (Edom, Moab, Madian) a partire dall'Età del bronzo (XIV secolo a.C.) e che il suo culto sia stato diffuso a nord dalla popolazione seminomade dei Keniti dediti alla pastorizia e all'estrazione del rame. Cornelis Petrus Tiele, uno degli ideatori dell'"ipotesi Kenita" (1872), riteneva che storicamente Yahweh fosse stato una divinità dei Madianiti e che il profeta Mosè fosse uno di loro; sempre secondo Tiele, sarebbe stato Mosè a portare ad Israele il culto di Yahweh.
Quest'idea è basata su alcuni passi biblici secondo cui Yahweh si sarebbe rivelato a Mosè nel deserto del Sinai, quando egli vi pascolava le greggi di suo suocero, Jethro, che era un sacerdote Madianita di Yahweh (Eso, 3,1-6). Questa tradizione conserverebbe il ricordo dell'origine Madianita del dio. Dagli studiosi e dagli storici moderni viene ampiamente accettato il ruolo che i Keniti hanno avuto nel trasmettere il culto di Yahweh, anche se quello di Mosè è privo di riscontri extra-biblici.
In base ai ritrovamenti archeologici e alle iscrizioni rinvenute negli ultimi decenni nei siti delle città-Stato cananee, oggi gli studiosi propendono a scartare l'ipotesi che Yahweh in origine appartenesse al pantheon cananeo, poiché non compare nemmeno nei testi mitologici di Ugarit. La maggior parte degli accademici è concorde invece nel ritenere che il culto di Yahweh abbia avuto origine fuori da Israele, verso sud, nella terra di Madian (oggi Arabia nord occidentale), tra la fine dell'Età del bronzo e l'inizio dell'Età del ferro; inoltre l'epiteto Yahweh di Teman sull'iscrizione di Kuntillet Ajrud e il toponimo Shasu di Yahweh in alcuni testi egizi risalenti alla XVIII dinastia (XIV-XIII secolo a.C.) avvalorano la veridicità della teoria sull'origine madianita di Yahweh, che sarebbe quindi stato adottato come dio nazionale dagli ebrei in seguito.

ETIMOLOGIA[modifica]

Il nome in questa forma "Yahweh" (e altre) rappresenta una moderna versione accademica dell'ebraico biblico יהוה, parola composta da quattro lettere (yodh, he, waw, he, in qualche modo corrispondenti alle lettere dell'alfabeto latino YHWH, o JHVH) e perciò detta "tetragramma". La lingua ebraica (a tutt'oggi) è dotata di lettere dal valore consonantico, mentre la vocalizzazione (variabile e importante ai fini del significato delle parole) è indicata ortograficamente attraverso altri segni diacritici, notazioni vocaliche introdotte in epoca storica molto più tarda delle consonanti, perché adottate dai Masoreti intorno alla seconda metà del I millennio d.C. Mentre è indiscusso che il nome del dio ebraico è indicato nella Bibbia con le quattro lettere summenzionate, resta incerta la sua pronuncia e oggetto di dibattito sia tra gli studiosi, sia tra i fedeli delle diverse confessioni che fanno riferimento al "Dio di Abramo".
Gli ebrei evitavano di pronunciarne il nome per non profanarlo ("non nominare il nome di Dio invano", terzo comandamento secondo la tradizione ebraica, secondo comandamento secondo la tradizione cattolica), mentre nella Bibbia è reso per iscritto soltanto con il tetragramma e quindi la pronuncia del nome è a tutt'oggi incerta: gli ebrei talvolta usavano il termine Adonai, che significa "maestro", uso poi ripreso dai Cristiani, tranne i Testimoni di Geova, che usano il termine YEHOWAH, italianizzato in Geova. Gli altri Cristiani hanno preferito il termine "Kyrios" (Signore, in lingua greca) ovvero "Dominus" (Signore, in lingua latina) ovvero "Signore" o "Dio" in lingua italiana, tant'è che nella parte della Bibbia comunemente chiamata Nuovo Testamento, redatta dai Cristiani, il termine non viene mai usato, mentre compare circa 7.000 volte nell'Antico Testamento. Le chiese cristiane, compresa la cattolica, pur avendo usato in passato sia il termine Yahweh (o Yahwè) sia il termine Geova (più raramente), oggi usano solo sporadicamente il termine Yahwè nella lettura di passi biblici dell'Antico Testamento, tranne appunto i Testimoni di Geova, che fanno un uso costante ed abituale del termine Geova, mentre gli Ebrei continuano ad usare il termine Adonai. Il termine Yahweh viene talora abbreviato in Yah o Jà (ad esempio allelu-jà, che significa "lode a Yahweh").

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

Pagine[modifica]

BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]

Fonti Moderne[modifica]


ATTENZIONE: Nessun risultato.

NOTE[modifica]