Wendigo

La credenza ad esseri umanoidi, per lo più di statura superiore all'umana, spesso cannibali coperti di peli, che non conoscono l'uso di armi se non delle pietre, è diffusa in tutta la regione orientale del Canada e degli Stati Uniti settentrionali. Il nome Windigo. Di origine algonkina, è quello più frequentemente usato per indicare questi esseri, anche se con delle varianti fonetiche (Witiko, Windigo, Wittiko). Troviamo inoltre nel Maine la denominazione Kiwakwe, e tra gli Uroni quella di Strendu, riferite a giganti mangiatori di uomini, alti come alberi. Tra gli Eschimesi abbiamo i Tornii o Toonijuk; nello Yukon i Mahoni, nella Colombia Britannica i Sasquatch, oggi divenuti più celebri di tutti; ed ancora tra i Micmac i Gugwe, nel Canada centrale i Weetigo, dagli occhi gialli e i lunghi canini. Nel Quebec il gigante antropofago prende, oltre a quello comune di Witiko, anche i nomi di Kokotshe, Atchen e Misabe.
Le abitudini di questi esseri li avvicinano a certi animali: si grattano il corpo contro la corteccia degli alberi, emettono soffi o urla belluine; inoltre una descrizione abbastanza comune li dice «giganti di pietra» o Dzoavits, come li chiamano gli Shoshoni. Questa strana denominazione può far riferimento tanto all'uso che essi fanno delle pietre come armi; quanto a certi racconti secondo i quali essi, dopo essersi strofinati nella corteccia di alberi resinosi, si rivolterebbero nella terra, che rimane attaccata al pelo, formando attorno al loro corpo una specie di corazza di pietre o di terra (v. Hailo Laux; Memegwicio; Nakani).