Differenze tra le versioni di "Menelao"

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== La guerra di Troia ==
 
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Dopo che [[Paride]] gli rapì la sposa, Menelao ottenne l'appoggio di vari principi greci che si unirono a lui e ad [[Agamennone]] per riprendere [[Elena]] e distruggere [[Troia]]. Sotto le mura di [[Troia]] fu uno dei principi più valorosi, duellò con [[Paride]], fu trai guerrieri che si nascosero nel cavallo di legno, e una volta entrato in città uccise [[Deifobo]], il figlio di Priamo che aveva sposato Elena dopo la morte di Paride.
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Dopo che [[Paride]] gli rapì la sposa, Menelao ottenne l'appoggio di vari principi greci che si unirono a lui e ad [[Agamennone]] per riprendere [[Elena]] e distruggere [[Troia]]. Sotto le mura di [[Troia]] fu uno dei principi più valorosi, duellò con [[Paride]], fu tra i guerrieri che si nascosero nel cavallo di legno, e una volta entrato in città uccise [[Deifobo]], il figlio di Priamo che aveva sposato Elena dopo la morte di Paride.
  
 
== Il ritorno ==  
 
== Il ritorno ==  

Versione delle 19:01, 15 apr 2011

Figlio di Atreo e fratello minore di Agamennone. Sposò Elena, dal cui padre, Tindaro, ereditò la signoria di Sparta.

La guerra di Troia

Dopo che Paride gli rapì la sposa, Menelao ottenne l'appoggio di vari principi greci che si unirono a lui e ad Agamennone per riprendere Elena e distruggere Troia. Sotto le mura di Troia fu uno dei principi più valorosi, duellò con Paride, fu tra i guerrieri che si nascosero nel cavallo di legno, e una volta entrato in città uccise Deifobo, il figlio di Priamo che aveva sposato Elena dopo la morte di Paride.

Il ritorno

Menelao errò per otto anni prima di poter ritornare in patria. Diede sua figlia Ermione in sposa a Neottolemo. Alcuni dicono che non sia morto, ma sia entrato vivo negli Elisi come Proteo gli aveva predetto.