Genesi

Il libro della Genesi è il primo libro della Bibbia, il primo dell'Antico Testamento e costituisce insieme ai libri Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio il Pentateuco, termine che deriva dal greco Pentateuchos, cioè consistente di cinque rotoli. Tale termine, che non si trova nelle Sacre Scritture, viene usato per i primi cinque libri della Bibbia, infondendogli una sorta di unitarietà. Gli Ebrei chiamano questo gruppo di cinque libri la Legge (Torah) [Giosuè 1:7; Matteo 5:17] , Legge dell'Eterno [2 Cronache 31:3], Legge del Signore [Luca 2:23].
L'antichissima tradizione ebraica e cristiana attribuisce il libro della Genesi, così come l'intero Pentateuco, a Mosè, il quale scrisse il primo libro della Bibbia sulla base di antichi documenti scritti, di informazioni tramandategli dai suoi Padri, di elementi ottenuti per rivelazione diretta da parte di Dio; infatti, tale libro si chiude all'incirca 300 anni prima della nascita di Mosè. A differenza della Genesi, nei successivi libri del Pentateuco, Mosè visse in prima persona gli avvenimenti trattati in essi. Il Pentateuco è chiamato anche Libro di Mosè [2 Cronache 25:3,4] o Libro della Legge di Mosè [Giosuè 8:31] o Legge di Mosè [1 Re 2:3; Esdra 7:6; Luca 2:22; 24:44]. In Deuteronomio 31:9,24-26 si può chiaramente intuire come fosse Mosè l'autore di tali scritti: «E Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figliuoli di Levi che portano l'arca del patto dell'Eterno, e a tutti gli anziani d'Israele…E quando Mosè ebbe finito di scrivere in un libro tutte quante le parole di questa legge, diede quest'ordine ai Leviti che portavano l'arca del patto dell'Eterno: "Prendete questo libro della legge e mettetelo allato all'arca del patto dell'Eterno, ch'è il vostro Dio; e quivi rimanga come testimonio contro di te"». La Genesi riferisce la creazione, il peccato originale, il primo delitto (Caino fratricida di Abele), il Diluvio Universale, la storia della Torre di Babele e le vicende di Abramo e dei suoi discendenti fino alla numerosa prole di Giacobbe.

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