Biblioteca:Igino, Fabulae 244

Coloro che uccisero dei parenti[modifica]

Teseo, figlio di Egeo, uccise Pallante, figlio di suo fratello Neleo. Anfitrione uccise Elettrione, figlio di Perseo. Meleagro, figlio di Eneo, uccise i suoi zii Plessippo e Agenore a causa di Atalanta, figlia di Scheneo. Telefo, figlio di Eracle, uccise Ippotoo e Cefea, figli di sua nonna Neera. Egisto uccise Atreo e Agamennone, figlio di Atreo. Oreste uccise Egisto, figlio di Tieste. Megapente, figlio di Preto, uccise Perseo, figlio di Zeus e di Danae, a motivo della morte del padre. Abante, a causa di suo padre Linceo, uccise Megapente. Fegeo, figlio di Alfeo, uccise la figlia di sua figlia Alfesibea. Anfione, figlio di Tereo, uccise i figli di suo nonno, Atreo, figlio di Pelope, servì in un banchetto a Tieste i figli bambini dello stesso Tieste, Tantalo e Plistene. Illo, figlio di Eracle, uccise Stenelo, fratello del suo bisnonno Elettrione. Medo, figlio di Egeo, uccise Perse, fratello di Eete e figlio di Sole. Dedalo, figlio di Eupalamo, uccise Perdice, figlio di sua sorella, perché era invidioso della sua abilità.