Differenze tra le versioni di "Biblioteca:Igino, Fabulae 08"

Riga 1: Riga 1:
 
[[Antiope (1)|Antiope]] era figlia di [[Nitteo]], re di [[Beozia]]; sedotto dalla sua bellezza, [[Zeus]] la ingravidò. Il padre, volendola punire per un tale scandalo, la minacciava di morte; allora [[Antiope (1)|Antiope]] fuggì. Per caso, giunse nello stesso luogo in cui si trovava [[Epafo]] di [[Sicione (1)|Sicione]], che la portò nella sua dimora e ne fece la sua sposa. [[Nitteo]] se ne ebbe a male e, sul punto di morte, obbligò con il suo testamento il fratello Lico, in cambio del regno, a non lasciare Antiope impunita. Dopo la sua morte, [[Lico (4)|Lico]] arrivò a [[Sicione (1)|Sicione]], uccise [[Epafo]] e fece prigioniera [[Antiope (1)|Antiope]], conducendola sul [[Citerone]]; qui ella partorì due gemelli che vennero allevati da un pastore il quale gli diede come nomi [[Zeto]] e [[Anfione]]. Antiope fu consegnata a [[Dirce]], sposa di [[Lico (4)|Lico]], affinché le desse il tormento; ma, non appena ne ebbe la possibilità, ella riuscì a scappare e a raggiungere i suoi figli, uno dei quali, [[Zeto]], la respinse prendendola per una schiava fuggitiva. Nel medesimo luogo arrivò [[Dirce]], in occasione di un baccanale in onore di [[Dioniso|Libero]]; ella trovò Antiope e la condusse a morte. Ma il pastore che li aveva educati riferì ai due giovani che quella era la loro madre e subito essi si gettarono all’inseguimento e la liberarono. Quanto a [[Dirce]], la legarono per i capelli a un toro e la uccisero. Stavano, infine, per uccidere anche Lico, ma glielo impedì [[Ermes]] il quale nello stesso tempo ordinò a Lico di consegnare il regno ad [[Anfione]]. 
 
[[Antiope (1)|Antiope]] era figlia di [[Nitteo]], re di [[Beozia]]; sedotto dalla sua bellezza, [[Zeus]] la ingravidò. Il padre, volendola punire per un tale scandalo, la minacciava di morte; allora [[Antiope (1)|Antiope]] fuggì. Per caso, giunse nello stesso luogo in cui si trovava [[Epafo]] di [[Sicione (1)|Sicione]], che la portò nella sua dimora e ne fece la sua sposa. [[Nitteo]] se ne ebbe a male e, sul punto di morte, obbligò con il suo testamento il fratello Lico, in cambio del regno, a non lasciare Antiope impunita. Dopo la sua morte, [[Lico (4)|Lico]] arrivò a [[Sicione (1)|Sicione]], uccise [[Epafo]] e fece prigioniera [[Antiope (1)|Antiope]], conducendola sul [[Citerone]]; qui ella partorì due gemelli che vennero allevati da un pastore il quale gli diede come nomi [[Zeto]] e [[Anfione]]. Antiope fu consegnata a [[Dirce]], sposa di [[Lico (4)|Lico]], affinché le desse il tormento; ma, non appena ne ebbe la possibilità, ella riuscì a scappare e a raggiungere i suoi figli, uno dei quali, [[Zeto]], la respinse prendendola per una schiava fuggitiva. Nel medesimo luogo arrivò [[Dirce]], in occasione di un baccanale in onore di [[Dioniso|Libero]]; ella trovò Antiope e la condusse a morte. Ma il pastore che li aveva educati riferì ai due giovani che quella era la loro madre e subito essi si gettarono all’inseguimento e la liberarono. Quanto a [[Dirce]], la legarono per i capelli a un toro e la uccisero. Stavano, infine, per uccidere anche Lico, ma glielo impedì [[Ermes]] il quale nello stesso tempo ordinò a Lico di consegnare il regno ad [[Anfione]]. 
 +
 +
[[Categoria:Bibliografia]]
 +
[[Categoria:Fonti Antiche]]

Versione delle 08:36, 11 ago 2022

Antiope era figlia di Nitteo, re di Beozia; sedotto dalla sua bellezza, Zeus la ingravidò. Il padre, volendola punire per un tale scandalo, la minacciava di morte; allora Antiope fuggì. Per caso, giunse nello stesso luogo in cui si trovava Epafo di Sicione, che la portò nella sua dimora e ne fece la sua sposa. Nitteo se ne ebbe a male e, sul punto di morte, obbligò con il suo testamento il fratello Lico, in cambio del regno, a non lasciare Antiope impunita. Dopo la sua morte, Lico arrivò a Sicione, uccise Epafo e fece prigioniera Antiope, conducendola sul Citerone; qui ella partorì due gemelli che vennero allevati da un pastore il quale gli diede come nomi Zeto e Anfione. Antiope fu consegnata a Dirce, sposa di Lico, affinché le desse il tormento; ma, non appena ne ebbe la possibilità, ella riuscì a scappare e a raggiungere i suoi figli, uno dei quali, Zeto, la respinse prendendola per una schiava fuggitiva. Nel medesimo luogo arrivò Dirce, in occasione di un baccanale in onore di Libero; ella trovò Antiope e la condusse a morte. Ma il pastore che li aveva educati riferì ai due giovani che quella era la loro madre e subito essi si gettarono all’inseguimento e la liberarono. Quanto a Dirce, la legarono per i capelli a un toro e la uccisero. Stavano, infine, per uccidere anche Lico, ma glielo impedì Ermes il quale nello stesso tempo ordinò a Lico di consegnare il regno ad Anfione