Antenore (1)
Troiano tra i più saggi, di nobile famiglia. Accolse in casa sua Menelao e Ulisse quando vennero ambasciatori a Troia e invano consigliò a Priamo la restituzione di Elena. Sposato con Teano, ebbe da lei un gran numero di figli (almeno venti), tutti maschi, che presero parte alla difesa di Troia, battendosi con passione; parecchi furono quelli che vi trovarono la morte. Si narrava che Antenore si fosse messo d'accordo con Agamennone per tradire la patria, e perciò la sua casa sarebbe stata risparmiata nell'incendio della città. In ogni caso egli riuscì a mettersi in salvo con la moglie Teano e i pochi figli superstiti. Dopo la distruzione di Troia, sarebbe andato in Libia, ma secondo la maggior parte delle fonti giunse in Italia insieme a Mestle e ai Paflagoni o Eneti, rimasti privi di Pilemene, e qui fondò Antenorea, più tardi chiamata Padova.
Figli noti di Antenore
- Acamante
- Agenore
- Archeloco
- Coone
- Demoleonte
- Elicaone
- Glauco
- Ifidamante
- Laocoonte (solo per alcuni autori)
- Laodamante
- Pedeo (illegittimo)
- Polibo
Riferimenti letterari
La figura di Antenore nella letteratura postclassica
Nella Divina Commedia Dante chiama Antenora la zona infernale in cui vengono puniti i traditori della patria. Si presuppone dunque che tra di essi ci sia anche il vecchio troiano, benché il poeta non lo incontri nel suo cammino.