Differenze tra le versioni di "Talemene"
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Nell'Iliade tradotta da Vincenzo Monti, si legge che Mestle e Antifo sono figli di Pilemene anziché Talemene. Poiché secondo alcune fonti Mestle dopo la guerra di Troia venne in Italia coi suoi uomini e anche coi Paflagoni, che a Troia avevano perso un loro condottiero chiamato Pilemene, si può ipotizzare che Monti abbia fatto un po'di confusione in ragione dei rapporti stretti che correvano tra Meoni e Paflagoni. | Nell'Iliade tradotta da Vincenzo Monti, si legge che Mestle e Antifo sono figli di Pilemene anziché Talemene. Poiché secondo alcune fonti Mestle dopo la guerra di Troia venne in Italia coi suoi uomini e anche coi Paflagoni, che a Troia avevano perso un loro condottiero chiamato Pilemene, si può ipotizzare che Monti abbia fatto un po'di confusione in ragione dei rapporti stretti che correvano tra Meoni e Paflagoni. | ||
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+ | <poem>''Di Pilemene i figli Antifo e Mestle'' | ||
+ | ''alla gigèa palude partoriti'' | ||
+ | ''ai Meonii eran duci, a quelli ancora'' | ||
+ | ''che alla falda del Tmolo ebber la vita.'' </poem> | ||
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[[Categoria:Mitologia Greca]] | [[Categoria:Mitologia Greca]] |
Versione delle 16:59, 24 lug 2011
Semidio e re della Meonia; era figlio di Otrinteo e di Gigea, e fratello di Ifitione. Ebbe tre figli: Mestle e Antifo, legittimi, ed Elenore, generato con una schiava.
Curiosità
Nell'Iliade tradotta da Vincenzo Monti, si legge che Mestle e Antifo sono figli di Pilemene anziché Talemene. Poiché secondo alcune fonti Mestle dopo la guerra di Troia venne in Italia coi suoi uomini e anche coi Paflagoni, che a Troia avevano perso un loro condottiero chiamato Pilemene, si può ipotizzare che Monti abbia fatto un po'di confusione in ragione dei rapporti stretti che correvano tra Meoni e Paflagoni.
Di Pilemene i figli Antifo e Mestle
alla gigèa palude partoriti
ai Meonii eran duci, a quelli ancora
che alla falda del Tmolo ebber la vita.