Sisara (2)

SCHEDA
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IDENTITÀ
Nome orig.: -
Altri nomi: Sisera
Etimologia: -
Sesso: Maschio
Genitori: [[{{{padre1}}}]] e [[{{{madre1}}}]]
oppure [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]]
oppure [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]]
oppure [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]]
Fratelli/Sorelle:
Fratellastri e/o
Sorellastre:
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[[{{{consorte5}}}]]
LOCALIZZAZIONE
Sezione: Mitologia Semitica
Continente: Asia
Area: Medio Oriente
Paese: Israele
Regione: [[{{{regione}}}]]
Provincia: [[{{{provincia}}}]]
Città: [[{{{citta}}}]]
Origine: [[]]
CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Umani
Sottotipologia: Guerrieri
Specificità: Fanti
Subspecifica: -
CARATTERI
Aspetto: Antropomorfo
Indole: Benevola
Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi
TEMATICHE

Giovane condottiero (chiamato anche Sisera), mercenario al servizio del re cananeo Iabin. Era forse originario della Sardegna, in quanto si ritiene che fosse uno degli Shardana. Viveva ad Aroset Goim, insieme alla madre vedova, di cui si prendeva cura tra una campagna militare e l'altra

MORTE[modifica]

Coi suoi 900 carri da guerra era considerato invincibile. Egli riportò successi inizialmente anche contro gli Ebrei, che per un periodo furono sottomessi dai Cananei, fino al giorno in cui un esercito guidato dal giudice Barac mosse contro di lui nei pressi del torrente Ghicon, su impulso della profetessa Debora, ispirata direttamente da Dio. Una fitta e improvvisa pioggia fece impantanare i cocchi degli uomini di Sisara, che furono decimati dai nemici. Il generale balzò dal proprio carro e fuggì a piedi. Giunse nei pressi di Kades, dove il kenita Eber viveva in una tenda con la moglie Giaele: un uomo che egli sapeva fedele a Iabin. In quel momento nella tenda si trovava solo la donna, che offrì da mangiare e da bere a Sisara. Il giovane le chiese quindi di poter trascorrere la notte nella tenda, e lei gli indicò un giaciglio. Sisara quindi si coricò, ma durante il sonno venne ucciso da Giaele, che servendosi di un martello gli conficcò un piolo della tenda nel cranio.