Differenze tra le versioni di "Reso (1)"

Riga 1: Riga 1:
Giovane re della [[Tracia]], figlio di [[Eioneo]] (ma secondo alcune fonti il padre sarebbe stato il re [[Strimone]], diventuo in seguito dio fluviale) e di una delle nove [[Muse]] (i nomi più ricorrenti sono quelli di [[Euterpe]], [[Clio]], [[Callipe]] o [[Tersicore]]) accorse con un grande contingente di guerrieri in difesa di [[Troia]] nel decimo anno della guerra che la vedeva assediata dai Greci. Si diceva che fosse straordinariamente bello d'aspetto e passava per il sovrano più ricco del suo tempo.
+
Giovane re della [[Tracia]], figlio di [[Eioneo]] (ma secondo alcune fonti il padre sarebbe stato il re [[Strimone]], diventuo in seguito dio fluviale) e di una delle nove [[Muse]] (i nomi più ricorrenti sono quelli di [[Euterpe]], [[Clio]], [[Calliope]] o [[Tersicore]]) accorse con un grande contingente di guerrieri in difesa di [[Troia]] nel decimo anno della guerra che la vedeva assediata dai Greci. Si diceva che fosse straordinariamente bello d'aspetto e passava per il sovrano più ricco del suo tempo.
  
 
== La morte ==
 
== La morte ==

Versione delle 20:36, 15 apr 2011

Giovane re della Tracia, figlio di Eioneo (ma secondo alcune fonti il padre sarebbe stato il re Strimone, diventuo in seguito dio fluviale) e di una delle nove Muse (i nomi più ricorrenti sono quelli di Euterpe, Clio, Calliope o Tersicore) accorse con un grande contingente di guerrieri in difesa di Troia nel decimo anno della guerra che la vedeva assediata dai Greci. Si diceva che fosse straordinariamente bello d'aspetto e passava per il sovrano più ricco del suo tempo.

La morte

Reso condusse con sé i suoi due cavalli bianchi, dei quali un oracolo aveva detto che se avessero bevuto l'acqua dello Xanto, Troia non sarebbe stata presa. Per questo la notte stessa del suo arrivo fu sgozzato, mentre dormiva nella sua tenda, dalla spada di Diomede, entrato di soppiatto con Ulisse nel campo dei Traci: esausto per le fatiche del viaggio, Reso si era dimenticato di abbeverare i cavalli. In quel momento il giovane re, che era noto per il suo russare, emetteva dalle vie respiratorie un sonno più agitato del solito, vedendosi in sogno ucciso proprio da Diomede. Subito dopo i due achei presero possesso dei suoi cavalli, e senza farsi scoprire da nessuno si allontanarono con essi. Il cadavere di Reso venne scoperto dal cugino Ippocoonte, e pianto da tutto l'esercito troiano.

La resurrezione

Secondo la tragedia pseudoeuripidea Reso e alcuni testi successivi, dopo la morte l'eroe trace sarebbe stato resuscitato dalle divinità degli inferi su richiesta della madre - con l'anima posta quindi di nuovo nello stesso corpo - e trasformato addirittura in un essere immortale, ma lasciato da solo per l'eternità in un luogo sotterraneo sconosciuto a tutti gli uomini e inaccessibile agli stessi dei: un luogo diverso dunque dall'Ade, assai meno buio, e presumibilmente un po' meno ameno dei Campi Elisi.