Racconti:Tille

SCHEDA
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IDENTITÀ
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LOCALIZZAZIONE
Sezione: Racconti
Continente: Europa
Area: Mediterraneo
Paese: Italia
Regione: Trentino Alto Adige
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CLASSIFICAZIONE
Tipologia: Racconti Popolari
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CARATTERI
Aspetto:
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Elemento:
Habitat:
ATTRIBUTI
Fisici
Animali
Vegetali
Minerali
Alimenti
Colori
Numeri
Armi
Abbigliamento
Altri
Personaggi

Piccolo Popolo Umani

TEMATICHE
Bellezza Fiumi Fortuna Inganno

La mulattiera che dal borgo di Sarentino porta a Meltina, passa per il Putzen Jochl, dove è possibìle vedere ancora oggi i Putzen-Mandlen, strani mucchi di pietre e ciottoli messi lì da tempi immemorabili. Anni fa in questo luogo c'era un bel laghetto dalle acque limpide, e nel bel mezzo dello specchio d'acqua si trovava un enorme masso sotto il quale si apriva una profonda fenditura.

Accacdde che nelle vicinanze del lago si trovò a passare un contadino con il suo carrette di fieno. Costui si stava recando a valle per vendere il suo prodotto, abbondante e di ottima qualità.

Quando l'uomo transitò accanto al lago, vide da lontano bellissime fanciulle che ridevano e cantavano sul prato fiorito prospicente le rive. I loro gesti erano talmente aggraziati da sembrare movimenti di danza, ed i visi erano belli come quelli delle fate.

Ma appena le straordinarie creature udirono lo scalpitìo dei cavalli, saltarono in acqua e sparirono tra i flutti lasciando in superficie dei piccoli cerchi, come quando si gettano dei sassi.

Egli, fermato il carro gridò: «Belle e giovani fanciulle, perché non vi fate vedere da vicino?»

Ma quelle non se ne dettero per inteso.

In seguito il contadino si trovò ancora a passare di là, ma sempre le Salvane rifiutavano l'approccio, così un bel giorno il giovane si decise a consultare il vecchio saggio del paese.

«Se desideri catturarne una - disse questi - devi prendere due buoi neri come il carbone, poi li farai condurre dal tuo servo oltre il lago, dove essi non potranno vederti. Poscia andrai, appena prima dell'Ave Maria a nasconderti vicino al laghetto. Appena vedrai le Salvane vuscire dal loro nascondiglio, salta fuori e acchiappane una mettendole un rosario attorno al collo. Così non ti potrà mai più scappare e avrai una moglie fedele e servizievole.»

Al mercato del villaggio il contadino comprò i due buoi pagandoli molto cari, e il giorno seguente si appostò dietro ad un sasso, mentre il servo aspettava poco lontano con i due animali. Si era già al tramonto e i rintocchi dell'Ave Maria erano già suonati da un pezzo quando le fanciulle uscirono dal lago.

Esse non si accorsero di nulla, nella frenesia della danza non videro il giovane che con un balzo uscì dal nascondiglio e, traversando il prato di corsa, acciuffò per i capelli una fanciulla gettandole il rosario attorno al collo.

«Posso darti un sacco pieno di oro - disse la Salvana - ma dovrai liberarmi.»

«Di oro ne ho abbastanza - rispose il giovane - quello che mi manca è una brava moglie!»

Così la creatura del lago servì per molti lustri in casa del fattore, e tutto quello che faceva riusciva magnificamente. Molti anni dopo il contadino ormai vecchio si trovò ancora a passare vicino al lago con il suo carico di fieno. Ad un tratto, alzati per caso gli occhi, scorse due belle fanciulle. Una delle due si avvicinò e gli disse: «Uomo, dì alla Tille che è morto il suo compagno!».

In fretta e furia il contadino tornò al suo maso e raccontò il fatto alla Salvana. Appena la fanciulla del lago udì quelle parole, i suoi occhi si velarono di lacrime ed ella si ritirò nella sua carnera.

Il giorno seguente la Salvana raccolse le sue cose e se ne andò.

(Da: L. Merci, Leggende dell'Alto Adige, Bologna, 1955)

CORRELAZIONI[modifica]

Voci[modifica]

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Pagine[modifica]

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BIBLIOGRAFIA[modifica]

Fonti Antiche[modifica]


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Fonti Moderne[modifica]


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