Mitologia Iranica

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INTRODUZIONE

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E' la mitologia del popolo degli Arii, che occupavano l'attuale Iran e parti dell'Afghanistan, del Pakistan e della Turchia. A causa dell'importanza raggiunta, nel corso della storia, dai Persiani rispetto alle altre popolazioni ariane, spesso viene definita anche "mitologia persiana".


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COSMOGONIA

La cosmogonia degli Irani, essendoci l'Avesta, libro sacro del zoroastrismo, pervenuto in forma frammentaria, non ci è nota nei suoi particolari che da fonti relativamente recenti (cioè in opere scritte in pahlavico, nel periodo sassanidico o medievale) e specialmente nel Bundahishn; ma si può ragionevolmente supporre che l'insieme del racconto risalga a credenze antiche del zoroastrismo. Lo storico greco Teopompo (nato nel 376 a. C.) già conosce (presso Plutarco) la divisione del ciclo mondiale in quattro periodi di 3000 anni ciascuno, propria della cosmogonia iranica.

La cosmogonia quale appare nelle fonti predette è dualistica. Ahura Mazda (o, nella forma propria di questa letteratura medievale, Ormuzd, è il dio buono abitante nell'alto, esistente dall'eternità, in eterna luce e onniscienza, mentre lo spirito malvagio, Ahriman, esiste anche dall'eterno, ma nel basso, in eterna tenebra, e con conoscenza tardiva. Ormuzd conscio, per la sua onniscienza, dei futuri attacchi dello spirito malvagio, inizia nei primi 3000 anni dell'esistenza del mondo la sua creazione, producendo le forze celesti, o creature spirituali (da qualcuno senza fondamento ravvicinate alle idee platoniche); la creazione rimase in "uno stato celeste senza pensiero né movimento né attività". Ahriman accortosi dell'esistenza e dello splendore di Ormuzd inizia la sua opposizione, e tra i due corre accordo di guerreggiare per 9000 anni (fino cioè alla fine del mondo) sapendo il solo Ormuzd, per la sua onniscienza, che la vittoria sarebbe rimasta finalmente a lui. Nel secondo periodo di 3000 anni Ahriman crea i suoi demoni per opporli alla forza di Ormuzd, mentre questi crea gli Amesha Spenta e quindi il mondo materiale, l'acqua, la terra, le piante, gli animali (rappresentati dal toro primitivo) e gli uomini (rappresentati dall'uomo primitivo, Gayomart). All'inizio del terzo periodo di 3000 anni Ahriman attacca la creazione di Ormuzd, e ne deriva mescolanza dei due mondi; egli uccide l'uomo e il toro primitivo, ma da essi risorgono poi uomini e animali. Tale periodo, in cui la lotta ha varie alternative, si conchiude con la comparsa dei primi re leggendari dell'Irān, e di Zarathustra, e non interessa più la cosmogonia, come il quarto nel quale Ahriman sarà definitivamente vinto e Ahura Mazda trionferà.