Differenze tra le versioni di "Patanjali"

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La leggenda narra che una donna chiamata [[Gonika]], si rivolse al dio [[Vishnu]] perché questi le desse la possibilità di avere un figlio, poiché fino a quel momento non ne aveva potuti avere. Mosso a compassione il dio permise al suo serpente [[Ananta]] di far cadere un piccolo frammento di sé sulle palme delle mani della donna mentre questa stava pregando. Questo fu per Gonika il segnale che le sue preghiere avevano trovato ascolto. Da quel “seme”, infatti, caduto tra le sue mani nacque un bimbo che la donna volle chiamare Patanjali, perché le era caduto (pat) dal cielo mentre era in preghiera con il classico gesto di anjali, con le mani rivolte cioè verso la sfera celeste.  
 
La leggenda narra che una donna chiamata [[Gonika]], si rivolse al dio [[Vishnu]] perché questi le desse la possibilità di avere un figlio, poiché fino a quel momento non ne aveva potuti avere. Mosso a compassione il dio permise al suo serpente [[Ananta]] di far cadere un piccolo frammento di sé sulle palme delle mani della donna mentre questa stava pregando. Questo fu per Gonika il segnale che le sue preghiere avevano trovato ascolto. Da quel “seme”, infatti, caduto tra le sue mani nacque un bimbo che la donna volle chiamare Patanjali, perché le era caduto (pat) dal cielo mentre era in preghiera con il classico gesto di anjali, con le mani rivolte cioè verso la sfera celeste.  
  
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[[Categoria:Mitologia Indo-Iranica]]
 
[[Categoria:Mitologia Indiana]]
 
[[Categoria:Mitologia Indiana]]
 
[[Categoria:Asia]]
 
[[Categoria:Asia]]

Versione delle 23:23, 11 dic 2018

Presunto autore degli Yoga Sutra.

La nascita

La leggenda narra che una donna chiamata Gonika, si rivolse al dio Vishnu perché questi le desse la possibilità di avere un figlio, poiché fino a quel momento non ne aveva potuti avere. Mosso a compassione il dio permise al suo serpente Ananta di far cadere un piccolo frammento di sé sulle palme delle mani della donna mentre questa stava pregando. Questo fu per Gonika il segnale che le sue preghiere avevano trovato ascolto. Da quel “seme”, infatti, caduto tra le sue mani nacque un bimbo che la donna volle chiamare Patanjali, perché le era caduto (pat) dal cielo mentre era in preghiera con il classico gesto di anjali, con le mani rivolte cioè verso la sfera celeste.