Differenze tra le versioni di "Mirra"

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Versione delle 17:50, 22 ott 2019

Figlia di Cinira e Cencreide: Afrodite le ispirò l'amore innaturale per suo padre, dopo che Cencreide si era vantata di avere una figlia più bella della dea. Mirra riuscì ad accoppiarsi col padre senza che questi la riconoscesse e da tale incestuoso rapporto nacque Adone. Fu poi trasformata nella pianta che da lei prese nome. Secondo alcuni autori Cinira si sarebbe suicidato dopo aver appreso l'inganno di cui era rimasto vittima. Per Cinna, Apollodoro e Paniassi, padre e figlia si chiamavano Teia e Smirna, ed erano un re e una principessa di Siria.

Interpretazione e realtà storica

La leggenda di Mirra e Cinira, che in alcune versioni vengono collocati in Siria, sembra essere originaria di questa terra. Il nome Adone è infatti di orgine semitica e significa il Signore.


Riferimenti letterari

La figura di Mirra nella letteratura postclassica

  • Dante, Commedia. Mirra è collocata nella decima delle Malebolge infernali, quella dove vengono puniti falsari e falsatori, per aver celato la propria identità al padre mentre si accoppiava con lui.

 Quell’è l’anima antica
di Mirra scellerata, che divenne
al padre, fuor del dritto amore, amica.

  • Vittorio Alfieri, Mirra, tragedia. Nell'opera alfieriana la protagonista si congiunge col padre senza rimanere incinta e si suicida.

Bibliografia

Fonti Antiche