Litozoi

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Le rocce, le pietre, le montagne, come tutti gli elementi della natura, partecipano, per le culture tradizionali, di tutte le qualità della vita. Esse infatti, come tutto l'universo, non sono che la trasformazione di un primigenio essere cosmico, da cui hanno mutuato la vitalità. Quindi, anche i minerali, che noi consideriamo inanimati e statici per eccellenza, in realtà partecipano dei ritmi molto rallentati di una vita, di cui ci è difficile accorgerci, ma che tuttavia contribuisce ad apportare un continuo mutamento all'ambiente esterno.
Secondo gli indiani Tarahumare del Messico, al principio le rocce erano piccole e morbide. Poi crebbero e diventarono rigide e dure; tuttavia al loro interno ancora seguita a pulsare la vita. Secondo i cinesi un tempo le rocce parlavano; e tra le leggende gaeliche ce ne è una secondo la quale le pietre griderebbero durante il plenilunio. Spesso le pietre vengono anche dotate di una sessualità; si attribuiscono loro i nomignoli di "marito" e "moglie", ed a volte si crede perfino che possano copulare (v. terrobuli). Altre rocce sono dotate di movimento, come le Simplegadi del mito degli Argonauti, che chiudevano uno stretto, avvicinandosi ed allontanandosi di continuo, così da impedire il passaggio (questo motivo delle rocce che si urtano è presente in moltissime mitologie nel mondo).
Al motivo della roccia che vive, in quanto era originariamente parte di un corpo vivente, si deve accostare anche il motivo della creazione dalla terra, tramite l'animazione di un simulacro o di una statua, così come avviene, per esempio, nella Bibbia, concezione che è più diffusamente esaminata a proposito del mito del Golem.