Issione

Versione del 25 mag 2009 alle 18:00 di Ilcrepuscolo (discussione | contributi) (Nuova pagina: Re dei Lapiti, era figlio di Flegias il sacrilego inceneritore di templi, ma anch'egli, quanto a sacrilegi, non gli fu da meno. Cominciò con l'uccidere il suocero facendolo ca...)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

Re dei Lapiti, era figlio di Flegias il sacrilego inceneritore di templi, ma anch'egli, quanto a sacrilegi, non gli fu da meno. Cominciò con l'uccidere il suocero facendolo cadere in un pozzo pieno di carboni ardenti al solo scopo di non pagargli i doni di nozze, e poiché l'uccisione di un congiunto gridava vendetta al cospetto degli dèi, nessuno si prestò a purificarlo. Lo fece Zeus portandolo con sé sull'Olimpo, ma Issione, anziché dimostrare gratitudine, insidiò Era. Allora, per metterlo alla prova, Zeus modellò Nefele (una nuvola che rassomigliava alla dea). Issione usò violenza al fantasma, commettendo un nuovo e più grave sacrilegio, quello di ingratitudine nei confronti di una divinità, e Zeus dovette punirlo. Ermes lo incatenò a una ruota infuocata che rotolava incessantemente nel cielo. Dall'unione di Issione con la nube nacquero i Centauri, oppure, secondo la variante nacque solo Centauro, padre dei Centauri.

Fonti

  • Igino, Favole 62;
  • Euripide, Fenicie 1185;
  • Omero, Odissea XXI, 303.