Differenze tra le versioni di "Fereclo"
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Versione attuale delle 11:24, 13 dic 2023
SCHEDA | |
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IDENTITÀ | |
Nome orig.: | - |
Altri nomi: | - |
Etimologia: | - |
Sesso: | Maschio |
Genitori: | [[]] e [[]] |
oppure | [[{{{padre2}}}]] e [[{{{madre2}}}]] |
oppure | [[{{{padre3}}}]] e [[{{{madre3}}}]] |
oppure | [[{{{padre4}}}]] e [[{{{madre4}}}]] |
Fratelli/Sorelle: | |
Fratellastri e/o Sorellastre: |
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' | |
[[]] | |
[[]] | |
[[{{{consorte3}}}]] | |
[[{{{consorte4}}}]] | |
[[{{{consorte5}}}]] | |
LOCALIZZAZIONE | |
Sezione: | Mitologia Classica |
Continente: | Europa |
Area: | Mediterraneo |
Paese: | Grecia |
Regione: | [[{{{regione}}}]] |
Provincia: | [[{{{provincia}}}]] |
Città: | [[{{{citta}}}]] |
Origine: | Greci |
CLASSIFICAZIONE | |
Tipologia: | Umani |
Sottotipologia: | Artisti |
Specificità: | Architetti |
Subspecifica: | [[:Elenchi:{{{sub}}}|{{{sub}}}]] |
CARATTERI | |
Aspetto: | Antropomorfo |
Indole: | Malevola |
Elemento: | |
Habitat: | |
ATTRIBUTI | |
Fisici
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Animali
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Vegetali
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Minerali
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Alimenti
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Colori
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Numeri
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Armi
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Abbigliamento
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Altri
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Personaggi
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TEMATICHE | |
Presagio |
Giovane troiano vissuto ai tempi di re Priamo, fu architetto come il padre Tettone e il nonno.
MORTE[modifica]
Fereclo progettò per il principe Paride, di cui era amico, la splendida flotta con cui questi si recò a Sparta per rapirvi Elena. In proposito il giovane si era rivolto a un oracolo, che profetizzò conseguenze disastrose per tutti i troiani; ma stoltamente egli decise di non tenerne conto. Fu la sua rovina e quella della città: dopo il ratto, infatti, Troia venne assediata dai Greci, e Fereclo morì in una delle tante battaglie, colpito a una natica dalla lancia di Merione, mentre tentava di fuggire.
Prole del fabbro Armónide, Fereclo
Da Merïon fu spento. Era costui
Per tutte guise di lavori industri
Maraviglioso, e a Pallade Minerva
Caramente diletto. Opra fur sua
Di Paride le navi, onde principio
Ebbe il danno de’ Teucri, e di lui stesso,
Perchè i decreti degli Dei non seppe.
L’inseguì, lo raggiunse, lo percosse
Nel destro clune Merïone, e sotto
L’osso vêr la vescica uscì la punta.
Gli mancâr le ginocchia, e guaiolando
E cadendo il coprì di morte il velo.
(Omero, Iliade)
Interpretazione[modifica]
La morte di Fereclo risulta indubbiamente molto poco epica, con l'arma nemica che penetra nelle parti basse, facendo cadere il giovane guerriero in ginocchio: essa appare come il giusto castigo per uno dei massimi responsabili della guerra di Troia.
BIBLIOGRAFIA[modifica]
Fonti Antiche[modifica]
Fonti Moderne[modifica]
Titolo | Autore | Anno |
---|---|---|
Dizionario di Mitologia | Ferrari, Anna | 1999 |
Dizionario di Mitologia Classica. Dèi, eroi, feste | Biondetti, Luisa | 1997 |