Differenze tra le versioni di "Capaneo"

(La figura di Capaneo nella letteratura posclassica)
(La figura di Capaneo nella letteratura posclassica)
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<poem> ''Allora il duca mio parlò di forza''
 
<poem> ''Allora il duca mio parlò di forza''
 
''tanto, ch’i’ non l’avea sì forte udito:''
 
''tanto, ch’i’ non l’avea sì forte udito:''
"O Capaneo, in ciò che non s’ammorza''
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" ''O Capaneo, in ciò che non s’ammorza''
 
''la tua superbia, se’ tu più punito;''
 
''la tua superbia, se’ tu più punito;''
 
''nullo martiro, fuor che la tua rabbia,
 
''nullo martiro, fuor che la tua rabbia,

Versione delle 17:16, 21 lug 2011

Uno dei sette principi che assediarono Tebe. Figlio d'Ipponoo e di Astinome, marito di Evadne, salì sulle mura di Tebe assediata e giurò temerariamente che neppure Zeus l'avrebbe fatto retrocedere. Egli si era vantato di espugnare Tebe anche se l'avessero difesa gli dèi, e sulle mura della città osò offendere Zeus dicendo che i fulmini del dio gli sembravano i raggi del sole a mezzogiorno. Zeus, sdegnato, lo fulminò, allora tutto l'esercito assediante si ritirò disordinatamente. Evadne si fece bruciare viva insieme al cadavere di Capaneo. Gli altri comandanti erano: Adrasto, figlio di Talao; Anfiarao, figlio di Oicleo; Ippomedonte, figlio di Aristomaco, o di Talao secondo alcuni; questi erano di Argo. Di Tebe invece Polinice, figlio di Edipo; Tideo, figlio di Eneo, era dell'Etolia; Partenopeo, figlio di Melanione, era dell'Arcadia. Alcuni non comprendono nell'elenco dei sette Tideo e Polinice, e vi aggiungono invece Eteoclo, figlio di Ifi, e Mecisteo.

Riferimenti letterari

La figura di Capaneo nella letteratura posclassica

  • Dante Alighieri, Divina Commedia. Capaneo è punito nel girone infernale dei bestemmiatori. Assurge a simbolo dell'uomo anarchico che, contro ogni evidenza, vuole vivere e agire indipendentemente da Dio.


 Allora il duca mio parlò di forza
tanto, ch’i’ non l’avea sì forte udito:
" O Capaneo, in ciò che non s’ammorza
la tua superbia, se’ tu più punito;
nullo martiro, fuor che la tua rabbia,
sarebbe al tuo furor dolor compito"

Fonti Antiche