Biblioteca:Pausania, Periegesi della Grecia, I, 3


1[modifica]

Il quartiere del Cerameico prende il nome dall'eroe Ceramo, anch'egli ritenuto figlio di Dioniso e Arianna. Il primo a destra è il cosiddetto Portico Reale, dove siede il re quando ricopre la carica annuale chiamata regalità. Sulle piastrelle di questo portico ci sono immagini di terra cotta, Teseo che getta in mare Scirone e Emera che porta via Cefalo, che si dice fosse molto bello e fosse stato rapito da Emera, che si era innamorata di lui. Suo figlio era Fetonte, ... e fu nominato guardiano del suo tempio. Questa è la storia raccontata da Esiodo, tra gli altri, nel suo poema sulle donne.

2[modifica]

Vicino al portico si trovano Conone, suo figlio Timoteo, ed Evagora[1] re di Cipro, che fece in modo che gli uomini di mare fenici fossero dati a Conone dal re Artaserse. Questo lo fece come ateniese la cui ascendenza lo collegava a Salamina, poiché faceva risalire il suo pedigree a Teucro e alla figlia di Cinira. Qui si trovano Zeus, chiamato Zeus della Libertà, e l'imperatore Adriano, un benefattore per tutti i suoi sudditi e soprattutto per la città degli Ateniesi.

3[modifica]

Dietro è stato costruito un portico con le immagini degli dèi chiamati i Dodici. Sulla parete di fronte sono dipinti Teseo, Democrazia e Demos. L'immagine rappresenta Teseo come colui che ha dato agli Ateniesi l'uguaglianza politica. Anche per altre vie si è diffusa tra gli uomini la notizia che Teseo abbia conferito la sovranità al popolo e che dal suo tempo esso abbia continuato ad avere un governo democratico, fino a quando Pisistrato non è insorto ed è diventato despota.[2] Ma ci sono molte false credenze diffuse tra la massa degli uomini, che ignorano la scienza storica e considerano attendibile tutto ciò che hanno sentito fin dall'infanzia nei cori e nelle tragedie; una di queste riguarda Teseo, che in realtà divenne egli stesso re e in seguito, quando Menesteo morì, i discendenti di Teseo rimasero sovrani fino alla quarta generazione. Ma se mi fossi preoccupato di tracciare il pedigree avrei dovuto includere nella lista, oltre a questi, i re da Melanto a Clidico, figlio di Esimide.

4[modifica]

Senofonte, tra gli altri, ha scritto una storia dell'intera guerra: la presa della Cadmea, la sconfitta dei Lacedemoni a Leuttra, l'invasione del Peloponneso da parte dei Beoti e il contingente inviato dagli Ateniesi ai Lacedemoni.[3] Nel quadro c'è una battaglia di cavalleria, in cui gli uomini più famosi sono, tra gli Ateniesi, Grylus, figlio di Senofonte, e nella cavalleria beota, Epaminonda il Tebano. Queste immagini furono dipinte per gli Ateniesi da Eufranore, che realizzò anche l'Apollo chiamato Patrio (Paterno) nel tempio vicino. Di fronte al tempio c'è un Apollo realizzato da Leocare; l'altro Apollo, chiamato Avversario del male, è stato realizzato da Calamide. Si dice che il dio abbia ricevuto questo nome perché, grazie a un oracolo di Delfi, ha scongiurato la pestilenza che affliggeva gli Ateniesi al tempo della guerra del Peloponneso.[4]

5[modifica]

Qui è stato costruito anche un santuario della Madre degli dei; l'immagine è di Fidia.[5] Nelle vicinanze si trova la sala del consiglio dei cosiddetti Cinquecento, che sono i consiglieri ateniesi per un anno. Al suo interno si trovano una figura lignea di Zeus consigliere e un Apollo, opera di Piside,[6] e un Demos di Lisone. I tesmoteti (legislatori) sono stati dipinti da Protogene[7] il cauniano, mentre Olbiade[8] ha raffigurato Callippo, che guidò gli Ateniesi alle Termopili per fermare l'incursione dei Galli in Grecia.

NOTE[modifica]

  1. Evagora era un re di Salamina a Cipro, che regnò dal 410 al 374 a.C. circa. Favorì gli Ateniesi e aiutò Conone a sconfiggere la flotta spartana al largo di Cnido nel 394 a.C.
  2. 560-527 A.C.
  3. 362 A.C.
  4. 430 A.C.
  5. 490-432 A.C.
  6. Le date di questi artisti sono sconosciute.
  7. Un contemporaneo di Alessandro Magno.
  8. Un pittore sconosciuto.