Biblioteca:Igino, Fabulae 255

Le donne empie[modifica]

Scilla, figlia di Niso, uccise il padre. Arianna, figlia di Minosse, tradì il padre. Medea uccise il fratello e i figli. Procne, figlia di Pandione, uccise il figlio. Le Danaidi uccisero i mariti, che erano cugini paterni. Le donne dell’isola di Lemno uccisero i padri e i figli. Arpalice, figlia di Climeno, uccise il figlio che aveva partorito dopo essersi unita al proprio padre. Tra i Romani, Tullia fece passare il carro sul cadavere del padre, avvenimento per cui quel luogo fu detto «strada scellerata».