Biblioteca:Igino, Fabulae 192

Iante[modifica]

Atlante ebbe da Pleione (oppure Oceanitide) dodici figlie e il figlio Iante, che fu ucciso da un cinghiale oppure da un leone. Le sorelle lo piansero fino a consumarsi per il dolore. Tra loro, le prime cinque furono trasferite fra le stelle; esse ora stanno in mezzo alle corna del Toro e si chiamano Fesile, Ambrosia, Coronide, Eudora, Polisso, e dal nome del fratello sono dette Iadi e, in latino, Sucule. Alcuni dicono che vengono chiamate Iadi perché sono collocate a formare la lettera Y; altri fanno derivare il nome dal greco uein, «piovere», dato che il loro sorgere porta con se le piogge. C’è chi pensa che esse furono trasferite in cielo perchè erano state nutrici del padre Libero, e Licurgo le aveva cacciate via dall’isola di Nasso. Le altre sorelle, dopo essersi consunte nel dolore, divennero stelle, e poiché erano numerose furono dette Pleiadi. Altri pensano che il nome derivi dal fatto che erano vicine tra loro (cosa che in greco si dice plesion). Sono così vicine tra loro che è difficile contarle, e a occhio nudo non si può distinguere con certezza se siano sei oppure sette. I loro nomi sono: Elettra, Alcione, Celeno, Merope, Sterope, Taigete e Maia. Dicono che Elettra si rifiuti alla vista a causa della morte di Dardano e della distruzione di Troia. Altri dicono che Merope brilla di una luce rossa perché ha sposato un uomo mortale, mentre le sorelle ebbero sposi divini: perciò, espulsa dal coro delle sorelle, triste si discioglie le chiome, e viene detta cometa oppure longode, perché si estende in lunghezza, oppure anche «affilata» (xifias) , perché mostra la lama di una spada. Questa stella esibisce il suo lutto.