Biblioteca:Igino, Fabulae 169 A

Amimone[modifica]

Amimone, figlia di Danao, fu inviata dal padre ad attingere acqua per un sacrificio. Mentre stava cercando si addormentò esausta e un satiro tentò di violentarla. Lei implorò il soccorso di Poseidone, e il Dio scagliò contro il satiro la sua fiocina, che si piantò nella roccia, e lo mise in fuga. Egli poi domandò alla fanciulla che mai stava facendo in quel luogo deserto; lei rispose che era stata mandata dal padre ad attingere acqua. Poseidone la possedette e come ricompensa la invitò a sfilare la fiocina dalla roccia; lei lo fece e di lì zampillarono tre getti d’acqua che dal suo nome furono detti «sorgente d’Amimone». Da quel convegno sessuale nacque Nauplio, mentre la sorgente in seguito fu detta «fonte di Lerna».