Biblioteca:Igino, Fabulae 126

Il riconoscimento di Ulisse[modifica]

Ulisse era stato congedato dal re Alcinoo, padre di Nausicaa, carico di doni, ma poi aveva fatto naufragio ed era arrivato nudo a Itaca, in una delle sue case, dove abitava un subotes - cioè un guardiano di porci - di nome Eumeo; il cane riconobbe Ulisse e gli fece festa, mentre Eumeo non lo riconobbe, poiché Atena ne aveva mutato l’aspetto e i modi. Eumeo gli chiese da dove venisse e Ulisse rispose che era arrivato fin lì in seguito a un naufragio; il pastore gli domandò allora se avesse visto Ulisse ed egli rispose che era uno dei suoi compagni, adducendo segni e prove. Subito Eumeo lo fece entrare in casa e lo rianimò con cibo e bevande. Giunsero frattanto i servi che erano stati mandati come al solito a prendere gli animali; Ulisse chiese a Eumeo chi fossero e quello rispose: «Quando era ormai trascorso del tempo dalla partenza di Ulisse, arrivarono dei pretendenti a chiedere Penelope in moglie! Penelope, per rimandare, ha posto una condizione: “Mi sposerò quando avrò finito di tessere questa tela”; e nottetempo disfaceva ciò che aveva tessuto durante il giorno, e così continuava a rimandare! Ma ora quelli fornicano con le serve di Ulisse e si mangiano tutto il suo bestiame!» Atena allora rese a Ulisse il suo aspetto; il pastore, appena vide che aveva davanti Ulisse, cominciò a piangere di gioia, abbracciandolo e tenendolo stretto, e intanto si chiedeva che cosa lo avesse trasformato. Ulisse gli disse: «Domani conducimi alla reggia, da Penelope!» Mentre Eumeo lo conduceva verso la reggia, Atena lo tra- sformò nuovamente in un mendicante. Eumeo lo portò dai Proci, che stavano gozzovigliando con le ancelle, e annunciò: «Eccovi qui un altro mendicante che vi divertirà insieme a Iro!» Allora Melanzio, uno dei Proci, disse: «Sì, che lottino fra loro; il vincitore riceverà uno stomaco farcito e una canna, per scacciare il vinto!» E così i due lottarono e Ulisse batté Iro e lo cacciò via; poi Eumeo lo condusse, sempre travestito da mendicante, dalla sua nutrice, Euriclea, e le disse che quello era un compagno di Ulisse; ma quando gli volle ...... Ulisse le mise una mano sulla bocca e ordinò a lei e a Penelope di dare ai Proci il suo arco e le sue frecce, annunciando che avrebbe sposato colui che sarebbe stato capace di tenderlo. Quando Penelope così fece ...... gareggiarono tra loro, ma nessuno riuscì a tendere l’arco; Eumeo disse allora, con scherno: «Diamolo ......»; non lo permise Melanzio, che era ...... Eumeo diede l’arco al vecchio, che trafisse tutti i Proci tranne il servo Melanzio; questi fu catturato all’insaputa dei Proci e tutte le sua membra, naso, braccia, e il resto vennero fatte a pezzi. Fu così che Ulisse riprese possesso della sua casa e di sua moglie, ma prima ordinò alle ancelle di gettare i corpi dei Proci in mare e poi, su richiesta di Penelope, punì anche loro, dopo la strage dei pretendenti.