Differenze tra le versioni di "Apopi"

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Versione delle 00:30, 2 nov 2011

Dio dalle sembianze di drago; incarnava il Male ed era acerrimo nemico del dio solare Ra, del quale ostacolava il viaggio notturno nel regno dell'oltretomba. Apopi personificava anche la Pioggia e le Tempeste. Nei Testi delle Piramidi si legge che il dio «infierì contro il Sole Ra e la sua barca durante un'eclissi solare».
Serpente cosmico, demone della pioggia, del temporale, del fulmine e del tuono, eterno nemico di Ra, il sole, che tenta di ostacolare nel suo viaggio: per impedire che ciò accada esiste tutta una serie di scongiuri magici, riportati in un libro intitolato Libro della distruzione di Apopi, che vanno recitati ogni giorno. Ogni giorno, infatti, si ripete il dramma cosmico dell'attacco del mostro contro la barca del sole.
Nella cosmogonia egizia la figura di Apopi tende a confondersi o a sovrapporsi ad altri serpenti o draghi cosmici. Anzitutto con quella del guardiano della Dat, cioè del luogo sotterraneo in cui il sole viaggia durante la notte. Questo serpente, chiamato Nehaher (Viso Spaventoso), Mehen (Accerchiatore) o Ur (Antichissimo), recinge con le sue spire il "ricovero" notturno del sole; ogni mattina bisogna allentare le sue spire ed il sole (rappresentato da Osiride e non più da Ra in questo mito) deve essere liberato: sono evidenti le somigianze con il mito di Apopi. Altre volte la confusione si ingenera con Nehebkau che, all'inizio del mondo, tratteneva tra le sue spire tutta la creazione.